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AIUTO un invasione di keiki

mercuzio

Maestro Giardinauta
La mia adoratissima :) Fasciata si è riempita di keiki, all'inizio credevo si trattasse di nuovi getti fiorali fuori stagione ed invece sono ben 5 keiki.
La cosa non mi dispiacerebbe affatto se la pianta fosse adulta non avrei problemi ma la piantina è piccola e un po' malconcia secondo voi sarebbe il caso di eliminarne qualcuno per dare modo alla pianta madre di irrobustirsi oppure la cosa non le causerà indebolimenti? :confused:
Grazie a tutti
Ciao
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Ma allora che fo'?? Ne elimino qualcuno oppure no?Sono parecchio indeciso perchè mi piacerebbe ritrovarmi con una vasata piena di Fasciate ma se poi mi si ammosciano tutte?
Ciao
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Ma questi keiki hanno le radicine o no?? Se le hanno puoi decidere di renderle indipendenti dalla madre invasandole singolarmente.
Se non ne hanno, magari togliene uno o due quelli che ti sembrano più piccoli e deboli...
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Marcuzio,

non si tratta di 'keiki', ma di accestimento basale tipico della fasciata. Direi di non toccare, piante accestite con relativi numerosi steli floreali sono uno spettacolo.
Pietro Puccio
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Scatolina uno ha le radici abbastanza lunghe e l'ho indirizzato verso il vaso, gli altri ne hanno un piccolo accenno per ora sono solo dei bozzolini.

Pietro: accestimento basale? cioè? che differenza c'è? I rami sono circa 12cm ed i nuovi germogli sono quasi alla punta cioè molto al di fuori del vaso.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
mercuzio ha scritto:
Pietro: accestimento basale? cioè? che differenza c'è? I rami sono circa 12cm ed i nuovi germogli sono quasi alla punta cioè molto al di fuori del vaso.
Ciao di solito la vegetazione avventizia negli steli floreali delle P. è molto sporadica (a meno di non usare prodotti a base di ormoni), la fasciata la fa... d'ufficio e vicino la base, creando in vecchie piante un effetto 'cespuglio'.
Ciao
Pietro
PS: sono vecchio e per abitudine uso il termine 'keiki' solo per i Dendrobium, non ci badare :)
 

Iacopo

Giardinauta Senior
Keiki in polinesiano vuol dire figlio.

Sono dele pianicelle figlie che si formano sugli steli di alcune specie di Phalaenopsis e sugli pseudobulbi dei Dendrobium. Quando le ragici hanno raggiunto una certa lunghezza possono essere staccati e invasati autonomamente.

keiki-01-OG.jpg
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Traudi,

il termine viene usato per i.... bambini, infatti in hawaiano keiki significa 'bambino'. Per le orchidee 'credo' venisse usato in origine solo per le piantine che nascono direttamente sullo pseudobulbo (in particolare, come detto da Iacopo, dei Dendrobium) in quanto veniva visto come un 'parto', successivamente, come spesso succede, è stato esteso ad es. anche alle nuove vegetazioni che nascono sugli steli floreali delle Phalaenopsis.
Pietro
 

Iacopo

Giardinauta Senior
Mi sembra che venga utilizzato escusivamente per le orchidee.
Il fatto che un termine hawaiano si sia imposto a livello internazionale credo non sia casuale. Gli hawaiani si sono specializzati nella coltivazione e nell'ibridazione dei Dendrobium, genere introdotto dalle Filippine negli ultimi anni del '800 che è divenuto una delle voci più importanti della loro economia.

Ciao
 
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D

De Vidi Guido

Guest
Mi scuso se entro in una discussione gia consolidata ma desidero porre alla vostra attenzione, alcune mie analisi sul fenomeno della figliazione delle piante.
Stabilita l'origine e conosciuto il significato della parola "KEIKI" arrivata a noi dai grandi ibridatori hawaiani di Dendrobium, Iamamoto e da noi usata con facilità perchè sintetizza bene il concetto della riproduzione delle orchidee per filiazione, mi permetto di esprimere le mie osservazioni su questo fenomeno, tipico delle orchidee, ma penso non esclusivamente.
Il sistema vegetativo delle orchidee si divide in due tipologie: monopodiali e simpodiali.
Nel primo tipo di sviluppo, l'orchidea cresce in un unico tronco strutturato con un esteso apparato radicale, formatosi in progressione, a partire dalla base.
Questo tipo di orchidee ( Vanda ad esempio) in linea teorica dovrebbe crescere senza mai incespire, a volte capita che, quando la pianta monopodiale si trova in buone condizioni ambientali e di salute, decide di far spuntare dalle sue ascelle anche delle nuove vegetazioni che si organizzano velocemente con un proprio apparato radicale. Questi sono figli e se vogliamo possiamo anche chiamarli keiki.

Il secondo modo vegetativo delle orchidee, chiamato simpodiale perchè si sviluppa su più podi, struttura la pianta con unità vitali autosufficenti (pseudobulbi) che si formano lungo un rizoma orizzontale che in certi casi si divide in più direzioni.
Questo tipo di sviluppo incespisce la pianta e forma un blocco divisibile in tanti pezzi autosufficenti: questa non è figliazione ma semplicemente riproduzione per divisione.
In questo gruppo di orchidee, possiamo includere ad esempio: Dendrobium, Phalaenopsis, Cattleya e moltissime altre.
Però anche queste orchidee simpodiali si sono organizzate per produrre figli e lo fanno appunto, formando in particolari condizioni, delle unità vitali, o dalle gemme dormienti degli pseudobulbi ( Dendrobium, Cattleya, Cyrtopodium ecc.)
oppure attraverso i nodi degli steli fiorali di tutte quelle che non possiedono pseudobulbi ( Phalaenopsis, Oncidium, Aerangis ecc.).
Per concludere, le orchidee si riproducono naturalmente: per impollinazione e semina, per figliazione e per divisione.
Secondo la mia opinione, sulle Phalaenopsis, quando le nuove piantine si formano su steli fiorali, sono da considerarsi figli o se piace di più : keiki.
Ciao a tutti, guido.
 
D

De Vidi Guido

Guest
Hai ovviamente ragione iacopo, ma non intendevo scrivere Paphio, ho solamente sbagliato e me ne scuso.
A proposito di Paphiopedilum e Phragmipedium, le nuove piante che si formano all'apice dei lunghi rizomi orizzontali, tipo i Cinesi ed il Besseae come possiamo considerarli??
Ciao guido
 
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