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Argilla espansa utile o dannosa?

GreenRob

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,

finora ho sempre pensato che l'argilla espansa fosse un utile materiale drenante da mettere nei vasi per drenare l'acqua e quindi evitare ristagni idrici. Il fatto poi che sia un prodotto in vendita nei negozi di giardinaggio e prodotto anche da marchi noti, ha confermato la mia fiducia verso questo prodotto.

Di recente invece ho notato articoli e opinioni che ritengono invece che l'argilla espansa sia dannosa e provoca l'effetto esattamente opposto a quello di arieggiare il terreno e quindi evitare ristagni idrici, in quanto trattiene l'umidità e mantiene il terreno sempre umido (oltre a bloccare i fori di drenaggio).

Infatti ho notato che nei vasi in cui ho messo argilla espansa il terreno tende a rimanere umido per periodi molto lunghi ( in questi periodi di freddo anche per 1-2 mesi).

Devo quindi cambiare opinione e pensare che l'argilla espansa sia da evitare? Quali prodotti allora vanno usati per drenare l'acqua ed evitare marciume radicale (se sono da usare)?
 
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S

susie

Guest
Ciao, io avevo letto che col passar del tempo l'argilla si degradava e si compattava. Per questo uso sempre pomice o altri inerti come materiale drenante.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Ciao, io avevo letto che col passar del tempo l'argilla si degradava e si compattava. Per questo uso sempre pomice o altri inerti come materiale drenante.
Non è così. L'argilla espansa è eterna e non assorbe acqua. Tende a galleggiare nel terreno che, così, filtra e tappa i fori di scolo del vaso.
Pomice, cocci rotti, laterizi rotti, coppi rotti, lapillo ecc sono tutti ottimi: drenano, arieggiano, trattengono acqua e la rilasciano al bisogno.
 

danielep

Florello Senior
Per questo uso sempre pomice o altri inerti come materiale drenante
Pomice, cocci rotti, laterizi rotti, coppi rotti, lapillo ecc sono tutti ottimi: drenano, arieggiano, trattengono acqua e la rilasciano al bisogno.
Del perché no l'argilla espansa non so! Nel passato remoto l'ho usata anch'io.
In seguito, sono passato ai materiali drenanti citati sopra e per piante grasse che non amano la ritenzione d'acqua o per dare maggior peso e stabilità ai vasi ho utilizzato il brecciolino per giardini, a spigoli vivi.
 
S

susie

Guest
Non è così. L'argilla espansa è eterna e non assorbe acqua. Tende a galleggiare nel terreno che, così, filtra e tappa i fori di scolo del vaso.
Pomice, cocci rotti, laterizi rotti, coppi rotti, lapillo ecc sono tutti ottimi: drenano, arieggiano, trattengono acqua e la rilasciano al bisogno.
Quindi è il terriccio che finisce in fondo al vaso tappando i fori di scolo?
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
e qui un'altra discussione al riguardo

 

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Io l'ho usata all'inizio della mia esperienza
Ne avevo comprato un saccone da edilizia . Con il tempo è sta sostituita da lapillo, ma visto che era tanta ho continuato a usarla per i vasi riposti in giardino. Durante i rinvasi ho notato quello che hanno appena detto. La terra scende verso il fondo . Poi ho provato a inserire uno strato di tnt tra argilla del fondo e terriccio. Ho appurato nei successivi rinvasi che in quest'ultimo modo è possibile usarla . Ne sconsiglio l'uso come drenante all'interno della miscela.
 
S

susie

Guest
Io ho sempre messo il solito strato drenante a fondo vaso (cocci di terracotta quando ne ho ma prevalentemente pomice) e mescolato sempre una certa quantità di materiali drenanti al terriccio.
Mi sembra quindi interessante questa osservazione di @brandegeei:
"Sconsiglio l'uso di drenaggio a prescindere, non serve a nulla. Bisogna usare una miscela omogenea, che possa aiutare lo scorrimento dell'acqua verso il foro. Variazioni di granulometria sono capibili quando ci si trova di fronte ad una pianta con una radice napiforme o ingrossata,ma in questo caso la granulometria maggiore deve trovarsi nella parte superiore deve appunto si sviluppa la radice"
Cosa ne pensate?
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Io ho sempre messo il solito strato drenante a fondo vaso (cocci di terracotta quando ne ho ma prevalentemente pomice) e mescolato sempre una certa quantità di materiali drenanti al terriccio.
Mi sembra quindi interessante questa osservazione di @brandegeei:
"Sconsiglio l'uso di drenaggio a prescindere, non serve a nulla. Bisogna usare una miscela omogenea, che possa aiutare lo scorrimento dell'acqua verso il foro. Variazioni di granulometria sono capibili quando ci si trova di fronte ad una pianta con una radice napiforme o ingrossata,ma in questo caso la granulometria maggiore deve trovarsi nella parte superiore deve appunto si sviluppa la radice"
Cosa ne pensate?
Nei vivai non mettono drenaggio sul fondo perché i vasi hanno fori di scolo laterali che, quindi, son sempre liberi. Quanto alla radice napiforme io coltivo Adansonia: drenaggio uno strato di pomice e metà terra metà pomice il tutto ben miscelato. Bisognerebbe sentire chi coltiva Ariocarpus e Leuchetembergia che hanno radici napiformi.
 

GreenRob

Aspirante Giardinauta
Quindi, a quanto mi pare di capire dalle mie conoscenze da neofita, l'obiettivo del materiale drenante è quello di tenere la terra sollevata in modo che riceva la giusta quantità d'aria e il terriccio non risulti troppo umido, giusto?

Il problema dell'argilla espansa quindi non è tanto di materiale ma il fatto di non rimanere sul fondo del vaso e lasciare che la terra scenda coprendo i fori di scolo?

