sherwood
Giardinauta Senior
Un paio di anni fa, parlando con alcuni amici appassionati di fruttifere tropicali, abbiamo pensato di mettere a frutto le modeste conoscenze che nel tempo abbiamo acquisito facendo esperienza ciascuno con i propri tentativi di coltivazione. Chi come me sui balconi, chi invece piu' fortunato, in terreni piu' o meno grandi in condizioni ambientali certamente piu' favorevoli rispetto alle mie. Insomma, dopo tanti esperimenti e tanta teoria, abbiamo deciso di passare ai fatti.
Dopo accurate ricerche su climi e microclimi della nostra penisola, ci e' capitata un'occasione in una zona che quasi sicuramente e' fra le piu' miti e quindi favorevoli non solo d'Italia ma direi di tutta l'Europa mediterranea : un terreno di circa 7.000 mq a sud di Reggio Calabria. Oltre alla estrema mitezza del clima, la bellezza del paesaggio ci hanno tolto ogni dubbio, qui, abbiamo pensato, sorgera' il nostro frutteto tropicale.
proprio di fronte all'Etna affacciato sullo Stretto...
In breve tempo, o per meglio dire, dopo aver acquistato le piante, recintato il terreno, predisposte le strutture per le barriere frangivento, abbiamo scavato le buche e le abbiamo preparate per accogliere le piante. Era la fine di aprile 2022, giusto qualche mese fa...
all'inizio dell'estate, abbiamo poi predisposto un primo impianto di irrigazione su piu' linee, che per quanto non si sia poi rivelato propriamente adeguato, e' riuscito in qualche modo a far fronte all'estate piu' siccitosa e calda di sempre.
Le varie specie che abbiamo piantumato hanno reagito al clima torrido ciascuna a modo suo : gli Avocado e le Annone hanno arrestato la loro crescita nei mesi di giugno e luglio e solo recentemente hanno ripreso a germogliare. Le Guave si sono quasi defogliate e i Black Sapote hanno continuato a crescere ma molto molto lentamente, anche loro pero' con l'approssimarsi della stagione piu' fresca, sembrerebbero trovarsi piu' a loro agio. Tutti i Manghi invece e di tutte le specie, hanno dimostrato di gradire moltissimo il clima anche nei momenti di maggior calore.
Visto il risultato di questi primi mesi di sperimentazione, abbiamo pensato di dedicare questo terreno alla coltivazione prevalentemente di Manghi, mantenendo, anzi incrementando nel prossimo futuro le varieta', che essendo diverse fra loro sia come sapore, forma dei frutti e periodo di maturazione ci permetterebbero di avere un periodo di produzione decisamente piu' lungo (direi da agosto a tutto dicembre) e di godere in questi mesi di sapori diversi ma sempre assolutamente di una qualita' eccezionale.
Per quanto riguarda invece le altre tipologie di frutti, stiamo cercando altri terreni, magari di dimensioni ridotte con diverse esposizioni sia alla luce del sole che ai venti dominanti in quella regione, per effettuare una sperimentazione che possa permettere di trovare la migliore condizione ambientale per ciascuna pianta. Ad esempio abbiamo verificato che l'Avocado necessita, soprattutto allo stadio giovanile, di un certo ombreggiamento e di una discreta quantita' di acqua; la Guava al momento della piantumazione mal sopporta il vento e ha bisogno nei mesi piu' caldi di una costante umidita' nel terreno, che naturalmente dovra' essere molto drenante e ricco di sostanza organica. La Papaya non sopporta la pioggia fredda invernale soprattutto se unita al vento e questo in linea di massima vale anche per il Black Sapote. Insomma per sintetizzare vorremmo creare una serie di piccoli appezzamenti nei quali sperimentare la coltivazione di un gran numero di specie di piante tropicali da frutto. Ci siamo accorti che le potenzialita' climatiche ed ambientali del nostro sud, possono permettere coltivazioni alternative alle solite di agrumi, per la produzione di frutti di una qualita' di assoluta eccellenza. Ho personalmente assaggiato manghi della varieta' Glenn, Kensington pride o Kent con un sapore che assolutamente non ha nulla a che spartire non solo con quelli del supermercato ma addirittura con quelli che si possono gustare nei luoghi nei quali da sempre si coltivano questi frutti. E la stessa cosa vale anche per molte varieta' di Avocado e di altri frutti esotici.
