Vediamo di mettere in ordine le risposte:
1) la classica potatura è quella invernale, con le piante in riposo vegetativo, eseguita generalmente una volta cessato il pericolo di gelate (febbraio-marzo);
2) a potare si impara solo con l'esperienza e vedendo all'opera chi questa esperienza ce l'ha, specie su piante come l'albicocco che fruttifica su rametti speciali (rami misti, dardi a mazzetto), tuttavia un buon inizio è acquistare un manualetto di potatura (te la cavi anche con meno di € 20,00);
3) le cultivar di albicocco sono generalmente autofertili con impollinazione entomofila, ma è meglio se ci fossero altri albicocchi nelle vicinanze;
4) il ciliego è autofertile se è quello acido, per quello dolce non è così (salvo qualche eccezione varietale) per cui ha bisogno di avere attorno altri esemplari compatibili e presenza di api; in linea di massima si pota poco o niente (anche nei cereseti di produzione);
5) per le concimazione è già più che sufficiente quel che ti ha detto Alby 80 (che saluto di passaggio; una curiosità: è sempre buona la farinata ad Ovada?);
6) infine, per la difesa (settore che conosco senz'altro meglio), i rameici sono anticrittogamici che contengono rame; ce ne sono tantissimi: io ti consiglierei quelli a base di ossicloruro di rame in sospensione concentrata (es. PASTA CAFFARO BLU della Isagro, PASTA SIAPA BLU della Siapa) oppure in granuli idrodispersibili (es. CUPRAVIT BLU WG della Bayer, CUPROCAFFARO 50 WG della Isagro), sono facili da usare (mescola bene perchè l'ossicloruro non si scioglie in acqua ma resta in sospensione).
Ciao