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araucaria araucana "pino del cile"

delzeze

Aspirante Giardinauta
Un saluto a tutti sono un nuovo iscritto. Ho un problema, ho una araucania araucana detto pino del cile. L apianta ha quasi trent'anni ma negli ultimi anni ha iniziato a perdere i rami inferiori che prima diventano marroni poi si seccano e cadono. Mi è stato detto che la causa è un fungo e che devo tagliare i rami secchi e bruciarli e come rimedio devo darle il rame che si da alle viti. Volevo qualche consiglio per poter curare la mia pianta
 

pigivi

Aspirante Giardinauta
Ciao, forse è normale che secchino i rami bassi come succede per diversi altri alberi quando diventano molto grandi. Vediamo che ne pensa chi possiede questa magnifica pianta. Per quanto riguarda la possibilità di essere un fungo la causa occorrerebbe che un esperto ti faccia una diagnosi precisa in modo da utilizzare un fitofarmaco mirato verso quel parassita e non un prodotto come il rame che oltre a essere piuttosto generico e blando forse non ha effeto sui funghi.:Saluto:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Se si trattasse effettivamenti di disseccamenti rameali da Fusicoccum araucariae o altro fungo similare i consigli che ti hanno dato sono giusti, però non è assolutamente possibile fare una diagnosi su una generica descrizione. Ti posso solo dire che sono fattori predisponenti i ristagni e il terreno asfittico che determinano debolezza nella pianta (queste crittogame attaccano generalmente piante stressate).
Se trattasi di fungo dovresti osservare anche fessurazioni corticali e aree necrotiche alla base dei rami in disseccamento.
Ciao
 

barbarabe

Giardinauta Senior
:DNon posso che quotare Alessandro2005, non si può fare una diagnosi e tanto meno dare una cura con così pochi indizi.

Una araucaria di 30 anni deve essere una bella pianta, notevole!
Al posto tuo porterei un rametto di quelli che si spezzano ed un pezzetto sano ad un agronomo in qualche centro specializzato, oppure chiederei una consulenza in loco.

E' meglio agire al più presto, prima che secchi completamente!:martello:
 

delzeze

Aspirante Giardinauta
In questi giorni metto delle foto della pianta e dei rami che ho tagliato in modo da poter illustrare meglio il mio problema.
 
P

Piera

Guest
Io ne ho uno, non so di preciso quanti anni ha perchè l'ho trovato già in questa casa, ciò che posso dire è che ogni anno perde un sacco di rami proprio come dici tu ma non mi sembra sofferente.
 

delzeze

Aspirante Giardinauta
Anch' io pensavo che fosse normale che perdesse i rami inferiori però sabato scorso alla fiera ne ho visto uno ricco di rami anche nella parte inferiore e ho chiesto al proprietario che possiede un vivaio se era normale che nel mio si seccassero i rami e mi ha detto che era a causa di un fungo e di correre ai ripari come ho spiegato prima
 

pigivi

Aspirante Giardinauta
Aspettiamo le tue foto. Sicuramente non potrò che apprezzare la pianta e difficilmente potrò aiutarti ma uno come Alessandro sicuramente potrà darti utili consigli. Piera non voglio mettere in dubbio che tu abbia una Auracaria auracana ma io in Sicilia ho visto solo Auracarie di un'altra specie che credo sia la cocki. Un saluto a tutti.:Saluto:
 

