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Video Giardinaggio.it Orto / Frutteto

LucaXY

Master Florello
Ciao a tutti i cari utenti;

ho notato che il sito di Giardinaggio.it possiede un elevato numero di video riguardanti l'orto e il frutteto (ma non solo). Ne ho messi alcuni nella discussione sull'imbianchimento e le tecniche stagionali ma ritengo più idoneo dedicare loro un intero post.

Mi sembrano fatti molto bene e sono molto chiari, ve li propongo qui così sarà più comodo per chi legge, e magari un altro modo per farli notare. :rolleyes:

Direi di incominciare con dei video coerenti con la stagione; successivamente con gli altri.

Buona visione! :eek:k07:



Iniziamo con la preparazione dell'orto al freddo!

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La maggior parte degli ortaggi si sviluppa durante la primavera, alcuni però, come cavoli o cipolle, si sviluppano al meglio anche durante l’inverno. Verso la fine dell’estate la maggior parte delle piante da orto tende a disseccare, per mantenere un orto sano è bene in autunno estirpare tutte le piante morenti o già secche, e lavorare il terreno dove venivano coltivate, aggiungendo del concime organico, dell’humus o del concime granulare a lenta cessione. Nel terreno ricco e ben lavorato poniamo a dimora le verdure che non temono il freddo, scegliendo le parti del nostro orto meglio soleggiate, o possibilmente riparate dal vento e dal freddo. Oltre a coltivare piante all’aperto durante i mesi freddi possiamo preparare piccole serre a tunnel, dove seminare insalata o piante aromatiche da utilizzare fresche per tutto l’anno; procediamo scegliendo un appezzamento di dimensioni contenute, con un lato non più largo di 100-120 cm; lavoriamo a fondo il terreno ed arricchiamolo con del concime; poniamo quindi a dimora le sementi o le piccole piante che abbiamo deciso di coltivare. Quindi posizioniamo sull’appezzamento di terreno degli archetti in metallo, a distanza di circa 75-100 cm l’uno dall’altro; in questo modo otterremo un lungo tunnel che potremo coprire con del film plastico, o meglio con dell’agritessuto, che ci permetteranno di coltivare le nostre piante in un clima protetto dal gelo più intenso.
 

LucaXY

Master Florello
Trapianto delle verdure invernali

:)

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Dopo aver ripulito il terreno dell’orto dai residui delle coltivazioni estive arricchiamolo con del concime organico, mescolandolo al terreno con l’utilizzo di un forcone. Se desideriamo che l’orto sia ben ordinato e le verdure si sviluppino ben distanziate muniamoci di un lungo filo, un paio di paletti e di un righello. Piantiamo i paletti alle estremità dell’appezzamento e tendiamo il filo tra di essi: in questo modo avremo un preciso riferimento su dove interrare le piccole piante da noi scelte; broccoli, cavolfiori, finocchi vanno posizionati in file precise, distanziando ogni piccola pianta di circa 25-30 cm, in modo che in seguito possano svilupparsi liberamente. Anche cipolle e porri possono essere interrati con lo stesso metodo, ma possiamo disporli in maniera più fitta, ogni 10-20 cm; anche le file possono essere meno distanziate tra loro, perchè questi ortaggi occupano poco spazio. Le cipolle ed i porri possono essere coltivati anche direttamente da seme; in questo caso si prepara il terreno, lo si rastrella bene e quindi si seminano le verdure scelte a spaglio: ovvero prendendo una manciata di sementi e spandendole sul terreno con un gesto semicircolare. Per meglio seminare le verdure è possibile mescolare la semente a della sabbia chiara o a della segatura: in questo modo vedremo chiaramente le aree già seminate e quelle invece ancora prive di sementi. Se il terreno del nostro orto è molto compatto e vogliamo coltivarci cipolle e porri, che hanno uno sviluppo sotterraneo, ricordiamo di lavorare il terreno aggiungendo una buona quantità di sabbia; in questo modo otterremo un terreno più soffice, dove le verdure si svilupperanno senza fatica.
 