Naturalmente per tutti quelli che saranno interessati, aggiornero' la situazione dell'attuale frutteto e di tutti gli altri che riusciremo a realizzare.
Dopo accurate ricerche su climi e microclimi della nostra penisola, ci e' capitata un'occasione in una zona che quasi sicuramente e' fra le piu' miti e quindi favorevoli non solo d'Italia ma direi di tutta l'Europa mediterranea : un terreno di circa 7.000 mq a sud di Reggio Calabria. Oltre alla estrema mitezza del clima, la bellezza del paesaggio ci hanno tolto ogni dubbio, qui, abbiamo pensato, sorgera' il nostro frutteto tropicale.
proprio di fronte all'Etna affacciato sullo Stretto...
In breve tempo, o per meglio dire, dopo aver acquistato le piante, recintato il terreno, predisposte le strutture per le barriere frangivento, abbiamo scavato le buche e le abbiamo preparate per accogliere le piante. Era la fine di aprile 2022, giusto qualche mese fa...
all'inizio dell'estate, abbiamo poi predisposto un primo impianto di irrigazione su piu' linee, che per quanto non si sia poi rivelato propriamente adeguato, e' riuscito in qualche modo a far fronte all'estate piu' siccitosa e calda di sempre.
Le varie specie che abbiamo piantumato hanno reagito al clima torrido ciascuna a modo suo : gli Avocado e le Annone hanno arrestato la loro crescita nei mesi di giugno e luglio e solo recentemente hanno ripreso a germogliare. Le Guave si sono quasi defogliate e i Black Sapote hanno continuato a crescere ma molto molto lentamente, anche loro pero' con l'approssimarsi della stagione piu' fresca, sembrerebbero trovarsi piu' a loro agio. Tutti i Manghi invece e di tutte le specie, hanno dimostrato di gradire moltissimo il clima anche nei momenti di maggior calore.
Visto il risultato di questi primi mesi di sperimentazione, abbiamo pensato di dedicare questo terreno alla coltivazione prevalentemente di Manghi, mantenendo, anzi incrementando nel prossimo futuro le varieta', che essendo diverse fra loro sia come sapore, forma dei frutti e periodo di maturazione ci permetterebbero di avere un periodo di produzione decisamente piu' lungo (direi da agosto a tutto dicembre) e di godere in questi mesi di sapori diversi ma sempre assolutamente di una qualita' eccezionale.
Per quanto riguarda invece le altre tipologie di frutti, stiamo cercando altri terreni, magari di dimensioni ridotte con diverse esposizioni sia alla luce del sole che ai venti dominanti in quella regione, per effettuare una sperimentazione che possa permettere di trovare la migliore condizione ambientale per ciascuna pianta. Ad esempio abbiamo verificato che l'Avocado necessita, soprattutto allo stadio giovanile, di un certo ombreggiamento e di una discreta quantita' di acqua; la Guava al momento della piantumazione mal sopporta il vento e ha bisogno nei mesi piu' caldi di una costante umidita' nel terreno, che naturalmente dovra' essere molto drenante e ricco di sostanza organica. La Papaya non sopporta la pioggia fredda invernale soprattutto se unita al vento e questo in linea di massima vale anche per il Black Sapote. Insomma per sintetizzare vorremmo creare una serie di piccoli appezzamenti nei quali sperimentare la coltivazione di un gran numero di specie di piante tropicali da frutto. Ci siamo accorti che le potenzialita' climatiche ed ambientali del nostro sud, possono permettere coltivazioni alternative alle solite di agrumi, per la produzione di frutti di una qualita' di assoluta eccellenza. Ho personalmente assaggiato manghi della varieta' Glenn, Kensington pride o Kent con un sapore che assolutamente non ha nulla a che spartire non solo con quelli del supermercato ma addirittura con quelli che si possono gustare nei luoghi nei quali da sempre si coltivano questi frutti. E la stessa cosa vale anche per molte varieta' di Avocado e di altri frutti esotici.
Naturalmente per tutti quelli che saranno interessati, aggiornero' la situazione dell'attuale frutteto e di tutti gli altri che riusciremo a realizzare.