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Il meraviglioso mondo delle api

ironbee

Guru Giardinauta
Sui dettagli genetici non saprei dire, ma ti confermo che il fuco nasce da uova non fecondate.
Infatti può capitare che quando in un alveare manca la regina e non sono disponibili uova appena deposte con cui allevarne una nuova, alcune api operaie, dette appunto fucaiole, in un estremo tentativo di salvare la colonia, si mettano a deporre delle uova che però, non essendo fecondate, danno origine solo a fuchi.
 

Figliadellaluna

Giardinauta
non avrei mai messo in dubbio quanto da te detto!
solo che effettivamente avendo studiato la genetica umana, per me queste sono cose stranissime, ma la natura è spesso strana!
dunque ho cercato un pò in internet, e in effetti ho scoperto che il fuco è aploide (cioè ha un solo assetto cromosomico, per cui corrisponde ai nostri gameti: spermatozoo o cellula uovo umani), mentre l'ape regina è diploide, per cui ha i cromosomi in doppia copia (come ce li abbiamo noi)!
ti riporto il sito da cui ho preso queste informazioni: http://www.mielidautore.it/alveare-morfologia.htm
prova a dare un'occhiata, anche per vedere se è valido come sito (io, da ignorante, non posso dirlo!)
 

Federica

Master Florello
Credo che il fuco abbia l'intero numero di cromosoni, solo che nascendo da uovo non fecondato la sua evoluzione procede secondo un altro schema......vado per logica...ma non ne so niente!!!

Ironbee, grazie molto interessante.......continua il racconto......
 

ironbee

Guru Giardinauta
Se dall'uovo non fecondato nasce il fuco, da quello fecondato può nascere l'ape operaia, che impiega 21 giorni per passare da uovo a insetto perfetto, è sterile, vive circa 1 mese e mezzo nel periodo di massima attività, mentre sopravvive fino alla primavera se nasce in autunno.
Ma può anche nascere un'ape regina, dopo 16 giorni dalla deposizione dell'uovo: la regina vive teoricamente anche 4-5 anni, depone (così scrivono sui libri, io non li ho mai contati :D) anche 800.000 uova nell'arco della vita, con punte di 1.500-2.000 uova al giorno in primavera.
La scelta di allevare un'ape regina è fatta dalla stessa colonia in base alla necessità di sostituire quella esistente, o di averne una in caso di morte improvvisa della stessa, o di suddividere la famiglia in 2 o più parti attraverso il fenomeno della sciamatura.
Si tratta di una scelta successiva alla deposizione, perchè se la larva viene nutrita con polline e miele nasce un'operaia, mentre se viene nutrita con pappa reale (che quindi è praticamente una pozione magica :eek: ) nasce una regina.
 

ironbee

Guru Giardinauta
non avrei mai messo in dubbio quanto da te detto!
L'avevo capito, mi sono solo espresso male nella risposta :martello:
dunque ho cercato un pò in internet, e in effetti ho scoperto che il fuco è aploide (cioè ha un solo assetto cromosomico, per cui corrisponde ai nostri gameti: spermatozoo o cellula uovo umani), mentre l'ape regina è diploide, per cui ha i cromosomi in doppia copia (come ce li abbiamo noi)!
ti riporto il sito da cui ho preso queste informazioni: http://www.mielidautore.it/alveare-morfologia.htm
prova a dare un'occhiata, anche per vedere se è valido come sito (io, da ignorante, non posso dirlo!)
Bel sito, molto dettagliato (troppo per un hobbista)!
 

ironbee

Guru Giardinauta
esistono ancora api allo stato selvatico? Io non ho mai visto un alveare di api in natura.
Se lo vedi però segnalamelo :Saluto: (o meglio segnalalo a un apicoltore nelle vicinanze che lo recupera).
Quando sciamano se nessuno riesce a recuperarle, fondano una nuova colonia in un'intercapedine di un muro, in un cavo di un albero o dove pensano si possa costruire dei favi. Purtroppo sono animali delicati, hanno un parassita, la varroa, di cui non riescono a liberarsi senza l'aiuto dell'apicoltore e quindi sono destinate a non sopravvivere.
 

Vagabonda

Florello Senior
allora ce l'ho sopra la testa! Ci sono delle api dentro una fessura nel muro, sono però molto marroni, ma sono api. Solo che però il muro sta crollando, ogni tanto trovo dei pezzi di cemento sul terrazzo, verranno a fare qualcosa per ripararlo, come faranno con l'alveare? Io pensavo che ci fossero alveari appesi, come si vede nei cartoni animati
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ringrazio per tutti i complimenti, le reputazioni e le amicizie che ho ricevuto, siete troppo gentili! :ros:
I complimenti bisogna farli a questo capolavoro della Natura, che io ho la possibilità di vedere da vicino, ma che chi non abita in un'area urbana potrebbe anch'egli ammirare, con un impegno penso minore a quello di un cane (anche perchè durante le ferie si possono tranquillamente lasciare a casa!).
 

ironbee

Guru Giardinauta
La domanda più frequente che ricevo da chi scopre la mia passione è: come fai a far andare le api sull'acacia (o sul castagno, ecc) per avere il miele di acacia (o di castagno)?
La risposta è molto semplice: se nelle vicinanze dell'alveare c'è la presenza in quantità significativa di una fioritura che, per quantità e qualità del nettare e per accessibilità del fiore, è particolarmente gradita alle api, mettendo i favi vuoti a inizio fioritura e prelevandoli a fine fioritura, si ha una buona probabilità che la maggioranza di quel miele sia stato fatto con quella fioritura.
Naturalmente non sarà monofloreale al 100%.
E' interessante notare che il singolo volo di un'ape è strettamente monofloreale, nel senso che se inizia a bottinare p.es. su un fiore di tarassaco continuerà a visitare solo fiori di tarassaco, anche se sul suo percorso trova altri tipi di fiori.
Tornata all'alveare depositerà la sua gocciolina di nettare in una celletta che contiene già nettare di quel fiore: quindi la singola celletta è al 100% monofloreale, ma nel favo ci sono tante cellette.
 

