Ciao Daniela! Dato che anch’io vorrei provare la riproduzione delle rose per talea, ho letto molto sull’argomento ultimamente. Devo dire che la maggior parte dei testi che ho consultato consiglia un’unica potatura alla fine dell’inverno. Barni dice che solamente i rosai rampicanti non rifiorenti si avvantaggiano di una leggera potatura dopo la fioritura (fine giugno).
Per quanto riguarda le talee, ti sintetizzo le notizie che ho conservato anch’io e che riguardano il trattamento delle talee di rosa in generale.
Nel caso di una pianta di un anno ottenuta da talea e che vogliamo allevare a cespuglio, questa pianta al momento della ripresa vegetativa (marzo) avrà presentato un unico ramo che portava qualche sottile rametto e un certo numero di gemme. Dopo aver eliminato i germogli, si effettua un taglio del ramo sopra due o tre delle gemme meglio formate che, di solito, si trovano nella parte inferiore. Quando la pianta entra in vegetazione, dalle gemme rimaste si formano dei germogli (3 o 4): quelli più vigorosi, situati verso l’estremità superiore del ramo, giungono a fiorire.
Nella primavera successiva, cioè quando la pianta ha due anni, si procede effettuando un taglio dei rami di un anno, derivanti dai germogli prodotti nell’annata precedente, lasciando dei monconi lunghi 10-15 cm.; i rami più vigorosi devono essere tagliati meno, quelli più deboli devono essere accorciati notevolmente. Inoltre, rose appartenenti a varietà vigorose necessitano di potature meno drastiche, mentre i rami delle varietà tendenzialmente deboli si avvantaggiano di potature più vigorose. Infatti, se a una varietà vigorosa si asporta molto legno, essa reagirà producendone una quantità ancora maggiore, a scapito della produzione dei fiori: al contrario, tagliando poco su una pianta poco vigorosa, questa non produce molto legno e fiorisce eccessivamente, impoverendo notevolmente le riserve che possiede.
Nell’anno seguente, alla ripresa vegetativa, si deve intervenire seguendo le stesse regole: si asportano completamente tutti i rami deboli di una anno, lasciando solo quelli più vigorosi, che vanno accorciati nel modo descritto.
Negli anni successivi, se la pianta perde vigore, si deve eliminare un numero progressivamente maggiore di rami di un anno, anche se questi si presentano abbastanza sviluppati; in tal modo si evita l’eccessivo invecchiamento della pianta.
Nel caso di varietà rifiorenti (non credo sia il tuo caso) si effettua un secondo intervento dopo la prima fioritura: nel periodo estivo, quando la pianta è in riposo, si eliminano tutti i rami deboli che non sono giunti a produrre fiori in primavera e si cimano i rami che hanno fiorito, asportando la porzione terminale non lignificata, che presenta gemme non ancora ben formate. In questo modo si stimola lo sviluppo delle gemme situate nella porzione inferiore dei rami: queste, essendo meno nutrite, daranno germogli vigorosi che produrranno fiori migliori.
Io penso che tu non abbia effettuato alcuna potatura sulle tue talee di un anno e io, se fossi in te, a questo punto aspetterei l’anno prossimo, osservando queste regole generali di potatura.
La tua rosa canina appartiene al gruppo delle piante vigorose, infatti viene usata come portainnesto per molti rosai, quindi non è un tipo di rosa che necessita di potature molto vigorose.
Auguri con le tue piante, la molla dell’affettività è quella che ci consente i risultati migliori!
Ciao Gloria
P.S. Mariangela, se sei da queste parti mi farebbe piacere avere un tuo parere su questo problema, visto che interessa anche a me. Ciao
[ 19-05-2001: Messaggio scritto da: Gloria2 ]