Quando è morto il Nano (il mio primo gatto) oltre ad essermi maledetta a lungo per aver acconsentito all'eutanasia (seppur la scelta migliore per lui) non ho avuto il coraggio di "gettarlo via" e non avendo un posto dove seppellirlo l'ho portato in un cimitero privato (un salasso!) per animali. Ci sono andata i primi tempi ogni mese, poi sempre meno, circa una volta ogni anno, in occasione dell'anniversario della sua morte (me la ricordo ancora, 25 febbraio 2010). Ed ogni volta, davanti alla sua tomba, era un dramma. MI bastava solo arrivarci davanti e scoppiavo a piangere immediatamente, come una bambina, a singhiozzi incontrollabili, un pianto che veniva da dentro, dal più profondo del cuore, qualcosa che non riuscivo a gestire dal punto emotivo pur avendone io la piena capacità di farlo, per i miei trascorsi personali.
Era immensamente doloroso, uscivo da lì completamente svuotata, priva di forze, tutte le volte che ci andavo rivivevo il dolore di quel giorno, la mia incapacità di tenergli la zampa mentre se ne andava, io che ripetevo al veterinario che l'avevo ucciso, che era colpa mia, la corsa in macchina al cimitero, e poi lì, dove l'avevo avvolto nella sua copertina adorata, dove mi ero paralizzata perchè l'hanno infilato in un sacco nero, e poi io, con lui dentro il sacco in braccio, che lo accompagnavo nel suo ultimo viaggio, dove c'era già una buca che lo aspettava ...... quanto dolore, anche adesso, solo a ripensarci, ho le lacrime agli occhi.
E' stato qualcosa che mi è stato strappato via con tale violenza che non lo dimenticherò mai, noi eravamo cresciuti insieme.
E dire che venivo da un lutto importante, mia nonna, la persona, dopo mio marito, più importante della mia vita ... eppure la sua morte è stato qualcosa che non mi sono riuscita a spiegare, ad accettare.
L'anno scorso ho deciso di non rinnovare la concessione e non ci sono più andata. Mi è dispiaciuto da morire ma ho ragionato sul fatto che quei 150 euro all'anno mi servono di più per i miei randagini.
Tutto questo racconto per cercare di spiefarvi che ancora oggi, nonostante tutti gli anni, il mio essere volontaria i un gattile, i miei impegni con i gatti randagi (e con le due pesti casalinghe) ogni volta che penso a lui mi sale il nodo alla gola e una lacrima esce dai miei occhi .... e per tutti quelli che - seppur non miei direttamente - l'hanno seguito e che, in molti casi, non sono riuscita neanche ad abbracciare per l'ultima volta e a dirgli quanto li avevo amati ...