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Marciume molle su foglie di Phalaenopsis...

alexiovix

Giardinauta Senior
Ciao a tutti!
Ho appena scoperto delle orribili macchie di marciume molle sulle foglie di 3 Phalaenopsis botaniche....
Purtroppo credo che una abbia perso l'apice vegetativo ma staremo a vedere :(
Comunque, io per adesso ho svasato loro tre, buttato il substrato e gli ho fatto fare un bel tuffo in una soluzione di acqua 10 litri e Previcur circa 8-10 ml. La stessa sorte è toccata alle piante che ho preso ad Euroflora da Taiwanesi, sia mai che sia stata colpa loro!
Che dite? Ho fatto bene?
Allego qualche foto per farvi capire meglio la situazione :)
Grazie mille a chi mi vorrà rispondere! :D
Ciao :Saluto:

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Ronin

Esperto di Orchidee
E' un marciume batterico: il previcur non farà nulla e tra l'altro a quelle dosi sarebbe stato comunque inutile.
 

alexiovix

Giardinauta Senior
Ok perfetto Ronin grazie per la risposta. In ogni caso ora so cosa fare e so le dosi giuste di Previcur per una prossima volta.
Ciao e grazie ancora.
 

Ronin

Esperto di Orchidee
non so cosa sai, ma quel che si può fare in questi casi è praticamente quasi nulla, a parte rimuovere le parti infette.
Spesso si consigliano anche nebulizzazioni con sali di rame, ma è grossomodo come usare una fionda contro ad un carro armato: ammesso che funzioni (e non funziona per infezioni già in atto), le dosi dovrebbero essere parecchio alte e, a quei dosaggi, il rame sarebbe anche parecchio fitotossico per più di qualche specie...

La verità è che, contro le infezioni batteriche, l'unica soluzione realmente sicura è eliminare le piante colpite, incenerendole per evitare eventuali ulteriori contagi.
 

Ronin

Esperto di Orchidee
incenerire le piante malate ma ancora vive? :eek:
Si, senza alcuna esitazione
sia mai, al massimo io le separerei dalle altre
Contento tu...

Prima di dire cose poco sensate, sarebbe il caso che pensassi a questo: in ognuna di quelle foglie infette ci sono svariati miliardi di batteri patogeni, di cui uno solo è sufficiente per scatenare una nuova infezione in un'altra pianta; in più, i batteri possono viaggiare sia sulle mani con cui hai toccato le piante infette (che quindi non andrebbero solo lavate energicamente ed accuratamente, ma anche passate con un disinfettante potente per adeguato tempo), sia sui vestiti (quindi ci vorrebbe un abbigliamento apposta, da togliere e lavare -disinfettandolo- ogni volta si entri in contatto con le piante infette: tutto, anche le scarpe) e sia, da ultimo, anche con l'aria, per cui servirebbe una costante depressione nel luogo in cui si isolano le piante colpite dall'infezione batterica... solo così ci sarebbe la certezza di eliminare la possibilità di reinfezioni continue.
Il tutto mi pare un po' complicato da farsi, dato che si tratta di una coltivazione casalinga; e direi anche poco sensato, dato il numero esiguo di piante... o no?

Io sono dell'idea che è meglio eliminare qualche pianta per sperare di salvare tutte le altre, anche se nella situazione attuale di alexiovix le cose sembrano essere già abbastanza compromesse: infatti non si tratta delle piante colpite in origine (quelle dei taiwanesi: credo proprio che siano quelle la causa dell'infezione e su questo ci sarebbero da fare delle belle considerazioni, ma andremmo anche un bel po' OT), ma di piante già presenti nella collezione, il che rende per me ancora più indispensabile un'azione drastica al fine di evitare di perdere gran parte delle orchidee della collezione.

Poi, ognuno fa quel che crede...
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Domanda per Ronin
(o per chiunque altro sapesse di cosa si tratta)

per queste patologie, ha senso, fare un trattamento preventivo anche non avendo casi di piante malate?
se si quale?

ovviamente sempre a livello casalingo!
 

Ronin

Esperto di Orchidee
il trattamento preventivo in pratica è l'unico che si possa fare, in quanto i curativi... sono vietati sulle piante (ed il metodo, che pur conosco, non me lo tirerete fuori: sorry, ma beccarmi una denuncia per aver consigliato pratiche non consentite proprio non mi va).
L'uso dei sali di rame ha, comunque, diverse controindicazioni, ad esempio è molto fitotossico su alcune pleurotallidine e credo anche su altre piante, oltre a colorare le vegetazioni in maniera davvero antiestetica; inoltre, per essere davvero efficace, le dosi dovrebbero essere abbastanza alte, il che aumenta i rischi di fitotossicità sulle piante.
Ci sarebbero poi altre sostanze che potrebbero aiutare in via preventiva, ma il fosetil alluminio (es. Aliette), talvolta indicato come di possibile impiego nella prevenzioni delle batteriosi è praticamente acqua fresca; un'altra sostanza probabilmente più efficace, l'acibenzolar-s-methyl (Bion 50 WG) è, oltre che molto costoso, di difficile impiego tecnico e, a quel che ho capito, contro i batteri patogeni delle piante se non è utilizzato in maniera tecnicamente corretta (cioè al verificarsi delle condizioni favorevoli all'infezione batterica o meglio ancora, prima) è anch'esso ben poco utile.
 

G.altamurano

Florello Senior
ma prendendo la pianta per incenerirla faresti sicuramente cadere dei batteri, quindi non credo che alla fine cambi molto bruciarla con isolarla
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ma prendendo la pianta per incenerirla faresti sicuramente cadere dei batteri, quindi non credo che alla fine cambi molto bruciarla con isolarla

beh cambia molto invece
- prelevarla per bruciarla è una singola operazione, mentre continuare ad accudirla non farebbe altro che favorire più e più volte la distribuzione dell'agente infettante
- per eliminarla puoi anche prendere uno straccio, coprirla e spostarla così evitando spargimenti inutili ..

comunque.. casa tua piante tue :D scelte tue

visto come finiscono SEMPRE questi attacchi, non credo ci sia nulla da salvare quando la pianta viene infettata



@ Ronin ---

quindi... un trattamento periodico con qualcosa di utile è impraticabile a livello casalingo..
 
Ultima modifica:

Ronin

Esperto di Orchidee
@ Ronin ---

quindi... un trattamento periodico con qualcosa di utile è impraticabile a livello casalingo..
nei fatti no, anche se molto si può fare a livello di prevenzione: acquisto di piante sane (i taiwanesi non sempre sono affidabili sulle batteriosi per via di tecniche agricole errate del passato) e anche, se non soprattutto, un ambiente di coltivazione sano che sfavorisca l'insediamento di questi patogeni; e, in ogni caso, per quanto siano distruttive non si tratta di infezioni particolarmente frequenti (paphiopedilum a parte, ma questa è un'altra storia... e altri batteri).

beh, so che la pianta è destinata a morire, ma non riuscirei mai a bruciarla, la lascerei marcire al massimo
per risponderti quoto le parole di Spulky
comunque.. casa tua piante tue :D scelte tue
 
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