delzeze

Aspirante Giardinauta
foto pianta

ecco le foto della pianta e dei rami secchi.
come si vede in una foto stanno nascendo due nuovi rametti dove sono caduti quelli secchi. è un buon segno?
le immagini sono nel link che trovate qui sotto (erano troppo pesanti da caricare sul forum)
http://www.mediafire.com/?61nrgxyulnx
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In sintesi direi che è possibile si tratti di infezione fungina (es. Sphaeropsis sp.): io vedo zone più scure lungo il fusto (presumibilmente lì o appena sopra c'erano i rami secchi che hai asportato), e i nuovi getti escono dalla parte sottostante sana come se la pianta reagisse sfruttando il "buono". Tenderei ad escludere un deperimento da marciume radicale o al colletto da fitoftora per le ragioni di cui sopra.
Tieni però presente che l'araucaria non sempre si adatta ai ns. terreni e climi, e in consegueza deperisce fisiologicamente principiando a spogliarsi dei rami più bassi e più interni.
Ti posso suggerire di esaminare in sez. un ramo secco tagliato per vedere se e dove siano localizzati eventuali imbrunimenti, ancora zappettare con attenzione al piede per vedere in che stato sono le radici e il colletto (così farebbe un tecnico in loco, salvo portare le parti sospetti al Servizio Fitosanitario per esami di laboratorio).
Danni non fai, anzi sarebbero di aiuto in caso di patogeno fungino, se seguirai i consigli che ti hanno già dato: io aggiungere di bissare il trattamento con rameici a distanza di 2-3 settimane.
La pianta è ormai a dimora e migliorare il terreno non è più possibile, però se notassi ristagni vedi se puoi fare qualcosa per migliorare il drenaggio.
In bocca al lupo
 
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brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
di certo è in atto un forte deperimento della pianta, è chiaro pure dal colore dei rami, infatti è una pianta dal colore molto scuro ed intenso normalmente, cosa ben contraria a quello che si vede nelle foto.
La pianta sicuramente nn è nelle condizioni pedoclimatiche idonee, nn so nemmeno dove è piantata, ti consiglio di intervenire tempestivamente con i prodotti rameici e in supporto con benomyl. Nn è sicuro come già detto che sia un'attività fungina, ma lo stato deperente ne conviene un'azione cautelativa importante.
Resta chiaro l'uso di concimazioni atti ad aiutare la ripresa (forse) della pianta.

Ciao
 

delzeze

Aspirante Giardinauta
consigli

Quindi quello che mi consigliate è di intervenire nuovamente col rame come ho fatto e con benomyl e di concimare il terreno. La pianta si trova in Emilia Romagna in provincia di Forli e per quanto riguarda la posizione, si trova a tre quattro metri dalla casa in una posizione abbastanza riparata in cima a una collinetta quindi il drenaggio del terreno è molto buono.

Basta che vado in un qualsiasi vivaio e chiedo del benomyl? E che tipo di concime mi consigliaste? Scusate ma come si nota non sono un esperto.

Grazie per i consigli
 
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brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
in vivaio nn troverai il benomyl, meglio in un consorzio o in un negozio specializzato nella vendita di prodotti fitoiatrici. Il concime complesso cioè ternario con microelementi, uno qualsiasi va bene.

Ciao
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In realtà il benomyl oggi non lo si trova più da nessuna parte, almeno legalmente, perchè è stato revocato (D.M. del 2003, smaltimento scorte fino a maggio 2004) a seguito della revisione dei fitofarmaci che peraltro non è ancora terminata (per chi volesse approfondire l'ultimo riferimento normativo è il Regolamento 2076/2002 CEE).
Purtroppo o per fortuna ormai è tutto un valzer quasi quotidiano di prodotti revocati e riclassificati a cui se ne aggiungono di nuovi (ma complessivamente stanno diminuendo): in ambito tecnico è diventato indispensabile servirsi di apposti sofware giacché neanche il glorioso Muccinelli ci può stare dietro (mi pare venga pubblicato ogni due anni e l'ultima edizione, forse la 13°, mi hanno detto che è stata presentata in questi giorni alla Fiera di Verona).
Ciao
 
