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Il meraviglioso mondo delle api

ironbee

Guru Giardinauta
Approfitto di questo periodo di scarsa attività giardinicola per raccontare alcune curiosità sul meraviglioso mondo delle api.
Premetto un piccolo glossario:
arnia: la casa delle api, formata dal nido, dove principalmente la regina depone le uova, su cui vengono sovrapposti uno o più melari, dove vengono depositate la maggior parte delle scorte di miele, che poi l’apicoltore preleva
famiglia o colonia: l’insieme della regina, delle operaie e dei favi in cui viene allevata la covata, cioè la prole
alveare: l’arnia occupata da una famiglia
apiario: insieme di alveari
 

ironbee

Guru Giardinauta
Inizio con il fuco, cioè il maschio.
Chi ha visto il film Bee movie ricorderà i Fuchi Fichi che partecipavano alla vita della famiglia, visita dei fiori compresa,
Tutta invenzione cinematografica,
Il fuco non fa assolutamente nulla, :cool3: si fa imboccare dalle operaie e, pur essendo un po’ più grande e massiccio di un’operaia, non partecipa nemmeno alla difesa perché non è dotato di pungiglione.
Nel "Codice Da Vinci" Dan Brown, in un capitolo in cui illustra le proprietà del rapporto aureo, importante nell’estetica rinascimentale, afferma che anche in natura ci sono grandezze che sottostanno a questa proporzione e cita proprio il rapporto tra numero di fuchi e numero di operaie.
Simpatica coloritura letteraria, ma totalmente infondata e mal formulata.
Infatti, a differenza delle operaie che sono strettamente legate alla famiglia di origine, i fuchi girovagano di alveare in alveare spostandosi anche di alcuni kilometri alla ricerca di regine da fecondare.
In un alveare si può avere una quantità minima di fuchi se la regina è giovane, mentre il numero aumenta sensibilmente se la regina è vecchia e prossima alla sostituzione o se ci sono delle nuove regine che stanno per nascere. Anche considerando il numero delle nascite di operaie e di fuchi, siamo molto lontani dal rapporto aureo, perché le prime sono decine di migliaia, mentre i secondi sono poche migliaia.
Per i particolari più scabrosi aspetto che i bambini vadano a letto…. :Saluto:
 

Vagabonda

Florello Senior
ti faccio una domanda, qualche giorno fa ero in montagna, neve e gelo, e c'erano degli alveari. Abbiamo trovato tantissime api morte sulla neve, la signora che se ne occupa ci ha detto che sono le api stesse che portano fuori quelle morte, mio marito non ci crede e dice che sono morte di freddo, ingannate dal sole, con una temperatura però di -15°.
Io sono più propensa a pensare che le api non sono stupide e anche se vedono il sole sanno bene che fa freddo.... ma che escono a fare però in inverno?
 
Ultima modifica:

ironbee

Guru Giardinauta
ti faccio una domanda, qualche giorno fa ero in montagna, neve e gelo, e c'erano degli alveari. Abbiamo trovato tantissime api morte sulla neve, la signora che se ne occupa ci ha detto che sono le api stesse che portano fuori quelle morte, mio marito non ci crede e dice che sono morte di freddo, ingannate dal sole, con una temperatura però di 15°.
Io sono più propensa a pensare che le api non sono stupide e anche se vedono il sole sanno bene che fa freddo.... ma che escono a fare però in inverno?
Le api liberano l'arnia dagli eventuali cadaveri lasciandoli cadere dal predellino antistante l'ingresso.
D'inverno in presenza di temperature miti, le api escono sia per il volo di purificazione (nell'arnia non ci sono i bagni!) sia per visitare alcune fioriture invernali: sono poche ma alcune piante fioriscono in inverno (p.es. il nespolo giapponese e il calicanto e più avanti il nocciolo).
Se c'è la neve imprudentemente vi si posano sopra e spesso finiscono per rimanervici :cry: (tuo marito ha ragione).
Può capitare anche che il sole venga coperto improvvisamente dalle nuvole e l'abbassamento della temperatura le sorprenda lontano dall'alveare.
Se non è passato molto tempo da quando sono uscite probabilmente sono ancora vive, se le prendi in mano e gli aliti sopra le vedresti risvegliarsi, solo che poi non sapresti a che alveare riportarle e comunque non avrebbe senso salvare 2 o 3 api.
 

LucaXY

Master Florello
Grazie iron........ e che ne dici della "propoli"?
Vedo che ti piacciono molto questi insetti, daltronde non facciamo confusione e confonderle con le vespe! :eek:k07:
 

Vagabonda

Florello Senior
era MENO15°, non 15 come avevo scritto. Le api erano un tutt'uno con la neve ghiacciata, stavano lì da un po'. Poverine però..... quindi tutto sommato avevano ragione entrambi, signora e marito?
 