Federica

Master Florello
Adesso faccio una domanda da ignorantissima, se non fosse così, non potrei farla....ho notato le api che andavano da un fiore all'altro con dei rigonfiamenti sulle zampette, come fossere dei sacchetti da riempire....ho visto male o è un modo per trasportare qualcosa? Adesso che ho fatto la domanda, posso vegognarmi.....:ros::ros: :lol::Saluto:
 

ironbee

Guru Giardinauta
Questo dettaglio apparentemente piccolo ha una conseguenza di enorme importanza per l'impollinazione e spiega come mai il 90% dell'impollinazione entomofila è eseguita dalle api.
Visitando sempre fiori della stessa specie veicola solo polline della stessa specie.
Periodicamente l'ape si spolvera dal polline trattenuto dalla sua peluria e forma due palline che trasporta agganciate al terzo paio di zampe (si vedono bene nella foto del mio avatar) e che sono poi quelle che si trovano essicate in commercio.
Ovviamente anche queste palline sono monofloreali e sono di un colore specifico per ogni tipo di fiore.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Adesso faccio una domanda da ignorantissima, se non fosse così, non potrei farla....ho notato le api che andavano da un fiore all'altro con dei rigonfiamenti sulle zampette, come fossere dei sacchetti da riempire....ho visto male o è un modo per trasportare qualcosa? Adesso che ho fatto la domanda, posso vegognarmi.....:ros::ros: :lol::Saluto:
Sei telepatica, perchè mentre scrivevi la domanda, stavo scrivendo la risposta!
(perchè dovresti vergognarti a fare una domanda? :confuso:)
 

Federica

Master Florello
Perchè potrebbe essere un cosa così logica e potrei essere l'unica a non aver capito.....:eek::eek::eek:
:lol::lol::lol: risatona........grazie!!!:Saluto::Saluto:

Allora avevo visto bene....meno male...per ora la vista funziona....ahahaha!!!!:lol::lol:

Grazie molto interessante
 
Ultima modifica:

Vagabonda

Florello Senior
altre 2 domande! Quanto miele si ricava da 10 fiori? Ed è possibile ottenere dei mieli particolari, come da rosa, o da orchidea? In genere si trova il millefiori, castagno, tiglio e poco altro mi sembra (non mi piace il miele....).
Poi mio marito, a cui ho parlato di questa discussione, mi ha detto che si ricordava di un suo zio che aveva delle arnie, e si ricorda che il miele estratto era granuloso, non liquido. Io gli ho detto che forse era perchè era freddo, lui invece dice che è perchè andava centrifugato, con una macchina apposta.
 

ironbee

Guru Giardinauta
altre 2 domande! Quanto miele si ricava da 10 fiori? Ed è possibile ottenere dei mieli particolari, come da rosa, o da orchidea? In genere si trova il millefiori, castagno, tiglio e poco altro mi sembra (non mi piace il miele....).
Poi mio marito, a cui ho parlato di questa discussione, mi ha detto che si ricordava di un suo zio che aveva delle arnie, e si ricorda che il miele estratto era granuloso, non liquido. Io gli ho detto che forse era perchè era freddo, lui invece dice che è perchè andava centrifugato, con una macchina apposta.
Comincio con la risposta più facile: il miele viene estratto per centrifugazione, i favi vengono messi nello smielatore, che ha un cestello che gira vorticosamente e "spara" il miele sulle pareti, da cui cola ed esce da un rubinetto. Al momento della smielatura il miele è liquido, più o meno viscoso a seconda della temperatura e della tipologia (l'acacia è più liquida del millefiori). Col tempo tende a cristallizzare, in granuli più o meno grossi e regolari, in tempi più o meno rapidi, ancora in base a temperatura e tipologia.

L'ape ottimizza le sue forze e sceglie il fiore in base alla distanza dall'alveare, alla quantità di nettare, alla sua concentrazione zuccherina, all'accessibilità (alcuni fiori hanno il calice troppo stretto e l'ape non riesce a entrare) e alla disponibilità di polline. I libri di apicoltura riportano delle tabelle con la classifica dei fiori più gettonati. Se i fiori più graditi sono anche presenti in quantità sufficiente e l'apicoltore ha anche interesse a farlo, si può ottenere un miele monofloreale.

Quanto miele produce il singolo fiore non lo so, ma penso pochi milligrammi, anche perchè il nettare ha un elevato contenuto di acqua e quindi deve essere concentrato per trasformarsi in miele.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Tutti sanno che le cellette sono esagonali, ma forse non tutti conoscono la forma del fondo delle cellette, che contribuisce notevolmente alla robustezza della struttura.
Il favo ha uno sviluppo verticale, con due facce. Il fondo di ogni celletta è a forma di piramide molto schiacciata e si incastra perfettamente tra i tre fondi contigui della facciata opposta.
Provo a spiegarmi meglio: se avvicinate i polpastrelli di pollice, indice e medio vedrete che si forma un avvallamento in cui può trovare posto il polpastrello di un dito dell'altra mano; se immaginate che le dita coinvolte siano cellette dovreste avere un'idea di come è fatto il favo.
La celletta non è perfettamente orizzontale, ma forma, con quella corrispondente della faccia opposta, una V molto allargata, in modo che il contenuto non si rovesci all'esterno.
 
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