LucaXY

Master Florello
Proteggere le primizie dell'orto

:rolleyes:

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Nei mesi di gennaio e febbraio è possibile cominciare a preparare l’orto per le semine precoci. Gli appezzamenti di nuova semina vanno però protetti dal gelo, per permettere un corretto sviluppo alle sementi. Il modo più semplice, spesso utilizzato sugli appezzamenti di insalata da foglia, consiste nel coprire l’intero appezzamento con dell’agritessuto, di spessore variabile a seconda del clima più o meno rigido; dopo aver preparato il terreno e seminato l’insalata prescelta si annaffia il terreno, se necessario, quindi lo si copre interamento con dell’agritessuto, che va fissato alle estremità dell’appezzamento, utilizzando dei cavallotti in filo metallico, o anche dei ciotoli, in modo che il telo non venga spostato dal vento o dagli animali; è sempre consigliabile evitare di tendere eccessivamente il telo, lo si lascia invece morbido, in modo che le foglie sviluppandosi lo possano alzare senza incontrare resistenze. Se desideriamo coltivare ortaggi con sviluppo maggiore possiamo invece preparare appositi tunnel, che andranno a coprire gli appezzamenti; in questo caso è consigliabile preparare degli appezzamenti non eccessivamente profondi, in modo da non dover fare tunnel troppo grandi. In questo caso si procede preparando con del tondino metallico, o con appositi tubi flessibili disponibili in commercio, degli archi, con diametro pari a quello del nostro appezzamento più 10-15 cm, e alti all’incirca la metà o poco più; tali archi andranno assicurati lungo l’appezzamento già seminato ed annaffiato, distanziati di 50-70 cm. All’esterno di tali archi assicureremo dell’agritessuto o del film plastico; in questo caso il materiale scelto deve essere appositamente tagliato di larghezza simile ala lunghezza esterna dell’arco, e lungo almeno 2-3 metri più dell’appezzamento: in questo modo una volta coperto il terreno seminato avremo lasceremo abbastanza materiale alle due estremità per chiudere le entrate all’aria.
 

LucaXY

Master Florello
Coltivare gli agrumi

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Le piante di agrumi appartengono quasi tutti al genere citrus, si tratta di arbusti o piccoli alberi sempreverdi, originari dell’Asia. In linea generale si tratta di piante di facile coltivazione e di crescita abbastanza lenta. Sono originari di zone con clima mite, e inverni poco freddi; è quindi importante posizionare le piante di agrumi in luogo ben soleggiato e riparato dal freddo intenso e dal vento; nelle regioni settentrionali queste piante si coltivano in vasi capienti, in modo da poterli spostare al riparo dal gelo durante l’inverno. Possono comunque sopportare brevi periodi di freddo, anche se non amano le gelate intense e prolungate; è anche possibile semplicemente coprire la chioma con agritessuto durante l’inverno, ma in questo caso è comunque importante posizionare le piante in luogo riparato dal vento ed esposto a sud. Si pongono a dimora in un buon terreno sciolto, ben drenato e ricco di materia organica; conviene mescolare alla terra da giardino del concime organico ben maturo, della sabbia e del terriccio universale soffice e leggero; evitiamo i terreni eccessivamente pesanti, umidi e argillosi. La richiesta idrica degli agrumi è abbastanza intensa; da marzo a ottobre annaffiamo con regolarità, evitando però di mantenere il terreno eccessivamente bagnato, piuttosto annaffiamo molto frequentemente, ma attendendo sempre che il terreno asciughi bene tra un’annaffiatura e l’altra. Soprattutto durante i mesi più caldi e siccitosi, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso e di piccole dimensioni, possiamo intervenire innalzando l’umidità ambientale con vaporizzazioni di acqua demineralizzata. Anche durante l’inverno evitiamo che il terreno asciughi completamente per periodi di tempo prolungati, soprattutto se il clima è mite. Le annaffiature e l’umidità ambientale sono particolarmente importanti quando le piante stanno preparando i frutti, quindi ricordiamo una maggiore regolarità nelle forniture di acqua nelle settimane successive alla fioritura. Gli agrumi necessitano i concimazioni regolari, si consiglia l’utilizzo di concime organico ben maturo, o di concime granulare a lenta cessione, possibilmente specifico per agrumi, da spargere nel terreno attorno al fusto, a fine estate ed a fine inverno. Si utilizza come concime anche il lupino secco triturato, molto utile poiché fornisce il giusto apporto di Sali minerali molto lentamente nel tempo.
 

