nairus
Aspirante Giardinauta
Quando qualcuno vuole acquistare un decespugliatore, un tagliasiepi o un rasaerba a batteria, varie volte, anche su questo forum, si sentono frasi del tipo "questo ha 48V, quindi è più potente dell'altro da 36V", oppure anche "ha la batteria da 4 Ah che dura di più di quella da 2,5 Ah".
Mi è capitato di sentire frasi simili anche da parte di un paio di rivenditori che, spero in buona fede, stavano così spiegando ad un cliente le caratteristiche dei modelli che avevano a catalogo.
Soltanto una volta ho sentito un venditore affermare "per qualsiasi utensile a batteria l'ideale sarebbe provarlo prima di acquistarlo", per poterne valutare non solo la durata della batteria, ma anche le prestazioni effettive e quindi, tra le altre cose, la potenza.
Mi sento pienamente d'accordo con questa affermazione, almeno finché non ci saranno altri termini di paragone più diretti, come avviene per gli utensili a filo.
Scrivo quindi questo post per provare a fare un po' di chiarezza, cercando di non scendere troppo nei particolari per non complicare troppo le cose.
Pur non essendo un utilizzatore di questo tipo di utensili da giardino (e avendo una esperienza assai limitata anche per quanto riguarda i corrispondenti a filo e a benzina), penso di poter dire la mia grazie ad un altro mio hobby dove ho a che fare con le batterie agli ioni di litio.
Mi scuso sin d'ora per la lunghezza del post e ben venga qualsiasi intervento, precisazione o correzione da parte di utenti più esperti.
Quando si parla di potenza di un apparecchio elettrico, occorre innanzitutto precisare che la potenza si misura in Watt (W), non in Volt (V), riferiti invece alla tensione di funzionamento.
Da qui si capisce già che è errato valutare la "potenza" di due prodotti confrontandone i volt. Sarebbe come parlare della potenza massima di un motore termico considerandone, ad esempio, la cilindrata o il numero massimo di giri, invece che i cavalli.
Elettricamente parlando, la potenza assorbita (richiesta alla rete elettrica o alla batteria) è data dalla tensione di funzionamento (V) del motore elettrico, moltiplicata per la corrente assorbita, misurata in Ampère (A). Sia la potenza (W) sia la corrente (A) sono parametri che difficilmente vengono dichiarati per gli attrezzi a batteria.
Parlando di un utensile a batteria, quindi, sarebbe possibilissimo trovare un modello a 36V più potente di uno da 72V.
Basterrebbe, ad esempio, che il primo fosse alimentato con un "flusso di corrente" di 6 Ampère contro i 2,5 A del secondo.
Il primo avrebbe una potenza di 36x6=216 Watt, il secondo una potenza di 72x2,5=180 W.
E' un esempio un po' estremo, ma penso che renda bene l'idea.
Ovviamente, a parità di Ampère (e di caratteristiche costruttive), sarà più potente in proporzione l'utensile con tensione di funzionamento (V) maggiore.
Per assurdo, se così non fosse, tutti gli utensili a filo venduti in Italia avrebbero la stessa potenza, essendo tutti alimentati a 230V; invece la potenza è il valore in Watt, mentre i 230V che hanno in comune si riferiscono alla tensione di funzionamento.
Inoltre, sempre per assurdo, un trapano venduto in Giappone dove la rete elettrica funziona a 100V non potrebbe assolutamente competere con un attrezzo simile venduto qui in Italia. Oppure un attrezzo a batteria da 18V non riuscirebbe a confrontarsi minimamente con lo stesso attrezzo a filo a 230V.
Sempre parlando di trapani a batteria, è invece impressionante vedere come utensili professionali funzionanti a 36V o anche 18V riescano a forare il cemento armato con diametri del foro che normali trapani a filo (di marche più economiche) si sognano.
Ma allora come si ottiene la potenza di un utensile a batteria?
Per gli utensili a filo è sempre disponibile il valore di potenza (W), mentre per quelli a batteria viene dichiarato raramente...