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delzeze

Aspirante Giardinauta
consigli

Quindi se non trovo il benomyl chiedo un fitofarmaco e va bene lo stesso? Vicino all' araucaria ho notato che molte altre piante sono attaccate da funghi: i ciliegi, i giuggioli,i melograni e altre piante da fiori di cui non conosco i nomi e che si trovano vicino alla pianta presentano tutti gli stessi sintomi, sempre secondo il mio occhio da non esperto. Ho dato a tutti il rame e fra una ventina di giorni lo ridò tanto male non fa no?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ti suggerirei di non procedere per approssimazioni, ma partire dal semplice e poi se ti appassioni piano piano allargherai le tue conoscenze.
Quello che hai fatto va bene, l'importante è impiegare i prodotti per le piante per le quali sono registrati e alle dosi indicate in etichetta e non andare all'incirca (come ho visto fare a non pochi, in alcuni casi con conseguenti problemi di fitotossicità).
Il benomyl ti era stato consigliato non a caso in quanto è stato credo il primo, tra gli antifungini, ad avere proprietà sistemica, cioè in grado di essere assorbito dalle foglie della pianta e venire distribuito al suo interno con le correnti linfatiche, dunque entro certi limiti con capacità curativa nei confronti del patogeno, mentre i rameici svolgono essenzialmente una attività protettiva; oggi ce ne sono altri di sistemici ma, come ti ho detto in apertura, al tuo posto procederei per gradi.
Una seconda passata con rameici male non fa, anzi sulle drupacee da frutto potrebbe esaltare la sua efficacia preventiva, ma in linea generale con il rame tratta i fruttiferi "al bruno", ossia quando le gemme sono ancora chiuse (ad un secondo capitolo la distinzione tra quelle più o meno sensibili a questo prodotto).
Ciao
 
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delzeze

Aspirante Giardinauta
consigli

Quindi Alessandro aspetto di dare di nuovo il rame e poi mi consigli di dargli uno di quei prodotti: benalaxyl o propamocarb?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Quindi Alessandro aspetto di dare di nuovo il rame e poi mi consigli di dargli uno di quei prodotti: benalaxyl o propamocarb?

Personalmente non lo farei per una somma di motivi.

I ragionamenti che si fanno in patologia vegetale sono analoghi a quelli della medicina, ma l'analogia cessa quando si considerano le "medicine" per l'uomo e per le piante e l'anatomo-fisiologia dell'uno e delle altre.
Voglio dire che se io assumo un antibiotico so che esso arriverà tramite la circolazione anche nelle tonsille, e se l'antibiotico è giusto rispetto allo streptocco che mi ha provocato l'infezione ho buone probabilità di guarire. Se dò un anticrittogamico sistemico alle piante ad es. per via radicale (propamocarb) so che verrà traslocato fino alle foglie ma se il patogeno è sul legno dubito servirà a qualcosa, ammesso e non affatto concesso che quella sostanza attiva sia efficace contro il non conosciuto patogeno (ed è altamente probabile che non lo sia perchè benalaxyl e propamocarb vengono impiegati contro certi tipi di funghi, oomiceti, che tendo fortemente ad esculdere possano essere implicati nel tuo caso).
Partendo dal presupposto, niente affatto sicuro, che la causa sia un fungo, l'impiego del benomyl avrebbe avuto più senso perché era un fungicida a largo spettro, ma è stato ritirato (ci sono state anche cause giudiziarie e credo risarcimenti: sembra che la massiccia e prolungata esposizione abbia in alcuni casi fatto nascere neonati senza occhi o con cisti al posto degli occhi*). Attualmente un prodotto a largo spettro, endoterapico con attività preventiva-curativa-eradicante potrebbe essere il procloraz (non registrato per ornamentali arboree), ma tanto per darti un'idea concreta una scatola di 1 kg (taglia minima) di un buon formulato commerciale costa oltre € 100.

Fondamentalmente e in sintesi io userai prodotti più tecnici del vecchio rame solo se so cosa esattamente devo combattere e so che questo prodotto è stato registrato e si supponga quindi efficace per quell'impiego senza problemi di fitotossicità.

Sono stato un po' lungo, ma spero di averti chiarito le problematiche fitoiatriche.

*P.S. per Kiwo se legge: ti risulta?
 
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