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utilizzo del bicarbonato di sodio per gli attacchi fungini

elena_11293

Master Florello
ciao!

ho trovato svariati articoli in rete (anche sullo stesso sito di 'giardinaggio.it' viene citato come rimedio che pare dare risultati) sull'utilità dell'uso di una soluzione di bicarbonato di sodio per problemi quali la ticchiolatura e simili.

siccome quest'anno il solfato di rame qui pare non essere stato per nulla sufficiente, probabilmente data l'alternanza troppo brusca di freddo, caldo e umido, allora ho pensato di provare anch'io, utilizzando la dose di 1 cucchiaio di bicarbonato per 3 litri d'acqua che ho trovato citata più volte, evitando però la 'goccia di sapone per i piatti' che in alcuni casi veniva pure aggiunta.

se può interessare ad altri, intanto qui un articolo piuttosto esauriente su questo tipo di trattamento:

=> https://www.coltivazionebiologica.it/bicarbonato-di-sodio-fungicida/

io ho spruzzato giusto stasera, si è asciugato tutto nel giro di 5 minuti dalla nebulizzazione. sono serviti 6 litri di quella diluizione per 5 piante di rosa piuttosto grandi in piena terra, 8 piccole e varie altre piante in vaso, più le foglie terminali (che iniziavano a presentare segni pure loro) di albicocco, ciliegio e prugno. magari poi vi farò sapere com'è andata.

se altri utenti hanno già utilizzato questo tipo di rimedio, se possono ci raccontino la loro esperienza.

grazie! :)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sono state fatte diverse prove di lotta contro alcune malattie fungine (oidio, ticchiolatura, botrite, monilia) con prodotti alternativi come appunto il bicarbonato, tuttavia si impiega quello di potassio e non quello di sodio (da cucina) il quale ultimo può dare problemi di fitotossicità inoltre ha un'azione degradante le cere naturali che proteggono gli organi aerei delle piante, perciò mi permetto di sconsigliarlo anche perché diluito semplicemente in acqua ha scarsa copertura sul fogliame e viene facilmente dilavato (ergo bisogna continuamente ripetere i trattamenti, cosa che certe piante potrebbero non gradire).
Quello di potassio si trova etichettato come prodotto fitosanitario, e la formulazione studiata lo rende sufficientemente persistente e uniformemente coprente così da ottimizzarne l'efficacia (impiegato alle dosi di etichetta generalmente con comporta fitossicità, tuttavia si consiglia di alternarlo con altri fungicidi).
Agisce innalzando il pH e aumentando la pressione osmotica sulle foglie, creando così un ambiente sfavorevole alla germinazione delle spore fungine (es. l'elevato pH disattiva gli enzimi che i funghi emettono per forzare la penetrazione nei tessuti della pianta).
E' ovviamente autorizzato in agricoltura biologica. Costa circa € 15,00 confezione da 1 kg.

P.S. Per quello da cucina viene suggerito un impiego alla dose di 5gr/litro = un cucchiao da cucina per litro.

upload_2017-6-13_1-37-16.png
Spora di mal bianco integra con accanto un paio collassate per azione del bicarbonato di potassio
 
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elena_11293

Master Florello
grazie per le informazioni, alessandro.

domanda: il bicarbonato di potassio oltre che essere, da quanto capisco, meno impattante sulle piante di quello di calcio (correggo, come segnalato da Alessandro: sodio), è però anche altrettanto innocuo a quei dosaggi per umani e animali domestici?

e anche: nella tua esperienza, tra bicarbonato di potassio e solfato di rame quale ha in genere un grado di effica più alto rispetto agli attacchi fungini?
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non calcio ma sodio: il bicarbonato casalingo è di sodio, ed è proprio questo elemento che provoca "salinità" non buona per le piante in genere.

Si tratta in ogni caso di prodotti sostanzialmente innocui per animali e a impatto ambientale praticamente nullo. Nella formulazione ad uso agricolo il biacrbonato di potassio ha una concentrazione intorno a 85% ed è addizionato di sostanze bagnanti in modo da assicurarne una distribuzione uniforme sul fogliame e una maggior persistenza; in etichetta è prescritto un intervallo di sicurezza dalla raccolta di un solo giorno. Bisogna solo fare attenzione se si impiega su frutti pruinosi (es. uva) perchè può dar luogo a rugginosità (sono solo estetiche ma commercialmente deprezzano il prodotto).
Non bisogna miscelarlo con sostanze che ne alterino il pH, perché altrimenti diventa inefficace.
Se vuoi usarlo lo trovi anchi in confezioni a uso domestico, però appunto non ha i coformulanti (adesivanti/bagnanti) del formulato fitosanitario.