Tippy

Giardinauta Senior
Qualche mese fa lessi su focus che le api sono davvero intelligenti e che sono altresì utili alla medicina..pare che siano in grado di riconoscere una persona affetta da tumore..in pratica spiegavano che l' ape entrava in una sorta di ampolla, un vaso, dentro cui la persona visitata doveva "soffiare" lentamente..in base al comportamento dell' ape, l' avvicinarsi od allontanarsi, il medico poteva capire se la persona era effettivamente malata o no..ne sai qualcosa ironbee?
 

ironbee

Guru Giardinauta
era MENO15°, non 15 come avevo scritto. Le api erano un tutt'uno con la neve ghiacciata, stavano lì da un po'. Poverine però..... quindi tutto sommato avevano ragione entrambi, signora e marito?
Probabilmente nei giorni precedenti c'era stata una bella giornata, loro erano uscite, si erano posate sulla neve e sono rimaste lì.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Qualche mese fa lessi su focus che le api sono davvero intelligenti e che sono altresì utili alla medicina..pare che siano in grado di riconoscere una persona affetta da tumore..in pratica spiegavano che l' ape entrava in una sorta di ampolla, un vaso, dentro cui la persona visitata doveva "soffiare" lentamente..in base al comportamento dell' ape, l' avvicinarsi od allontanarsi, il medico poteva capire se la persona era effettivamente malata o no..ne sai qualcosa ironbee?
No, questa non l'ho mai sentita :astonished: .
 

ironbee

Guru Giardinauta
Avevo lasciato in sospeso l'attività del fuco :ciglione: , che è quella della fecondazione, ma anche in questo campo si dimostra quasi superfluo.
Il suo attrezzo è a forma di uncino e quindi, una volta entrato, non esce più: la regina glielo strappa, lui muore, ma curiosamente l’attrezzo rimane funzionante e feconderà tutte le uova che la regina deporrà nei 2-3 anni (e teoricamente anche 4 o 5) della sua vita.
I fuchi nascono da uova non fecondate, quindi possiedono solo i cromosomi della madre.
Nell’albero genealogico di un’ape, a differenza di tutti gli animali più comuni, manca il nonno paterno.
Da un punto di vista genetico è come se l’accoppiamento avvenisse tra la nuora e la suocera.
A fine stagione, dalle mie parti grosso modo a fine agosto, la presenza dei fuchi diventa inutile, perché in autunno non nascono più regine: le operaie li scacciano e quindi muoiono di fame.
Quindi i fuchi migliori muoiono nell’accoppiamento, gli altri se la spassano per qualche mese, ma poi fanno una brutta fine: la Natura ha destinato ai fuchi una vita poco invidiabile!
 

ironbee

Guru Giardinauta
........ e che ne dici della "propoli"?
Chi ha visto le televisioni in bianco e nero si ricorderà del mastice che si usava per fissare i vetri alle finestre; si comprava dal ferramenta (non c'erano ancora i brico center) ed era un materiale marrone, appiccicoso, malleabile se fresco ma che poi diventava molto duro.
Il propoli (o la propoli? credo sia più corretto al maschile ma va bene anche al femminile) assomiglia moltissimo al mastice.
Non potendolo comprare dal ferramenta lo producono loro, principalmente con cera e resine vegetali. Con esso tappano tutte le fessure dove non riescono a passare e mummificano i corpi estranei troppo grandi per essere spostati fuori dall'alveare.
In tutto l'alveare è presente questa sostanza appiccicosissima con cui ostacolano il lavoro dell'apicoltore, che vorrebbe avere tutti i componenti facilmente spostabili e maneggiabili, mentre loro cercano di bloccare tutto.
Lo stesso "soffitto" dell'arnia viene semplicemente appoggiato sulle pareti laterali, ma loro in brevissimo tempo lo sigillano tanto che nella visita successiva per toglierlo occorre fare forza con un'apposita leva.
Il propoli viene raccolto perchè è un antibiotico naturale con cui si può preparare una soluzione disinfettante, ma qui entriamo nel campo della medicina...
 

Figliadellaluna

Giardinauta
grazie per questo thread!interessantissimo!

è interessante lo stravolgimento delle leggi genetiche a cui siamo abituati: penso che Mendel sarebbe impazzito sapendo queste cose! la cosa più strana per me (e che non riesco a spiegarmi) è che dalle uova non fecondate nascano i fuchi! uno si aspetterebbe che dai soli cromosomi materni possa nascere solo una femmina (in realtà si potrebbe pensare a quella che in natura negli esseri unicellulari si chiama mitosi: per cui la nascita di un essere assolutamente identico alla madre): nell'essere umano ad esempio la donna ha cromosomi XX, per cui da ovuli non fecondati potrebbero nascere solo donne (ipoteticamente parlando ovviamente!), perchè il cromosoma Y è portato solo dall'uomo. Nelle api questo si stravolge, per cui immagino che l'assetto cromosomico sia completamente diverso, sia in sè, sia nella combinazione al momento della produzione di uova. In che modo è diverso? nel senso, per come conosco io la genetica, le uova sono il frutto della combinazione tra cromosomi materni e paterni, in questo caso già concepisco poco la nascita di un individuo da un uovo non fecondato, quindi, sempre facendo riferimento alla genetica che conosco, che dovrebbe avere un corredo cromosomico a metà (tutti i gameti hanno metà del corredo cromosomico dell'individuo che li ha prodotti): è così anche nelle api?il fuco ha metà corredo cromosomico? sono assolutamente confusa (e meravigliata ancora una volta dalla natura!)
 
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