Scusate, stiamo parlando in linea generale e di un caso puntuale?
Perché se stiamo parlando in generale giustifico il mio mi piace al messaggio incriminato: spesso mi ritrovo con questo arzigogolo, ovvero il dubbio se chiarire il fraintendimento e intavolare un confronto o meno, ma in caso di silenzio (chiamatelo pure ipocrita) la mia scelta non è mai dettata dal buonismo, anzi! Come cause la più frequente è il rendersi conto che il fraintendimento è voluto, o inevitabile a causa di forme di pensiero (e non intendo pensieri, intendo proprio forme del pensiero) differenti, seguono il rendersi conto che le posizioni sarebbero in ogni caso inconciliabili a causa di differenti visioni del mondo, e allora perché intavolare sterili scontri? E non ultimo un soppesare su una mano quanto realmente ci importi del soggetto o della questione e sull'altra come potremmo impiegare piu interessantemente il nostro tempo. Ribadisco mi esprimo liberamente e senza riferirmi a nessuno dei presenti quindi nessuno ce la abbia a male, il semplice fatto che non ho scelto il silenzio lo testimonia.
Se ciò fa di me un ipocrita ai vostri occhi, lo accetto. Anzi considerando che intorno a me vedo sempre meno cortese ipocrisia e sempre più spesso gente che deve per forza costantemente esprimere il proprio parere e difendere a tutti costi le proprie ragioni (spesso con poca educazione, ma questo è un'altro discorso) cercherò di continuare ad esserlo.