LucaXY

Master Florello
Coltivare l'insalata

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L’insalata è una delle verdure più coltivate nell’orto, grazie alla semplicità con cui possiamo ottenere tenere foglie, che raccoglieremo sempre fresche di giorno in giorno. Distinguiamo due tipi di insalata, quella da taglio e quella da cespo. Dopo aver preparato l’appezzamento di terreno in cui coltivare l’insalata, lavorandolo a fondo ed arricchendolo con dello stallatico, andiamo ad inumidire lo strato superficiale, annaffiando abbondantemente. Quindi procediamo alla semina. L’insalata da taglio si semina a spaglio, quindi si spargono le sementi su tutto l’appezzamento, avendo cura di non ammucchiarle e di spargerle in maniera uniforme. Possiamo seminare un solo tipo di insalata, oppure miscelare foglie diverse, aggiungendo alla comune lattuga anche delle piante aromatiche, come dragoncello o rucola; in questo modo creeremo gustose misticanze. Dopo aver sparso le sementi premiamole leggermente con l’aiuto della vanga, per fare in modo che i semi aderiscano al terreno; quindi manteniamo il terreno umido fino a completa germinazione; quando le foglie sono alte almeno 4-7 cm potremo consumarle tagliandole alla base. Per un raccolto continuo e sempre fresco possiamo seminare piccoli appezzamenti a scalare, a distanza di circa 12-15 giorni tra una semina e l’altra. Le insalate da cespo invece vengono seminate in filari, distanti circa 25-35 cm gli uni dagli altri; anche questi semi vanno mantenuti umidi fino a germinazione; una volta germogliate le piantine è bene diradarle, in modo da mantenere solo le più robuste. Raccoglieremo l’insalata quando avrà prodotto dei cespi rigonfi. In commercio sono disponibili anche delle giovani piantine di insalata da cespo; queste piante vengono poste subito a dimora, distanziandole di circa 25-35 cm, e vengono raccolte solo quando il cespo è ben sviluppato. Anche nel caso delle insalate da cespo possiamo praticare semine o trapianti a scalare, in modo che i vari cespi siano pronti per il raccolto in un arco di tempo più ampio.
 

LucaXY

Master Florello
IMP: potatura alberi da frutto

Anche se è un po' presto, è sempre meglio informarsi! :)

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Verso la fine dell’inverno è consigliabile procedere alla potatura degli alberi da frutto; questa operazione viene effettuata in maniera più vigorosa sugli esemplari giovani, di cui si cercherà anche di conformare lo sviluppo, mentre sugli esemplari già vecchi si esegue solo una pulizia della chioma e sfoltimento dei rami più fitti. Prima di tutto è necessario asportare tutti i rami deboli, particolarmente sottili, rovinati dalle intemperie o dalle malattie; allo stesso tempo cerchiamo di sfoltire le zone della chioma più fitte, con rami intrecciati o in numero eccessivo. Poiché in primavera queste piante matureranno dei frutti che vorremo anche raccogliere, è consigliabile cercare di conformare la chioma dei fruttiferi di dimensioni contenute in modo che lo sviluppo si compatto e di facile raggiungimento; quindi cerchiamo di asportare parte delle ramificazioni che si sviluppano eccessivamente verso l’alto, in modo da mantenere la gran parte dei frutti sui rami più accessibili. Per mantenere la pianta ben equilibrata pratichiamo anche delle potature di accorciamento sui rami più allungati o eccessivamente sviluppati; andiamo anche ad intervenire sulle ramificazioni più esterne, rimuovendo o accorciando i rami secondari che tendono ad uno sviluppo eccessivo, in modo da dare alla chioma una forma simmetrica e ben bilanciata.

