Giusto per fare il bastian contrario io la pianta la lascerei esattamente dov'è.
I sassi che si vedono sono, in apparenza, solo sulla superficie come abbellimento e certo danno non fanno, mentre il vaso appare riempito con corteccia.
Il fatto di tener d'occhio le radici nei vasi trasparenti è solo un fatto di moda, in un passato molto recente questi vasi non esistevano e le orchidee si riusciva a farle campare e fiorire ugualmente.
Il vaso in coccio con il muschio presenta alcuni vantaggi svantaggi:
vantaggi: è risaputo che il coccio traspiri molto più della plastica quindi lo scambio osmotico di umidità dovrebbe essere migliore, inotre lo spessore dello stesso fa si che una volta bagnato il vaso ci voglia più tempo per la sua asciugatura, quindi meno bagnature più dilazionate nel tempo.
Magari è meglio preferire frequenti nebulizzazioni e minori bagnature.
svantaggi: in caso di rinvaso 9 su 10 il vaso andrà rotto e si dovrà fare maggior attenzione alle radici che saranno saldamente adese allo stesso.
Altro svantaggio con il vaso in coccio è il deposito dei sali non assorbiti derivati dalle concimazioni, che vengono trattenuti dalla superficie porosa del vaso, c'è quindi una tendenza al loro accumulo che va controllata dilavando il bark più soventemente.
Una regola da non dimenticare mai....qualunque sia il substrato, il contenitore o il metodo di coltivazione se funziona, la pianta fiorisce regolarmente, vegeta bene ed appare in salute vuol dire che avete trovato il giusto equilibrio tra la pianta, l'ambiente e il metodo con cui la coltivate...mai cambiare, in questo caso, il sistema usato per seguire degli "standard".
Ciao
premetto, non sono un'esperta, però mi chiedevo... la tua amica da quanto tempo
ha questa piantina? e quando ha fatto sti rinvasi, tipo ce l'ha da 3 anni ed è stata travasata da 2
oppure è tutto un discorso di 2 mesi
Nel sottovaso metto argilla espansa?Grazie Simo....
un'ultima considerazione sui vantaggi credo che l'abbinamento vaso di coccio e sottovaso con argilla espansa umida contribuiscano ad ottenere un microclima attorno alla pianta quasi perfetto...considerazione personale ovviamente.
Ciao
Io sono uno dei fautori dei vasi trasparenti, proprio per le motivazioni elencate da Primo.
Da principiante quale sono trovo non poche difficoltà a capire se devo innaffiare o meno.
Ovviamente capisco il discorso di Massimo, infatti a parte le phal ibride quando sono andato a MPC difficilmente si vedevano vasi trasparenti, quindi di sicuro nei vasi non trasparenti vivono tranquillamente senza problemi.
Per quanto riguarda il sottovaso con l'argilla credetemi non sapete cosa darei per sapere chi è stato il primo a mettere in giro questa storia.
Io sono uno di quelli che ha eseguito alcune misurazioni e ancora a volte ci ritento, ma l'igrometro mi dice sempre la stessa cosa ovvero che l'umidità relativa con il sottovaso e l'argilla non si muove manco di un punto.
Ho detto anche la mia
Ovviamente ognuno è conscio delle sue esperienze ed io il sottovaso riempito in argilla lo usavo di un certo diametro (es 5 piante in un sottovaso da 60 cm di diametro) e posso garantire che la differenza si vedeva non solo nella salute della pianta ma anche nella minore frequenza delle bagnature visto che l'umidità attorno alla pianta (igrometro alla mano) non scendeva mai al di sotto del 65%.
Ho quasi sempre usato vasi non trasparenti per la coltivazione delle mie orchidee, anche da principiante, senza problemi e ci sono due semplici metodi per vedere se la pianta necessita di annaffiature:
quella del peso: vaso leggero=annaffiare e vaso pesante= non annaffiare;
metodo del dito: nel dubbio si infila il dito nel substrato e si "sente" se lo stesso è abbastanza umido e ci si regola di conseguenza (è il metodo migliore visto che il tatto a mio avviso è il miglior indicatore) .
Inoltre è risaputo che è più facile far morire una pianta per marciume che per disidratazione, quindi se si è nel dubbio aspettare un giorno in più ad annaffiare non significa far morire la pianta, ovviamente in generale poi nello specifico ogni pianta ha le sue esigenze.
Non per vantarmi, ma con oltre 100 piante all'attivo, quasi tutte botaniche, un lustro di coltivazione, niente serra e pochissimi morti alle spalle credo di aver maturato una certa esperienza.
Badate comunque non mi reputo assolutamente un esperto e il mio approccio alle piante e spesso quello del principiante, visto che una nuova pianta che entra a far parte della collezione è sempre una pianta che non si conosce e con la quale mi piace partire praticamente da zero per meglio capire le sue esigenze e caratteristiche.
Ciao
Scrivere la mia opinione in questo post mi interessa proprio perchè come credo tu sia d'accordo, è solo confrontando le nostre esperienze che si cresce.