Ciao a tutti!
Avevo un quesito da porvi. Da qualche mese mi sono accostata al mondo dei bonsai, con la speranza di poter praticare quest'arte a lungo e con costanza.
Dunque. Ho appreso che uno dei principi fondamentali è quello di fornire agli alberelli un terriccio molto drenante, al fine di evitare ristagni d'acqua e marciumi radicali. Ma ora mi chiedo, abitando io in Sicilia, dove già di questi tempi si muore dal caldo, non dovrò stare sempre a controllare che le piante non rimangano senza acqua? La mia intenzione è quella di utilizzare solo terriccio universale ai prossimi rinvasi, stando attenta ovviamente a dare acqua solo quando necessario. Io ho acquistato da un fioraio un olmo tenuto in solo terriccio universale e non mi sembrava affatto che ne soffrisse! L'unico problema era che le radici uscivano abbondantemente dal foro di drenaggio e quindi è stato necessario un rinvaso, in cui mi sono servita di akadama. Il problema è appunto che l'alberello rimane presto senza acqua! Insomma, dirò un'eresia, ma secondo me, la mania del lapillo, pomice, akadama etc. non vale per tutte le zone e i climi. Inoltre sono stata in un vivaio a Siracusa, dove non avevano lapillo nè pomice (mi volevano appioppare argilla espansa - sticazzi
!) e dove, parlando con l'addetto, mi è stato detto che i terricci molto drenanti non sono necessari se si riesce a stare attenti con le innaffiatura (tra le altre cose mi hanno fornito un terriccio acido per un'azalea che dovevo rinvasare, anche questo senza materiale drenante, e l'azalea finora, messa in una ciotola da 30 cm di diametro, sta bene). Oh, quanto mi sono dilungata!
Ma ritornando al punto, credete che ucciderei i miei alberelli se li coltivassi solo in terriccio universale? Cioè, il marciume radicale e la formazione di muffe sarebbero davvero inevitabile?
Avevo un quesito da porvi. Da qualche mese mi sono accostata al mondo dei bonsai, con la speranza di poter praticare quest'arte a lungo e con costanza.
Dunque. Ho appreso che uno dei principi fondamentali è quello di fornire agli alberelli un terriccio molto drenante, al fine di evitare ristagni d'acqua e marciumi radicali. Ma ora mi chiedo, abitando io in Sicilia, dove già di questi tempi si muore dal caldo, non dovrò stare sempre a controllare che le piante non rimangano senza acqua? La mia intenzione è quella di utilizzare solo terriccio universale ai prossimi rinvasi, stando attenta ovviamente a dare acqua solo quando necessario. Io ho acquistato da un fioraio un olmo tenuto in solo terriccio universale e non mi sembrava affatto che ne soffrisse! L'unico problema era che le radici uscivano abbondantemente dal foro di drenaggio e quindi è stato necessario un rinvaso, in cui mi sono servita di akadama. Il problema è appunto che l'alberello rimane presto senza acqua! Insomma, dirò un'eresia, ma secondo me, la mania del lapillo, pomice, akadama etc. non vale per tutte le zone e i climi. Inoltre sono stata in un vivaio a Siracusa, dove non avevano lapillo nè pomice (mi volevano appioppare argilla espansa - sticazzi
Ma ritornando al punto, credete che ucciderei i miei alberelli se li coltivassi solo in terriccio universale? Cioè, il marciume radicale e la formazione di muffe sarebbero davvero inevitabile?
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