POTATURA DI UN ALBERO

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Lo sviluppo degli alberi ad alto fusto avviene in natura in modo armonico e piacevole; con il passare degli anni sviluppano chiome tondeggianti, ben folte ed equilibrate. Quando coltiviamo un albero ad alto fusto in un grande parco o giardino le nostre potature possono limitarsi a ripulire la chioma da quei rami e rametti che nel corso dei mesi vengono rovinati, dalle intemperie o dalle malattie. Quando invece un albero ad alto fusto viene coltivato in un piccolo giardino le potature potrebbero essere eseguite anche per contenerne la crescita, o per asportare quei rami che più si avvicinano all’abitazione o ombreggiano luoghi del giardino che preferiremmo più soleggiati. Ricordiamo che la potatura, in generale, causa nelle piante una risposta abbastanza rapida: nell’arco di alcuni mesi la pianta tende a ripristinare il fogliame e il legno che abbiamo asportato potandola. Quindi a drastiche potature segue rapidamente uno sviluppo ampio e rigoglioso. Per questo motivo evitiamo di potare in modo eccessivo gli alberi presenti nel giardino, altrimenti ogni anno dovremo intervenire in maniera sempre maggiore. Le potature si effettuano di preferenza quando le piante sono in riposo vegetativo, ovvero in autunno o a fine inverno; si procede cercando di asportare i piccoli rami che crescono eccessivamente intricati, stentati, o incrociati all’interno della chioma; potando questi rami permetteremo all’aria ed ai raggi solari di penetrare all’interno della chioma, garantendo uno sviluppo più equilibrato della pianta e favorendo lo sviluppo di vegetazione sana. I tagli devono essere effettuati utilizzando strumenti affilati e disinfettati, per evitare di veicolare attraverso il tagli patologie fungine o virali all’intera pianta; si pota avendo cura di praticare il taglio il più vicino possibile ad un germoglio, possibilmente rivolto verso l’esterno della chioma. I tagli di rami più grandi vanno effettuati solo quando strettamente necessario. Se la superficie del taglio è molto ampia ricordiamo di ricoprirla con del mastice per potature, che preserverà il taglio da muffe e marciumi.
 

LucaXY

Master Florello
Preparare un terreno per la semina

:flower::flower::flower:

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Prima di porre a dimora le sementi del prato è bene preparare il terreno, in modo che le giovani piantine possano svilupparsi al meglio e crescere rapidamente. E’ fondamentale che il terreno sia soffice, ricco e ben permeabile; prima di lavorarlo estirpiamo eventuali erbacce o il prato precedente, con l’aiuto di una zappa o di un rastrello. Quindi spargiamo sul terreno del concime organico, che oltre ad arricchire il terreno ne migliora l’impasto; se il terreno è molto compatto ed argilloso addizioniamolo anche di sabbia e torba mescolate assieme. Quindi procediamo lavorando a fondo il terreno e rivoltandolo, con l’aiuto di una vanga o di un motocoltivatore; in questo modo uno strato di almeno 35-40 cm sarà soffice e ricco, adatto ad accogliere i semi. Dopo averlo lavorato, con un rastrello livelliamo la superficie, evitando di produrre dossi o affossamenti, dove ristagnerebbe l’acqua, portando con sé i semi appena posati. Quindi procediamo alla semina; scegliamo sementi di ottima qualità, nella miscela più adatta al luogo in cui desideriamo porre a dimora il tappeto erboso; per meglio spargere i semi possiamo mescolarli con della sabbia, in questo modo vedremo meglio dove i semi andranno a cadere sul terreno. Per 30-40 metri quadrati di terreno necessiteremo di circa un kilo e mezzo di semente. Una volta sparsi i semi passiamo la superficie con un rullo, che andrà a porre i semi stessi perfettamente a contatto con il terreno. Quindi annaffiamo in modo da inumidire il terreno per una profondità di circa 15-20 cm; ricordiamo che l’acqua deve essere fornita al prato con mezzi adatti, in modo che non si creino ruscellamenti sulla superficie del terreno, che andrebbero a spostare i semi: utilizziamo quindi un getto molto vaporizzato.


COLTIVARE IL CILIEGIO

Lo metto lo stesso perchè è frequentissimo...

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Le piante di ciliegia sono di facile coltivazione, abbastanza rustiche e vigorose, non temono le gelate, anche intense. Si pongono a dimora in luogo ben soleggiato, poiché l’assenza di luce solare diretta causa spesso la mancanza di fiori; per alcune varietà è conveniente porre a dimora vicine alcune piante, in modo che l’impollinazione incrociata dei fiori garantisca una buona fruttificazione. Gli esemplari adulti di ciliegio non necessitano di annaffiature, mentre i giovani alberi, da poco posti a dimora, necessitano di annaffiature sporadiche, che forniscano almeno un paio di secchi d’acqua durante le giornate calde e siccitose dell’estate. Temono fortemente il ristagno idrico, quindi poniamo a dimora i ciliegi in terreno fresco e molto ben drenato, evitando di annaffiarli in modo eccessivo. Le potature si praticano generalmente solo nei primi anni di sviluppo della pianta, in modo da dare alla chioma una forma ampia e ben arieggiata; gli esemplari adulti non vengono potati, se non in caso di rami rotti op rovinati dal freddo invernale od alle intemperie. Per alcune varietà è invece importante rimuovere periodicamente i polloni basali, che tendono a svilupparsi rapidamente, a scapito della pianta principale e dei frutti. Le concimazioni vengono fatte in autunno ed a fine inverno, fornendo dello stallatico ben maturo, da spargere ai piedi del fusto, oppure del concime granulare a lenta cessione, ricco in azoto.