Come detto sopra, finché non ci sarà una maggiore trasparenza nelle specifiche tecniche con dati assoluti più precisi da poter confrontare, l'unico metodo di paragone è, secondo me, la prova diretta sul campo.
Anche la capacità della batteria merita una precisazione.
Questa si misura in Ampère-ora (Ah): ad esempio, una batteria da 4 Ah sarà in grado di erogare un flusso di 4 A (Ampère!, senza l' "h") con una autonomia di 1 ora. Oppure 8 A per 30 minuti, oppure 1,6 A per 2 ore e mezza.
Da non confondere gli Ah con gli A: facendo un paragone con un serbatoio d'acqua, gli Ah corrispondono alla capacità del serbatoio (litri), gli A alla portata erogata dal serbatoio (litri nell'unità di tempo).
Da tutto ciò derivano alcune considerazioni sull'autonomia:
- a parità di tensione della batteria (V) e di corrente erogata (A), cioè a parità di potenza (W), l'autonomia maggiore sarà data dalla batteria con capacità maggiore (Ah)
- a parità di capacità (Ah) e tensione (V) della batteria, l'utensile con potenza inferiore avrà autonomia maggiore (perché alla batteria viene richiesto un flusso di corrente inferiore);
- una batteria con tensione (V) superiore ad un'altra potrà erogare una corrente (A) minore per garantire la stessa potenza (W); ecco che a parità di capacità (Ah) si avrà una autonomia maggiore con la batteria con tensione superiore;
- il dato della capacità (Ah) di una batteria non è in grado, da solo, di fornire nessuna indicazione sull'autonomia di funzionamento perché, come visto qui sopra, servono anche altre informazioni su tensione, corrente, potenza.
Spero di aver semplificato abbastanza tutto il discorso, anche perché parlando di batterie agli ioni di litio si potrebbe discutere per giorni.
Si potrebbe parlare di caratteristiche costruttive, sicurezza, celle in serie/parallelo, tensione nominale/massima/minima, numero di ricariche, durata di vita, conservazione, modalità di ricarica ecc.
Però, una volta che il confronto riguarda prodotti di marche affidabili (e non cineserie che potrebbero rivelarsi molto pericolose) il parametro maggiormente valido nella scelta rimarrebbe la prova diretta.
Mi è capitato di sentire frasi simili anche da parte di un paio di rivenditori che, spero in buona fede, stavano così spiegando ad un cliente le caratteristiche dei modelli che avevano a catalogo.
Soltanto una volta ho sentito un venditore affermare "per qualsiasi utensile a batteria l'ideale sarebbe provarlo prima di acquistarlo", per poterne valutare non solo la durata della batteria, ma anche le prestazioni effettive e quindi, tra le altre cose, la potenza.
Mi sento pienamente d'accordo con questa affermazione, almeno finché non ci saranno altri termini di paragone più diretti, come avviene per gli utensili a filo.
Scrivo quindi questo post per provare a fare un po' di chiarezza, cercando di non scendere troppo nei particolari per non complicare troppo le cose.
Pur non essendo un utilizzatore di questo tipo di utensili da giardino (e avendo una esperienza assai limitata anche per quanto riguarda i corrispondenti a filo e a benzina), penso di poter dire la mia grazie ad un altro mio hobby dove ho a che fare con le batterie agli ioni di litio.
Mi scuso sin d'ora per la lunghezza del post e ben venga qualsiasi intervento, precisazione o correzione da parte di utenti più esperti.
Quando si parla di potenza di un apparecchio elettrico, occorre innanzitutto precisare che la potenza si misura in Watt (W), non in Volt (V), riferiti invece alla tensione di funzionamento.
Da qui si capisce già che è errato valutare la "potenza" di due prodotti confrontandone i volt. Sarebbe come parlare della potenza massima di un motore termico considerandone, ad esempio, la cilindrata o il numero massimo di giri, invece che i cavalli.
Elettricamente parlando, la potenza assorbita (richiesta alla rete elettrica o alla batteria) è data dalla tensione di funzionamento (V) del motore elettrico, moltiplicata per la corrente assorbita, misurata in Ampère (A). Sia la potenza (W) sia la corrente (A) sono parametri che difficilmente vengono dichiarati per gli attrezzi a batteria.
