Tutto ciò che è a crescita veloce è invasivo, troverai sempre qualcuno che ti odierà per qualsiasi nome verrà inserito in questo thread, anche la Robinia che citavo prima è vista male, ma se non altro da legno ed è mellifera.
Per l'Ailanto c'è un odio feroce da parte di tutti a partire dai terrapiattisti ad arrivare ai vegani.
Mi riservo di tornare a casa e postare due righe scritte da un personaggio spesso odiato tanto quanto l'Ailanto.
non è questione ne di terrapiattisti ne di vegani , a quanto ne so è una specie non autoctona, altamente infestante.
Riporto da wiki:
Invasività
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Il grande entusiasmo iniziale per la notevole resistenza dell'ailanto calò quando si rilevò che l'ailanto spesso può comportarsi da
specie infestante, grazie alla sua capacità di colonizzare rapidamente aree degradate. L'invasività è accentuata dal fatto che le radici producono una sostanza, l'
ailanthone, di tipo
allelopatico, ossia capace di inibire la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti vicine; naturalmente l'ailanto non è l'unica specie a produrre sostanze allelopatiche: altri esempi sono lo
juglone del
noce nero, l'
amigdalina dal
pesco e la
florizina dal
melo. È questo uno dei motivi principali che consente a questa specie di crescere in popolamenti puri.
In
Australia, negli
Stati Uniti d'America, in
Nuova Zelanda e in numerosi Paesi dell'
Europa meridionale e dell'
Europa orientale, è considerata una specie molto infestante e quindi nociva per gli ambienti naturali. La sua eradicazione è difficile, perché l'albero
ricaccia vigorosamente se tagliato.
Esemplare è il caso dell'
Isola di Montecristo, nell'
Arcipelago Toscano. In quest'ambiente, secoli fa è stata introdotta dall'uomo la capra selvatica, che non ha nell'isola nemici naturali. Le esigenze alimentari della capra selvatica (e non la presenza dell'ailanto) ostacolavano il rinnovamento della vegetazione autoctona; in particolare, dato che questo animale si ciba delle ghiande e delle giovani piante del
leccio, la presenza di questo pregiato albero mediterraneo stava diminuendo in modo preoccupante, a vantaggio dell'ailanto, meno gradito alla capra. La vegetazione di Montecristo si avviava ad essere dominata dall'ailanto, che anche in questo caso mostrava la sua resistenza a condizioni avverse. Nel 2009 l'Unione Europea finanziò un progetto di recupero ambientale, che comprendeva tra gli scopi principali la lotta all'ailanto. Il progetto è terminato con successo nel giugno del 2014
[38].
La lotta contro l'ailanto è necessaria quando entra in competizione con piante
autoctone.
Ma aspetto il tuo post, che sono sicuro conterrà maggiori info. ( ps non dirmi che è mancuso......)