ormai incuriosita ho provato a cercare anch'io in rete e in effetti i pareri che si leggono sono proprio contrastanti.
ma il buon senso a me sinceramente dice che quanto segue (vedi sotto) è ciò che ha più senso e mi torna anche il fatto che sia in linea con quanto i miei vet han sempre fatto, dato che li so attenti e sempre in aggiornamento.
se hai fiducia del vet da cui le hai portate finora, chiedi cmq ovviamente anche il suo parere sulla questione e poi vedi se quanto ti dice ti pare sensato. se ti restano dubbi prova a sentirne altri..
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La sterilizzazione chirurgica
.GATTO
La sterilizzazione della femmina
La sterilizzazione è un intervento chirurgico che si effettua di routine nelle gatte perché permette di evitare le gravidanze e i problemi legati al calore, come i miagolii continui, ma anche perché ha importanti effetti positivi sulla salute. La sterilizzazione, infatti, previene le malattie dell’utero (piometra) e, se effettuata in giovane età (prima della pubertà), anche i tumori mammari. La sterilizzazione viene infatti eseguita preferibilmente a 5- 6 mesi di età, prima che la gatta abbia il primo calore; in questo modo si ottiene una riduzione di incidenza di tumori della mammella del 91%. Nelle gatte sterilizzate entro i 12 mesi di età, la riduzione dei tumori mammari è del 86%. Se la sterilizzazione viene effettuata tra uno e due anni di età, la riduzione del rischio è solo del 11%. Dopo i due anni di età la sterilizzazione può sempre essere effettuata, ma non ha più l’effetto protettivo sulla comparsa del tumore mammario. La gravidanza, peraltro, non ha alcun effetto protettivo sulla comparsa di questa patologia, non diminuisce cioè le probabilità della sua comparsa. Far fare una gravidanza alla gatta, prima di sterilizzarla, non è quindi di alcun vantaggio per la sua salute (la espone anzi a possibili rischi).
La sterilizzazione può essere effettuata in due modi: asportando l’utero e le ovaie (ovarioisterectomia), o asportando solo le ovaie (ovariectomia); in entrambi i casi la gatta non avrà più calori e non potrà restare gravida. Poiché la comparsa dei calori, lo sviluppo di tumori mammari e i problemi di comportamento dipendono dall’attività delle ovaie, i due tipi di intervento sono altrettanto efficaci. Di solito è preferibile togliere anche l’utero nelle gatte più anziane, in quelle che hanno ricevuto trattamenti ormonali anticoncezionali e, ovviamente, in quelle in cui sono presenti patologie a carico dell’utero, o che al momento della sterilizzazione sono già gravide. Nel caso di gatte giovani e sane è sufficiente asportare le ovaie, il che rende l’intervento più semplice e rapido e con minori complicazioni.
La gatta, contrariamente alla cagna, può essere sterilizzata anche quando è in calore, il che porta alla cessazione immediata delle manifestazioni dell’estro (miagolii, attrazione dei maschi). Anche le gatte gravide possono essere sterilizzate, il che rappresenta un metodo efficace di interruzione della gravidanza, ma più la gravidanza è avanzata più l’intervento è lungo e complicato, dal momento che i vasi sanguigni dell’utero e delle ovaie sono molto più grandi durante le ultime fasi della gravidanza.
Se la gatta ha partorito di recente e la si vuole sterilizzare, idealmente è meglio aspettare che i gattini siano svezzati, in modo che le ghiandole mammarie siano ridotte di volume e non interferiscano con la chirurgia. Poiché però la gatta può tornare in calore durante l’allattamento, non sempre è possibile aspettare.
Contrariamente alle dicerie popolari, la sterilizzazione non altera affatto la personalità della gatta: la gatta sterilizzata avrà esattamente la stessa personalità di quando non è in calore, vale a dire di quando l’attività delle sue ovaie è a riposo e non ci sono ormoni estrogeni in circolo; non è vero che le gatte sterilizzate diventano pigre e ottuse. Poiché in genere la sterilizzazione coincide con il raggiungimento del completo sviluppo fisico, i fabbisogni alimentari diventano inferiori e può essere necessario limitare la quantità di cibo che si lascia a disposizione della gatta per prevenire problemi di obesità.
L’intervento di legatura delle tube è controindicato: non elimina i comportamenti indesiderati legati al calore, non protegge dalla comparsa dei tumori mammari, espone la gatta al rischio di patologie dell’utero (in particolare la piometra) e di infezioni virali contratte con l’accoppiamento.