Per ora è tutto, ci aggiorneremo poi con altri video! :Saluto:
 

LucaXY

Master Florello
Aggiungo qualcosa d'altro...

L'ULIVO

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L’olivo è un albero sempreverde di medie dimensioni, molto adatto ad essere coltivato come pianta ornamentale; la crescita contenuta e molto lenta lo rende ideale anche per i giardini di dimensioni medie o piccole. Produce un apparato radicale ben sviluppato, quindi è consigliabile coltivarlo in piena terra, anche se gli esemplari giovani possono essere allevati in vaso. L’ulivo si pone a dimora in posizione ben soleggiata, evitiamo l’ombra che potrebbe causare una crescita stentata dell’albero e favorire lo sviluppo di parassiti e malattie. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma sicuramente lo sviluppo migliore si ha in terreni molto sciolti e molto ben drenati. Prima di porre a dimora un ulivo lavoriamo a fondo il terreno, mescolandovi pietra pomice o lapillo, che aumentano il passaggio dell’acqua nel terreno, aerandolo; aggiungiamo anche al substrato del concime organico ben maturo, che apporterà i minerali necessari alla pianta nell’arco dei mesi. Gli ulivi non temono la siccità, e possono svilupparsi senza problemi anche nei luoghi aridi; quando poniamo a dimora un nuovo esemplare è però necessario favorirne una buona radicazione, quindi procediamo annaffiando la pianta in abbondanza al momento dell’impianto, e ripetiamo le annaffiature ogni 15-20 giorni, soprattutto se il clima è molto caldo e siccitoso; dal secondo anno dall’impianto in poi le annaffiature verrano apportate solo agli esemplari molto giovani, mentre gli esemplari adulti in genere si accontentano dell’acqua fornita dalle precipitazioni. La potatura degli ulivi coltivati a scopo ornamentale avviene semplicemente ripulendo la chioma dalle ramificazione eccessivamente intricate, levando tutti i succhioni laterali, che spesso si sviluppano durante tutto l’arco dell’anno, ed anche conformando la chioma nel modo che più ci aggrada.
 

LucaXY

Master Florello
Le INNAFFIATURE

Ed ecco ancora il video di Giardinaggio.it riferito alle innaffiature nell'orto.

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Quando annaffiamo l’orto utilizziamo una lancia o un irrigatore a pioggia fine e sottile; in questo modo da un lato eviteremo di spostare le sementi da poco sparse sul terreno, evitando così che si raggruppino negli avvallamenti e che le giovani piante si sviluppino in ciuffi separati; e allo stesso tempo inumidiremo in modo uniforme il terreno. Soprattutto durante i mesi caldi o subito dopo la semina le annaffiature devono essere prolungate, in modo che inumidiscano il substrato in profondità e garantiscano un buon tenore di acqua per un periodo prolungato; annaffiature molto superficiali e di lieve entità tendono ad evaporare rapidamente, lasciando semi e radici all’asciutto in un arco di tempo molto ridotto. Nell’annaffiare ricordiamo anche che ciò che dobbiamo bagnare è il terreno e non le piante, soprattutto se si tratta di piante con fogliame ampio; infatti l’umidità che rimane sulle foglie spesso può causare lo svilupparsi di malattie fungine, quali l’odio, molto dannose per le piante dell’orto. In caso di piantagioni ampie di piante a largo fogliame quali pomodori o zucchine possiamo anche praticare nell’appezzamento dei piccoli a avvallamenti vicino alle piante; quando annaffiamo riempiamo questi avvallamenti, evitando così di bagnare il fogliame. Evitiamo anche di annaffiare durante le ore più calde della giornata; in genere è consigliabile preferire le prime ore del mattino: in questo modo l’umidità tenderà ad evaporare più lentamente, garantendo la presenza dell’acqua nel terreno per un lungo periodo di tempo.
 
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