primo maggio
Maestro Giardinauta
Rinvasando la vecchia e malandata “gialla melata 2003”, alla base del fusto interrato, ho trovato questo.
Si tratta dell’ultimo cm e mezzo del fusto, ormai apparentemente necrotizzato, sul quale lateralmente è cresciuto un tubercolo, e su questo una foglia. Il tutto circa 4-5 cm sotto la superficie. Nella foto si vede questa parte caudale del fusto che è stata tagliata e appoggiata per piano. Per immaginare come si trovava dentro il vasetto, bisogna immaginarla ruotata di 90° in senso orario.
Sotto un particolare del tubercolo con relativa foglia.
Infine, il presunto keiki immerso nel suo vasetto di muschio (e corteccia sul fondo, perché il muschio l’avevo finito).
A questo punto ci sono 3 interrogativi:
1) se si tratti di un keiki o solo di una foglia errante;
2) qualora si tratti di un keiki, se riuscirà a crescere;
3) qualora riesca a crescere, se verrà sano o conserverà la “malattia” della pianta madre, che è la famosa pianta della “melata” (cioè quella sindrome, sconosciuta e sembra unica, per cui le foglie perdono linfa e poi hanno una specie di distruzione del tessuto, per cui diventano trasparenti e poi ingialliscono e seccano).
Se il keiki non prende, pace. Se cresce, vi terrò informati.
Si tratta dell’ultimo cm e mezzo del fusto, ormai apparentemente necrotizzato, sul quale lateralmente è cresciuto un tubercolo, e su questo una foglia. Il tutto circa 4-5 cm sotto la superficie. Nella foto si vede questa parte caudale del fusto che è stata tagliata e appoggiata per piano. Per immaginare come si trovava dentro il vasetto, bisogna immaginarla ruotata di 90° in senso orario.
Sotto un particolare del tubercolo con relativa foglia.
Infine, il presunto keiki immerso nel suo vasetto di muschio (e corteccia sul fondo, perché il muschio l’avevo finito).
A questo punto ci sono 3 interrogativi:
1) se si tratti di un keiki o solo di una foglia errante;
2) qualora si tratti di un keiki, se riuscirà a crescere;
3) qualora riesca a crescere, se verrà sano o conserverà la “malattia” della pianta madre, che è la famosa pianta della “melata” (cioè quella sindrome, sconosciuta e sembra unica, per cui le foglie perdono linfa e poi hanno una specie di distruzione del tessuto, per cui diventano trasparenti e poi ingialliscono e seccano).
Se il keiki non prende, pace. Se cresce, vi terrò informati.