In ogni caso quindi non mettere niente sarebbe ancora peggio?

Per quanto riguarda i cocci di terracotta invece, basterebbe usare quelli di un vaso rotto? Più o meno che dimensioni dovrebbero avere?

Grazie e scusate le domande da principiante.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Ciao a tutti,

finora ho sempre pensato che l'argilla espansa fosse un utile materiale drenante da mettere nei vasi per drenare l'acqua e quindi evitare ristagni idrici. Il fatto poi che sia un prodotto in vendita nei negozi di giardinaggio e prodotto anche da marchi noti, ha confermato la mia fiducia verso questo prodotto.

Di recente invece ho notato articoli e opinioni che ritengono invece che l'argilla espansa sia dannosa e provoca l'effetto esattamente opposto a quello di arieggiare il terreno e quindi evitare ristagni idrici, in quanto trattiene l'umidità e mantiene il terreno sempre umido (oltre a bloccare i fori di drenaggio).

Infatti ho notato che nei vasi in cui ho messo argilla espansa il terreno tende a rimanere umido per periodi molto lunghi ( in questi periodi di freddo anche per 1-2 mesi).

Devo quindi cambiare opinione e pensare che l'argilla espansa sia da evitare? Quali prodotti allora vanno usati per drenare l'acqua ed evitare marciume radicale (se sono da usare)?
Ciao,
1) mi è capitato di svasare piante dopo anni e anni e l'argilla espansa era sempre lì, non si era né degradata né compattata, tanto che io la riciclo abitualmente
2) l'argilla espansa è un materiale completamente INERTE, non assorbe acqua (tieni una settimana qualche pallina in acqua, poi la prendi e la schiacci con un martello: vedrai che dentro è completamente asciutta e polverosa. Se il terreno resta bagnato non è "colpa" dell'argilla sul fondo del vado ma della composta troppo compatta.

Io la uso da 35 anni sul fondo dei vasi, principalmente di CACTACEE (quindi anche particolarmente sensibili agli eccessi di umidità) e non ho mai avuto problemi, ergo: continuerò ad usarla con buona pace di questi nuovi pischelli che fanno video su YouTube pensando di aver scoperto l'acqua calda. ;)

Quindi è il terriccio che finisce in fondo al vaso tappando i fori di scolo?
A me non è mai successo con nessun tipo di pianta

e qui un'altra discussione al riguardo

È la gravità il motivo per cui la terra sul fondo è più bagnata. Lo sarebbe anche senza argilla! ;)
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

uno dei problemi maggiori che riscontro con l'argilla è il fatto che, essendo tonda e leggera, tende a tappare i fori di scolo del vaso.
Per evitare questo non la uso mai ma preferisco ghiaia spaccata o cocci tritati. Per la loro forma irregolare non tappano mai, in modo preciso, i fori di scolo.
Non c'è una misura precisa dei cocci tritati. Basta che questi non siano troppo piccoli (per evitare che tappino i fori) o troppo grandi. In pratica devono essere di misura tale da poter creare uno strato con parecchi vuoti.

Ste
 

michelerossi

Giardinauta Senior
Intervengo anche io, sebbene non esperto come voi. Concordo con quanto dite: l'argilla non si degrada, ma purtroppo galleggia ed essendo sferica e di forma più o meno regolare può occludere i fori. Il problema di non metter nulla è che il terreno all'inizio esce dai fori e poi, come dite voi, può occluderli. Inoltre qualcosa messo sul fondo, per chi innaffia abbondantemente e non svuota i sottovasi pure può essere d'aiuto. Però hanno ragione brandegeii e i pischelli :lol: di cui parla elebar: più metto inerti, più alzo il livello dell'acqua "appollaiata" e più aumento quindi l'entità del problema legato a quest'ultima
 
D

Davide N.

Guest
@michelerossi cosa intendi con
più metto inerti, più alzo il livello dell'acqua "appollaiata" e più aumento quindi l'entità del problema legato a quest'ultima

Comunque la domanda utile/dannosa è mal posta: l'argilla espansa non è né utile né dannosa a prescindere, è semplicemente un materiale e bisogna saper usarla correttamente.

È un inerte drenante e serve ad occupare spazio laddove servono le sue proprietà di leggerezza, stabilità, granulometria grossa, pulizia e economicità. Può servire per esempio a ricoprire un amaryllis sopra ad uno strato di terriccio per fare in modo che l'acqua non ristagni attorno al bulbo ma vada solo alle radici. Oppure ancora si può usare per riempire la parte inferiore di un vaso molto alto sul quale viene posta una pianta relativamente piccola, per risparmiare sul terriccio e sul peso. Oppure ancora si può mettere sotto ai vasi che hanno il loro coprivaso, per evitare che l'acqua ristagni a contatto con le radici. Volendo si può usare come substrato per alcune piante, anche se non lo consiglierei. Insomma, come tutte le cose si deve usare con intelligenza.

Non si presta ad essere mescolata ad un substrato perché il terriccio con l'acqua viene dilavato ed occupa spazio necessario alle radici. Se il substrato dev'essere ben drenante è preferibile usare una granulometria inferiore a 4-5mm, come il lapillo, il ghiaietto o la sabbia. Sul fondo dei vasi medio-grandi è consigliabile mettere uno strato di argilla espansa sopra e sotto un geotessile che separi i differenti strati, su quelli piccoli è tempo sprecato. Ovviamente, se la dimensione di una pallina potrebbe occludere un foro, basta mettere qualche coccio attorno al foro.

Se non si usa nel vaso, per evitare che il terriccio fuoriesca dai fori di scolo bisogna usare un geotessile. Le palline non hanno la funzione di filtro.
 
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