Olmo60
Guru Master Florello
su Repubblica di qualche tempo fa, un articolo partendo dal termne "gender" (usato per prima dalle femministe come rivendicazione di libertà sesssuale negli anni '60 o giù di lì) finiva per informare il lettore di una nuova tendenza in atto in alcuni paesi, di eliminare per legge la parola "madre" "padre" sia dai documenti che dal linguaggio comune, cosa che, secondo i promitori, dovrebbe servire:
1)a crescere senza un orientamento sessuale deciso dall'alto (quindi, secondo questo approccio, si realizzerebbe una vera crescita libera da condizionamenti)
2 mancando l'identificazione sessuale all'origine, ciò servirebbe anche a combattere la violenza maschile verso le donne (il maschio crescerebbe senza appigli psicologici per sentirsi superiore alle donne, una volta adulto) e tutta un'altra serie di amenità (dal mio punto di vista) che se riesco a ritrovare vi farò leggere.
Ma adesso ho trovato in rete una notizia simile e secondo me merita una discussione: si tratta delle dichiarazoni di un amministatore comunale (di Venezia) e della ministra Kyenge. Per me, lo dichiaro subito, c'è da piangere, e per almeno una decina di motivi, in primis l'assoluto -non sense- che hanno certe posizioni. A voi la palla.
p.s non conosco Prolfe News: la notizia è riportata da altri con lo stesso contenuto.
Cécile Kyenge: "Genitore 1 e 2 invece di mamma e papà nei documenti". E' polemica - Prolife News
"Non smette di far discutere la presa di posizione della Ministra per l’integrazione Cécile Kyenge , che si è detta d’accordo con la proposta avanzata dalla neodelegata ai diritti civili del Comune di Venezia, Camilla Seibezzi, di eliminare i termini “madre e padre” dai moduli d’iscrizione ad asili e scuole, per utilizzare unicamente l’indicazione “genitore 1″ e “genitore 2″. È ” obsoleto ” (secondo la consigliera) continuare ad utilizzare quella denominazione stereotipata che già altri paesi d’Europa hanno abbandonato nella modulistica degli enti locali..."
1)a crescere senza un orientamento sessuale deciso dall'alto (quindi, secondo questo approccio, si realizzerebbe una vera crescita libera da condizionamenti)
2 mancando l'identificazione sessuale all'origine, ciò servirebbe anche a combattere la violenza maschile verso le donne (il maschio crescerebbe senza appigli psicologici per sentirsi superiore alle donne, una volta adulto) e tutta un'altra serie di amenità (dal mio punto di vista) che se riesco a ritrovare vi farò leggere.
Ma adesso ho trovato in rete una notizia simile e secondo me merita una discussione: si tratta delle dichiarazoni di un amministatore comunale (di Venezia) e della ministra Kyenge. Per me, lo dichiaro subito, c'è da piangere, e per almeno una decina di motivi, in primis l'assoluto -non sense- che hanno certe posizioni. A voi la palla.
p.s non conosco Prolfe News: la notizia è riportata da altri con lo stesso contenuto.
Cécile Kyenge: "Genitore 1 e 2 invece di mamma e papà nei documenti". E' polemica - Prolife News
"Non smette di far discutere la presa di posizione della Ministra per l’integrazione Cécile Kyenge , che si è detta d’accordo con la proposta avanzata dalla neodelegata ai diritti civili del Comune di Venezia, Camilla Seibezzi, di eliminare i termini “madre e padre” dai moduli d’iscrizione ad asili e scuole, per utilizzare unicamente l’indicazione “genitore 1″ e “genitore 2″. È ” obsoleto ” (secondo la consigliera) continuare ad utilizzare quella denominazione stereotipata che già altri paesi d’Europa hanno abbandonato nella modulistica degli enti locali..."
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