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Basilico TOSSICO???

Sirbia

Aspirante Giardinauta
Ho letto quí
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080901234859AAxaZFt
tra le tante risposte, una che diceva che il basilico piantato, fin quando non supera i 12 cm, non puó essere mangiato perché tossico... ma é vero??
allego la frase :
"di essere buono lo è...trattandosi di pianta matura può avere un sapore più intenso e le foglie possono avere durezza più consistente...
l'unica attenzione per chi coltiva il basilico è che dalla semina e sino a quando le piantine non raggiungono almeno i 12 cm di altezza non possono essere consumate in quanto all'interno è ancora presente una tossina, autoprodotta dalla pianta e che impedisce di essere aggredita dai parassiti."
ma che é sta storia? voi ne sapete qualcosa??? io ho sempre raccolto qualche fogliolina anche quand´éra piccolo, con orgoglio! non si puó?
 

Commelina

Master Florello
si, sirbia, ne ho sentito parlare anche io. Ma quanti chili di "tossicità" ci possono essere in tre fogliette? Io faccio finta di niente :D se ne ho bisogno le uso anche piccole....
 

francescodv

Maestro Giardinauta
Oggi ho raccolto il basilico ed ho fatto un bel pesto casalingo, con tutte le piantine sotto i 12cm, se domani non mi senti allora vuol dire che è vero :lol::lol::lol:
 

curiosa

Giardinauta Senior
E' verissimo...nella foglie del basilico al di sotto dei 10 cm è presente il metil eugenolo considerato cancerogeno mentre nelle foglie piu grandi si trasforma in eugenolo che è innocuo.
 

Giasone

Giardinauta Senior
<<Nel pesto tradizionale ligure, per esempio, quello che si ottiene utilizzando piantine di basilico al di sotto dei dieci centimetri, - denuncia Francesco Sala, ordinario di Botanica all'Università Statale di Milano - c'è una sostanza cancerogena, il metil-eugenolo, presente in dosi 600 volte superiori ai valori ammessi dalle normative sanitarie". Ma la Coldiretti di Savona replica definendo "terroristico" l'allarme di Sala >>.

http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/politica/ogmo/docuvero/docuvero.html

In Germania è vietato l'uso del metil-eugenolo nelle preparazioni alimentari. Magari, saranno ammessi altri prodotti non troppo salutari, per ragioni puramente ceconomico-commerciali.
Una cosa è ciò che uno preferisce fare, ed altra è negare la dannosità del metil-eugenolo.
Io scelgo di mangiare solo le foglie più grandi, esattamente come provo continuamente a ridurre i grassi in cucina, ad evitare fritture, a non cuocere il pesce ad alte temperature, ecc...
 

carne

Florello Senior
Oggi ho raccolto il basilico ed ho fatto un bel pesto casalingo, con tutte le piantine sotto i 12cm, se domani non mi senti allora vuol dire che è vero :lol::lol::lol:
Quest'anno ho già raccolto le foglioline di basilico defogliandolo tutto per tre volte ed ho preparato il pesto per l'inverno quindi dovrei avvelenarmi lentamente o a piccole dosi rimarrei immune?
A parte gli scherzi, è una vita che coltivo basilico da usare in vari modi e colgo le foglioline ancora tenere perchè se la pianta diventa troppo grande diventa amara e scura e andrebbe bollita per fare il pesto.


domanda seria: il mio basilico è alto meno di 12 cm cm devo preoccuparmi??
Sotto i 10 cm sarebbero tanto piccole da non rendere in quantità se non usandole con lo stelo incluso, l'ho fatto una volta che avevo avuto la fortuna di essere a Pra (Ge), è successo parecchi anni fa, avevo usato le foglioline e piantato le piantine. Io comunque non faccio testo con le statistiche.
 

Wonder_Donnie

Aspirante Giardinauta
Ti riporto qualche pezzo di Dario Bressanini, docente di Chimica all'università dell'Insubria.

Il basilico genovese, quando le piantine sono piccole, contiene principalmente eugenolo e metileugenolo.
La cattiva notizia è che esperimenti di laboratorio sui topi hanno mostrato che il metileugenolo è cancerogeno, mentre l’eugenolo non lo è. Perlomeno sui topi. Poiché il pesto solitamente si prepara con piantine piccole, i ricercatori stimano in 250 microgrammi per kilo di peso corporeo, per pasto (e 500 nei bambini) la quantità di metileugenolo assunto con il pesto mentre l’assunzione media stimata è normalmente solo di qualche microgrammo per kilo al giorno per i non consumatori di pesto.
[...]
I ricercatori concludono che “Ulteriori studi sono necessari per valutare se esista un rischio reale associato con il consumo di basilico ricco in metileugenolo” e “per ora suggeriamo di preparare il pesto con piantine di basilico alte almeno 16 centimetri, dove la quantità di metileugenolo è molto ridotta”.

