Sono d'accordo con Aurex, tranne sul fatto che contraddire un amico sul forum oltre che lecito è doveroso se si ha una opinione diversa. Io stimo chi accetta le mie critiche e trovo ovvio oltre che utile a tutti, accettare le critiche di altri, o la semplice esposizione di una perplessità su quanto scrivo.
Sarebbe un fatto gradito più che sopportabile. Ciò che non sopporterei la maleducazione, ma tutti avrete notato che è un problema quasi inesistente su questo forum.
Voglio poi precisare che per quanto riguarda le piante, scrivo ciò che penso e che finora non è stato smentito nè da fatti, né dallo scritto di persone esperte per davvero.
Guardando il mio retusa poi, dovrei davvero non scrivere, tacere e nascondermi.
Io la penso come ho scritto, perché:
l'acqua piovana è migliore di quella del rubinetto;
cade sulla pianta esattamente nel modo in cui la natura lo prevede da protocollo;
le "intemperie" possono chiamarsi in questo modo nella mia regione, ma nelle vostre credo che corrispondano a carezze climatiche;
il controllo totale è giusto perché se tenessimo un animale in gabbia non potremmo pretendere che si procuri il cibo da se, e lo stesso è per le piante. Se le lasciassimo là dove son nate, starebbero bene e non necessiterebbero di cure, mentre una volta messe in vaso (piccolo) e spedite in un continente diverso, ad un'altra latitudine, con stagioni sostanzialmente differenti, dobbiamo essere noi a gestirle assumendocene il controllo. Ma quello che io temo è che facendo dipendere troppo o addirittura totalmente da noi le nostre piante, i margini d'errore si restringono ed i rischi aumentano.
Di conseguenza, credo che sarebbe meglio prediligere le piante autoctone, quelle che sopportano bene il nostro clima e che corrono gravi rischi solo se tenute in casa, cioè lontane dalle loro condizioni naturali.
x Nikiz
Sono convinto che non sia una buona cosa spostare continuamente una pianta.
Purtroppo sono anche io costretto a farlo, ma non va assunta come regola.
Quando è ora di ricoverarla ricoverala, ma poi non fare dentro/fuori perché le fai più male che bene.
Ciao