RosaeViola ha scritto:
Dipende da quello che un genitore è capace di farti.
In quanto all'escluderli non serve a niente.
Smettere di amare un genitore passa attraverso un processo enorme e dolorosissimo, ma richiede una grande forza che è quella della conservazione della propria vita.
Se non si elabora e non si accetta, non ha senso escluderli.
E' come rinchiudere un mostro in un cassetto.
Prima o poi forzerà la serratura e apparirà anche più orrendo e terrificante di quando ve lo abbiamo rinchiuso.
Io posso dire quella che è la mia esperienza, il mio sentore, ciò che ho imparato io, avendo dei genitori come racconti Rosa.
Sono arrivata un giorno, alla conclusione che ucciderli, ovvero smettere di amarli era una forzatura, ed una mancanza che operavo verso me stessa.
Io voglio poter essere libera di amare, anche a prescindere dalle azioni altrui, è un mio diritto, nemmeno il Diavolo riuscirà a fermarmi in questo senso.
Ed invece, dopo mille elaborazioni e soprattutto comprensioni dei motivi, finalmente sono riuscita, a vederli come esseri umani.
L'esclusione vien da sè, perchè le loro sbagliate azioni non si sono concluse nel passato, ma sono prensenti ancora adesso, anzi fino a 5 minuti fà, ma non mi lascio più sconvolgere.
E' la loro vita, spetta a loro imparare e non ne hanno il dovere, certo che, ncapaci di mettersi a confornto con sè stessi e la vita, raccolgono quello che seminano, ma non mi impediranno di amarli comunque, nè mi costringeranno a modificare me stessa a causa loro o dei loro comportamenti, che appartengono a loro, non a me.
Allora ti chiederai, ma allora come riesci ad amarli? Per partito preso? Solo per il loro ruolo?
No, no.
Perchè ho la presunzione di essere più consapevole e di vedere in loro, qualcosa che nemmeno loro conoscono di sè.
Siam bilance anche noi, in equilibrio oppure no, qualcosa di puro, c'è in chiunque, un bambino violentato è in ognuno di noi, un cucciolo impaurito esiste.
Ed io, amo e difendo quel cucciolo, anche da sè stesso.
Quel che ne vien fuori, successo o fallimento, non mi interessano, quindi non subisco fallimenti di sorta, mi basta quel che sento, perhè sento, vibro, è più che sufficiente.