Brunobruno
Bannato
Semantica e scienze
La semantica è l’uso (corretto) delle parole.
Ora io vedo talvolta l’uso inesatto della parola scienza.
Premetto che le scienze sono di due tipi: esatte e sperimentali.
Le scienza esatte (governate dalla matematica) esprimono il concetto più chiaro nel teorema: premessa (esistente)→ipotesi→dimostrazione→condizione necessaria e sufficiente→tesi.
Nelle scienze sperimentali (il giardinaggio è una, ma così sono le scienze naturali, la medicina, ecc.) la dimostrazione viene sostituita dall’ esperienza, ovvero dalla statistica, composta da grandi numeri.
Ora parlare di scienza o di scientifico nelle esperienze che qui vengono esposte mi sembra un po’ troppo ambizioso.
D’altronde, se leggiamo testi che parlano della floricultura troviamo spesso opinioni e dati discordanti; eppure chi li ha scritti può certamente vantare una lunga esperienza. Supportata evidentemente da dati personali e non da un supporto statistico valido (legge dei grandi numeri)che ha delle precise regole matematiche.
È difficile anche appoggiarsi – se non per puro riferimento logico – alle condizioni di vita di una data pianta in natura, innanzitutto perché tali condizioni non sono riproducibili in coltura ed inoltre perché, persino in natura le condizioni variano da habitat ad habitat.
Quindi cerchiamo di usre parole appropriate come “si riferisce, esperienze fatte, molti professionisti, ecc, ma evitiamo di usare una semantica incorretta.
Gaspy
La semantica è l’uso (corretto) delle parole.
Ora io vedo talvolta l’uso inesatto della parola scienza.
Premetto che le scienze sono di due tipi: esatte e sperimentali.
Le scienza esatte (governate dalla matematica) esprimono il concetto più chiaro nel teorema: premessa (esistente)→ipotesi→dimostrazione→condizione necessaria e sufficiente→tesi.
Nelle scienze sperimentali (il giardinaggio è una, ma così sono le scienze naturali, la medicina, ecc.) la dimostrazione viene sostituita dall’ esperienza, ovvero dalla statistica, composta da grandi numeri.
Ora parlare di scienza o di scientifico nelle esperienze che qui vengono esposte mi sembra un po’ troppo ambizioso.
D’altronde, se leggiamo testi che parlano della floricultura troviamo spesso opinioni e dati discordanti; eppure chi li ha scritti può certamente vantare una lunga esperienza. Supportata evidentemente da dati personali e non da un supporto statistico valido (legge dei grandi numeri)che ha delle precise regole matematiche.
È difficile anche appoggiarsi – se non per puro riferimento logico – alle condizioni di vita di una data pianta in natura, innanzitutto perché tali condizioni non sono riproducibili in coltura ed inoltre perché, persino in natura le condizioni variano da habitat ad habitat.
Quindi cerchiamo di usre parole appropriate come “si riferisce, esperienze fatte, molti professionisti, ecc, ma evitiamo di usare una semantica incorretta.
Gaspy