Esiste un pregiudizio diffuso, ben radicato, che crede i prodotti “naturali” sempre buoni e sani, proprio in virtù della loro “naturalita’”. E invece i prodotti “artificiali”, o “industriali”, per non parlare degli OGM, per il motivo opposto cattivi e poco salubri. Questa è ovviamente una sciocchezza.
Vi piacciono i funghi? Contengono idrazine, cancerogene. La senape? L’allil isotiocianato. Cancerogeno. Cuocete la carne alla griglia? Vi piace la crosta abbrustolita del pane? le patatine fritte ben dorate? I cetrioli sottaceto? Contengono tutti sostanze classificate come cancerogene dalla IARC.

Assumiamo, giornalmente, migliaia di sostanze tossiche o potenzialmente tossiche, e il nostro corpo ha un bel daffare a limitare i danni. Sostanze, ci tengo a sottolinearlo, che sono naturalmente presenti negli alimenti. La questione, come ben argomentava Paracelso, è in quale dose assumiamo queste sostanze.
Ma insomma, è vero o meno che il pesto contiene una sostanza cancerogena? Beh, si. Sicuramente sui topi.

Per quel che riguarda il pesto probabilmente (la scienza non da mai certezze) possiamo stare tranquilli: uno studio del 2002 relativo alla tossicità del metileugenolo nei cibi osservava che le dosi a cui la sostanza è cancerogena nei topi è comunque 100-1000 volte superiore alla dose tipicamente assunta dagli esseri umani e quindi “non pone rischi di cancro significativi“, anche perché la cancerogenicità nei topi era collegata a danni subiti dal fegato causati da dosi cosi’ massicce.

Fonte: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/07/30/pesto-cancerogeno/
Mangiane pure quanto ne vuoi! :)

Aggiungo, perché altrimenti non si capisce bene che fine fa il metileugenolo, la molecola presunta responsabile della cancerogenicità del pesto, che il metileugenolo viene progressivamente convertito ad eugenolo (non cancerogeno) via via che la pianta cresce. Esso decresce con l'incremento della taglia della pianta. Serve a proteggere la pianta da molti patogeni.
Aggiungo poi che il protocollo per preparare il pesto genovese DOC prevede che il pesto sia preparato con piante piccole (mi pare fino a 6 foglie), quindi contiene molto più metileugenolo di un pesto non DOC. Eppure i genovesi vivono molto a lungo. :)
 
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carne

Florello Senior
ahahah articolo interessante Wonder_Donnie ed è vero che nella natura ci sono molti elementi dannosi se ingeriti in grosse quantità, cvedi le patate, le melanzane, la borragine...per elencarne qualcuna eppure, mai una morte ho sentito che è stata causata da una melanzana, da una patata eccc...
Penso e credo che nessuno mangi monotematico ma il più vario possibile quindi, se è buono, e naturale, alterniamolo ma non priviamoci (almeno per quello che penso io) di cose buone, ne ingeriamo lo stesso di insame come le medicine che però servono anche loro.
 

Wonder_Donnie

Aspirante Giardinauta
Esattamente, è la dose che fa il veleno. E' chiaro che se ad un topo dai 200g (quando ne assumi appena un milionesimo se va bene) di una presunta sostanza tossica, quello te schiatta xD
Poi questi dati vengono ripresi dai giornali e falsati omettendo alcune informazioni quali, per esempio, la dose impiegata sui topi per vedere un effettivo avvelenamento.

Poi, parliamoci chiaro, il pesto non è il pane, si mangia in piccole quantità e poche volte al mese (in generale), io mi preoccuperei piuttosto di smettere di fumare, di bere meno, ecc... :)
 

carne

Florello Senior
dunque...se oggi ho mangiato tagliolini col pesto e questa sera melanzane marinate, alimenti che contengono due elementi tossici, ho ingerito quel tanto per immunizzarmi lentamente dai veleni? :lol: giusto per sdrammatizzare.
 

