Le foglie colpite da quella che io chiamo “macula fogliare”, manifestano una patologia di natura batterica. Purtroppo è presa in considerazione solo quando il danno si manifesta in modo massiccio, con, inizialmente, le foglie più vecchie che si “maculano”, cioè presentano macchie, dai contorni sfumati, di varie tonalità di giallo e, a volte, marrone. Successivamente, le foglie colpite cadono. La nuova vegetazione non manifesta patologie, pertanto, spesso, non vengono fatti interventi curativi. Le recensioni che ho trovato su questa patologia, concordano quasi tutte che le spore non sono molto resistenti a condizioni climatiche estreme, freddo o secco. Però ho notato, nel caso della Camelia, che la patologia tende a ripresentarsi l’anno successivo, normalmente a fioritura già iniziata, quando le condizioni sono favorevoli alla moltiplicazione batterica. Se non curata l’anno precedente e, in seguito, come prevenzione, tende ad aumentare esponenzialmente di anno in anno. Le spore si diffondono tramite mezzi liquidi (pioggia, umidità, saliva d’insetti, ecc.). L’unico tentativo di bloccare il diffondersi della malattia sono accurati trattamenti rameici, perché il rame, oltre ad avere potere cicatrizzante, ha anche un certo potere battericida. Sempre nelle modalità e nei tempi dovuti.
Indipendentemente dal concordare o meno con quanto sopra, cioè attualmente considerarla o no una patologia, se in seguito dovessi accorgerti del diffondersi dei sintomi, ricordati che puoi trattarla anche come tale.
Ti chiedo scusa per la lunghezza dell'intervento, ho concluso. Un saluto.