Se sia meglio rispetto al rameico si può ragionare solo sapendo verso quali malattie viene usato: ad es. contro la peronospora sicuramente la risposta è il rameico, mentre per l'oidio è da preferirsi il bicarbonato potassico. Contro la ticchiolatura esistono prove di lotta comparata ma relative a colture di interesse economico (melo, dove la specie fungina agente della c.d. ticchiolatura è diversa ad es. da quella della rosa) e i risultati confermano che il bicarbonato potassico ha una validità paragonabile ai rameici e agli anticrittogamici di sintesi.
Il rame è sicuramente poco "digeribile" dall'ambiente, tanto che attualmente sono in vigore direttive per limitarne l'impiego in agricoltura (e anche per usi non professionali: dal 2018 sarà difficile procurarselo); ha però proprietà cicatrizzanti e anti-batteriche e fisiologiche, inoltre è un anticrittogamico ad ampio spettro d'azione.
 

elena_11293

Master Florello
ciao Alessandro e grazie di nuovo!! e, sì certo, ho sbagliato ---per distrazione da testa troppo piena in questi giorni!, bic. di sodio, non di calcio...

okay, mi sembra tutto molto chiaro. sarà dura senza il rame, che in effetti in alcuni casi è proprio miracoloso. ma sono davvero lieta delle tue informazioni sul bic. di potassio, ottimo!

grazie mille!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Può darsi che in un prossimo futuro mettano in commercio confezionamenti ad uso hobbistico, in modo che siano presenti anche i coformulanti che ne ottimizzano l'attività.
 

AnnaC@48

Aspirante Giardinauta
Non calcio ma sodio: il bicarbonato casalingo è di sodio, ed è proprio questo elemento che provoca "salinità" non buona per le piante in genere.

Si tratta in ogni caso di prodotti sostanzialmente innocui per animali e a impatto ambientale praticamente nullo. Nella formulazione ad uso agricolo il biacrbonato di potassio ha una concentrazione intorno a 85% ed è addizionato di sostanze bagnanti in modo da assicurarne una distribuzione uniforme sul fogliame e una maggior persistenza; in etichetta è prescritto un intervallo di sicurezza dalla raccolta di un solo giorno. Bisogna solo fare attenzione se si impiega su frutti pruinosi (es. uva) perchè può dar luogo a rugginosità (sono solo estetiche ma commercialmente deprezzano il prodotto).
Non bisogna miscelarlo con sostanze che ne alterino il pH, perché altrimenti diventa inefficace.
Se vuoi usarlo lo trovi anchi in confezioni a uso domestico, però appunto non ha i coformulanti (adesivanti/bagnanti) del formulato fitosanitario.

Se sia meglio rispetto al rameico si può ragionare solo sapendo verso quali malattie viene usato: ad es. contro la peronospora sicuramente la risposta è il rameico, mentre per l'oidio è da preferirsi il bicarbonato potassico. Contro la ticchiolatura esistono prove di lotta comparata ma relative a colture di interesse economico (melo, dove la specie fungina agente della c.d. ticchiolatura è diversa ad es. da quella della rosa) e i risultati confermano che il bicarbonato potassico ha una validità paragonabile ai rameici e agli anticrittogamici di sintesi.
Il rame è sicuramente poco "digeribile" dall'ambiente, tanto che attualmente sono in vigore direttive per limitarne l'impiego in agricoltura (e anche per usi non professionali: dal 2018 sarà difficile procurarselo); ha però proprietà cicatrizzanti e anti-batteriche e fisiologiche, inoltre è un anticrittogamico ad ampio spettro d'azione.
Mio marito usava sempre il solfato di rame su uva e meli, quindi dici che è uguale al bicarbonato di potassio? E questo ultimo si compra già diluito?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sul vigneto è normale la difesa antiperonosporica, per cui bisogna ancora affidarsi a prodotti rameici o in alternativa a quelli di sintesi.

Su melo la prevenzione riguarda ticchiolatura (e mal bianco), perciò andrebbe bene il bicarbonato potassico. Ti metto in calce una tabella che riassume i risultati di una prova di lotta effettuata a suo tempo dal Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg (Bz): come puoi leggere rispetto al testimone, cioè piante non trattate, i migliori risultati sono stati ottenuti da un anticrittogamico a base di idrossido di rame e da Armicarb che è a base di bicarbonato potassico; puoi anche vedere che a confronto il bicarbonato (sia di sodio che di potassio) non formulato per uso fitoiatrico (quello professionale è addizionato di coadiuvanti per ottimizzarne adesività e uniformità di distribuzione) abbia una efficacia minore di quello tecnico. Tuttavia su certe varietà di melo il bicarbonato potassico può provocare rugginosità sui frutti.

Come ho già detto agli altri interlocutori ovviamente il bicarbonato si impiega diluito: si consiglia 5 grammi/litro ma bisogna provare rispetto al tipo di pianta in modo da trovare un equilibrio tra efficacia e assenza di fitotossicità per la pianta stessa (come si può dedurre dalla tabella sono stati impiegati dosaggi di 680 g/hl per quello di K e 800 g/hl per quello di Na, dunque a litro fanno rispettivamente 6,8 e 8).

Più di così non so come spiegare.
Ciao

upload_2017-6-17_11-39-56.png
 

monikk64

Fiorin Florello
utilizzando la dose di 1 cucchiaio di bicarbonato per 3 litri d'acqua che ho trovato citata più volte, evitando però la 'goccia di sapone per i piatti' che in alcuni casi veniva pure aggiunta.

mi sembra una concentrazione un po' alta, sul mio pesco, contro la bolla, lo uso ogni 15-20 gg ma in dose di10 gr. per 10 litri d'acqua + 10 gr. di detersivo per piatti ( che a quanto letto serve quasi solo per far aderire il tutto ) !!!! col pesco va magnificamente bene, ora è sanissimo!!!
ops, non ho specificato che è bicarbonato di sodio da cucina, forse la forte diluizione è proprio tesa a evitare la fitotossicità......
quello di potassio non l'ho ancora provato...
 
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