il conte verde
Maestro Giardinauta
Tempo addietro ho trovato in un viottolo un frammento di pomice alto poco più di 15 cm, leggerissimo. Portatolo a casa ho tagliato un’estremità con una semplice sega da legno, in modo da ottenere una superficie d’appoggio piana che rendesse abbastanza stabile il frammento messo in verticale. Con una sgorbia ho praticato un foro laterale quasi sulla sommità e approfondendo ho scavato una cavità che potesse contenere le radici e un po’ di terra, allargando tutto intorno. Lavoretto molto semplice che ha richiesto solo pochi minuti perché la pomice è un materiale molto tenero. Come pianta di prova ho utilizzato una talea radicata di Ulmus parvifolia, che avevo cominciato ad allevare come mame in un vaso di due centimetri di lato, rinunciando però presto a questo progetto per le continue annaffiature richieste. La pietra adesso è semplicemente poggiata su un piattino di plastica nera. Quello che mi sembra interessante della pomice rispetto ad altre rocce è che rende facilissima l’annaffiatura, infatti quando è necessario bagnare mi basta versare acqua nel piattino e la pomice l’assorbe in pochissimo tempo.
Lo sviluppo della piantina dal 2009 a oggi:
2009
2010
2011
2012
Lo sviluppo della piantina dal 2009 a oggi:
2009
2010
2011
2012