Parlando di un utensile a batteria, quindi, sarebbe possibilissimo trovare un modello a 36V più potente di uno da 72V.
Basterrebbe, ad esempio, che il primo fosse alimentato con un "flusso di corrente" di 6 Ampère contro i 2,5 A del secondo.
Il primo avrebbe una potenza di 36x6=216 Watt, il secondo una potenza di 72x2,5=180 W.
E' un esempio un po' estremo, ma penso che renda bene l'idea.
Ovviamente, a parità di Ampère (e di caratteristiche costruttive), sarà più potente in proporzione l'utensile con tensione di funzionamento (V) maggiore.
Per assurdo, se così non fosse, tutti gli utensili a filo venduti in Italia avrebbero la stessa potenza, essendo tutti alimentati a 230V; invece la potenza è il valore in Watt, mentre i 230V che hanno in comune si riferiscono alla tensione di funzionamento.
Inoltre, sempre per assurdo, un trapano venduto in Giappone dove la rete elettrica funziona a 100V non potrebbe assolutamente competere con un attrezzo simile venduto qui in Italia. Oppure un attrezzo a batteria da 18V non riuscirebbe a confrontarsi minimamente con lo stesso attrezzo a filo a 230V.
Sempre parlando di trapani a batteria, è invece impressionante vedere come utensili professionali funzionanti a 36V o anche 18V riescano a forare il cemento armato con diametri del foro che normali trapani a filo (di marche più economiche) si sognano.
Ma allora come si ottiene la potenza di un utensile a batteria?
Per gli utensili a filo è sempre disponibile il valore di potenza (W), mentre per quelli a batteria viene dichiarato raramente...
Come detto sopra, finché non ci sarà una maggiore trasparenza nelle specifiche tecniche con dati assoluti più precisi da poter confrontare, l'unico metodo di paragone è, secondo me, la prova diretta sul campo.
Anche la capacità della batteria merita una precisazione.
Questa si misura in Ampère-ora (Ah): ad esempio, una batteria da 4 Ah sarà in grado di erogare un flusso di 4 A (Ampère!, senza l' "h") con una autonomia di 1 ora. Oppure 8 A per 30 minuti, oppure 1,6 A per 2 ore e mezza.
Da non confondere gli Ah con gli A: facendo un paragone con un serbatoio d'acqua, gli Ah corrispondono alla capacità del serbatoio (litri), gli A alla portata erogata dal serbatoio (litri nell'unità di tempo).
Da tutto ciò derivano alcune considerazioni sull'autonomia:
- a parità di tensione della batteria (V) e di corrente erogata (A), cioè a parità di potenza (W), l'autonomia maggiore sarà data dalla batteria con capacità maggiore (Ah)
- a parità di capacità (Ah) e tensione (V) della batteria, l'utensile con potenza inferiore avrà autonomia maggiore (perché alla batteria viene richiesto un flusso di corrente inferiore);
- una batteria con tensione (V) superiore ad un'altra potrà erogare una corrente (A) minore per garantire la stessa potenza (W); ecco che a parità di capacità (Ah) si avrà una autonomia maggiore con la batteria con tensione superiore;
- il dato della capacità (Ah) di una batteria non è in grado, da solo, di fornire nessuna indicazione sull'autonomia di funzionamento perché, come visto qui sopra, servono anche altre informazioni su tensione, corrente, potenza.
Spero di aver semplificato abbastanza tutto il discorso, anche perché parlando di batterie agli ioni di litio si potrebbe discutere per giorni.
Si potrebbe parlare di caratteristiche costruttive, sicurezza, celle in serie/parallelo, tensione nominale/massima/minima, numero di ricariche, durata di vita, conservazione, modalità di ricarica ecc.
Però, una volta che il confronto riguarda prodotti di marche affidabili (e non cineserie che potrebbero rivelarsi molto pericolose) il parametro maggiormente valido nella scelta rimarrebbe la prova diretta.