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Un progetto tropicale

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
Anche io alcuni mai sentiti. Il BAEL non mi attira neanche a vederlo.
Comunque mi chiedevo se non avete preso in considerazione anche il Finger Lime.
 

sherwood

Giardinauta Senior
Mi chiedo che gusto, cosa mi ricorda che non l'ho mai assaggiato.
Anche io alcuni mai sentiti. Il BAEL non mi attira neanche a vederlo.
Comunque mi chiedevo se non avete preso in considerazione anche il Finger Lime.

Il Bael e' un frutto molto complesso : per aprirlo bisogna usare un martello, il guscio e' durissimo, paragonabile a quello della noce di cocco solo un po' meno spesso. Per mangiarlo bisogna mescolare la parte mielosa a quella piu' pastosa, in modo da ottenere una specie di crema da mangiare col cucchiaino. Il sapore e' dolce agrumato ma senza nessuna nota acida, forse un sentore di resina ma molto leggero. Buono comunque, di una gradevolezza molto particolare.
Per quanto riguarda il finger lime abbiamo deciso di non mettere agrumi nel nostro frutteto
 

fauno

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, da alcuni anni mi diletto con le tropicali ed inevitabilmente sono divenuto uno dei compagni d'avventura di sherwood. Tra le tante specie comprese nel progetto tropicale, vorrei segnalarne una sicuramente molto interessante e direi sconosciuta, il Black Sapote. Già la pianta in se è di straordinaria bellezza ed il frutto, un cachi tropicale, presenta una polpa molto particolare, del tutto simile ad un budino al cioccolato.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao a tutti, da alcuni anni mi diletto con le tropicali ed inevitabilmente sono divenuto uno dei compagni d'avventura di sherwood. Tra le tante specie comprese nel progetto tropicale, vorrei segnalarne una sicuramente molto interessante e direi sconosciuta, il Black Sapote. Già la pianta in se è di straordinaria bellezza ed il frutto, un cachi tropicale, presenta una polpa molto particolare, del tutto simile ad un budino al cioccolato.
Si ne ho sentito parlare qualche volta
 

Stefano De C.

Florello Senior
Comunque, qualche decennio fa si diceva l'avocado è quello che più di tutti si sarebbe meglio adattato ai climi mediterranei, forse soffre troppo la siccità estiva delle regioni meridionali
 

sherwood

Giardinauta Senior
Comunque, qualche decennio fa si diceva l'avocado è quello che più di tutti si sarebbe meglio adattato ai climi mediterranei, forse soffre troppo la siccità estiva delle regioni meridionali
L'avocado, come molti altri frutti tropicali (ma non solo tropicali), trae particolare giovamento dal clima del nostro sud, ma necessita di una regolare irrigazione per crescere e dare frutti. Nella sua fase giovanile e' anche sensibile al vento ed alle esposizioni troppo soleggiate, e di conseguenza anche alle temperature particolarmente elevate, diciamo oltre i 32/34 gradi. Per questa ragione bisogna fare attenzione alla scelta del terreno ed alla sua esposizione se si vogliono ottenere piante che non facciano fatica ad entrare in produzione
 
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