Giasone

Giardinauta Senior
Esattamente, è la dose che fa il veleno. E' chiaro che se ad un topo dai 200g (quando ne assumi appena un milionesimo se va bene) di una presunta sostanza tossica, quello te schiatta xD
Poi questi dati vengono ripresi dai giornali e falsati omettendo alcune informazioni quali, per esempio, la dose impiegata sui topi per vedere un effettivo avvelenamento.

Poi, parliamoci chiaro, il pesto non è il pane, si mangia in piccole quantità e poche volte al mese (in generale), io mi preoccuperei piuttosto di smettere di fumare, di bere meno, ecc... :)
Le dosi di metileugenolo assunte col pesto non sono propriamente irrilevanti. Non esistono ancora studi sugli effetti cancerogeni del pesto. Io ti seguo nel ragionamento e ti dico: una perosna che non fuma e non beve, ha il diritto di conoscere la tossicità del pesto? Per decidere di mangiarlo ugualmente, ovvio.Ma consapevolmente. Non è che, siccome esiste l'arsenico, allora il epsto diventa una medicina...
http://www.sssa.it/news.asp?id={EE43C98C-0021-473E-A25A-38742139997D}&sessionid=
 

Wonder_Donnie

Aspirante Giardinauta
Non è che, siccome esiste l'arsenico, allora il epsto diventa una medicina...
Il mio ragionamento era questo: c'è chi si fuma un pacchetto di sigarette al giorno e si preoccupa della tossicità del pesto.
Poi, come giustamente dici, se non fumi, non bevi, ecc... (ma anche se lo fai) hai tutto il diritto di sapere quale sia la tossicità del pesto.

Mi sembra piuttosto che negli ultimi anni, con la maggiore attenzione della scienza al cibo, si sia sviluppata una fobia per ciò che mangiamo, anche quando viene semplicemente ipotizzata la tossicità di un alimento.
 

francescodv

Maestro Giardinauta
ehi ... EVVIVA SONO ANCORA QUA :hands13::hands13::hands13: scherzo evidentemente :lol::lol::lol:

l'informazione è comunque interessante, ed è sempre utile conoscere quelle che sono o possono essere (se non v'è ancora certezza scientifica provata) i pericoli che ci minacciano.
Così come è vero che ci sono cose molto più pericolose, del caso in discussione, che non riusciamo ad evitare nostro malgrado, pensiamo a chi vive in città sottoposto allo smog causato dalle auto, dal riscaldamento, dalle fabbriche (non è che chi vive in campagna stia poi molto meglio ormai :cry:).
Non dimentichiamo il problema delle sofisticazioni alimentari, avrete notato che quando c'è un caso di sofisticazione, difficilmente si riesce a sapere la marca incriminata del prodotto, questo perché le lobby lavorano molto bene nel nostro parlamento che è tra i più corrotti del mondo, peggiore di molti paesi del cosiddetto terzo mondo (Scilipoti docet) :muro::muro::muro:

dimenticavo il link http://www.leziosa.com/sofisti.htm
leggetelo è interessante
 
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Giasone

Giardinauta Senior
Il mio ragionamento era questo: c'è chi si fuma un pacchetto di sigarette al giorno e si preoccupa della tossicità del pesto.
Poi, come giustamente dici, se non fumi, non bevi, ecc... (ma anche se lo fai) hai tutto il diritto di sapere quale sia la tossicità del pesto.

Mi sembra piuttosto che negli ultimi anni, con la maggiore attenzione della scienza al cibo, si sia sviluppata una fobia per ciò che mangiamo, anche quando viene semplicemente ipotizzata la tossicità di un alimento.
Però, uno potrebbe scegliere di fumare e non mangiare il pesto per non aggiungere male a male... Ritengo che l'informazione debba sempre essere diffusa e mi spavento quando qualcuno la tiene nascosta col presunto buon intento di non creare allarmismi.Un po' come successe col terremoto di L'Aquila.
Per l'attenzione all'alimentazione, purtroppo noto che la gente tende a comprare sempre più prodotti di bassa qualità.
 

Wonder_Donnie

Aspirante Giardinauta
Per l'attenzione all'alimentazione, purtroppo noto che la gente tende a comprare sempre più prodotti di bassa qualità.
Ma che c'entra, qui la questione è che il reddito medio è rimasto invariato e i prezzi sono aumentati.
La questione insomma è: o mangi cibo di scarsa qualità o ti attacchi al tram.
 

Giasone

Giardinauta Senior
C'entra parecchio, invece. Il reddito è solo una delle variabili che influiscono sulle scelte del consumatore.
 
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