aron56
Giardinauta Senior
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I trucchi sessuali delle orchidee
Gli insetti prima attirati e poi delusi abbreviano le soste durante l'impollinazione.
Non sono solo le più belle, ma anche le più imbroglione nel regno delle piante. Capaci di incredibili bugie e inganni, con false promesse di nutrimento, ma anche di sesso facile per gli insetti impollinatori che ronzano intorno a loro. E invece nulla di ciò che promettono mantengono. Molte orchidee attraggono gli insetti con le loro lusinghe e i dolci profumi ma poi non offrono una goccia di nettare. Altre imitano alla perfezione, sia nell'aspetto che negli ormoni, le femmine di api, bombi e mosche, richiamando i maschi delle rispettive specie che tentano accoppiamenti impossibili con i fiori e che alla fine, frustrati, si devono arrendere.
Visitatori
Da più di un secolo gli scienziati stanno domandandosi il perché di un comportamento così poco gentile e accogliente delle orchidee proprio nei confronti di coloro che alla fine, trasferendo il polline, garantiscono a questi fiori di perpetuare la loro specie. Ma ora sembrano essere giunti a una spiegazione convincente: queste orchidee trattano così male gli insetti visitatori proprio perché vogliono che se ne vadano via presto. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori sudafricani e svedesi. Se ci mettiamo dal punto di vista delle orchidee una volta che gli insetti le hanno visitate impregnandosi di polline l'ideale é che volino via subito per fecondare con quel polline altre piante.
Mosche
Se api e mosche stessero lì a gironzolare intorno ai fiori della stessa pianta la impollinerebbero con il suo stesso polline e determinerebbero la produzione di semi inadatti a garantire una progenie sana, così come avviene per la consanguineità tra gli animali. Gli stratagemmi di queste orchidee sono così raffinati che trassero in inganno lo stesso Charles Darwin: " Non era possibile immaginare che gli insetti non avessero qualche ricompensa" dice Steven D.Johnson, biologo dell'Università di KwaZulu-Natal in Sudafrica e uno degli autori della ricerca - per cui Darwin pensò che da qualche parte il nettare nel fiore dovesse pur esserci, anche se non era stato trovato, ma si sbagliò completamente. I ricercatori hanno studiato l'Anacamptis morio, un' orchidea che fiorisce in centinaia di esemplari in primavera-estate sull'isola di Oland, a sudest della Svezia. La specie viene impollinata dai bombi.
Nettare
Per confrontare il comportamento degli insetti hanno aggiunto artificialmente il nettare ad alcune orchidee, osservando che su quest'ultime i bombi indugiavano il doppio del tempo e visitavano il doppio dei fiori della stessa pianta rispetto a quelle presenti in natura. La conclusione alla quale sono giunti i ricercatori é che questo corrisponda al quadruplo di fiori impollinati con il proprio polline, che non va quindi a buon fine perché produrrà semi deboli.
Massimo Spampani
fonte Corriere della Sera del 18 aprile 2004
:Saluto:Nora
I trucchi sessuali delle orchidee
Gli insetti prima attirati e poi delusi abbreviano le soste durante l'impollinazione.
Non sono solo le più belle, ma anche le più imbroglione nel regno delle piante. Capaci di incredibili bugie e inganni, con false promesse di nutrimento, ma anche di sesso facile per gli insetti impollinatori che ronzano intorno a loro. E invece nulla di ciò che promettono mantengono. Molte orchidee attraggono gli insetti con le loro lusinghe e i dolci profumi ma poi non offrono una goccia di nettare. Altre imitano alla perfezione, sia nell'aspetto che negli ormoni, le femmine di api, bombi e mosche, richiamando i maschi delle rispettive specie che tentano accoppiamenti impossibili con i fiori e che alla fine, frustrati, si devono arrendere.
Visitatori
Da più di un secolo gli scienziati stanno domandandosi il perché di un comportamento così poco gentile e accogliente delle orchidee proprio nei confronti di coloro che alla fine, trasferendo il polline, garantiscono a questi fiori di perpetuare la loro specie. Ma ora sembrano essere giunti a una spiegazione convincente: queste orchidee trattano così male gli insetti visitatori proprio perché vogliono che se ne vadano via presto. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori sudafricani e svedesi. Se ci mettiamo dal punto di vista delle orchidee una volta che gli insetti le hanno visitate impregnandosi di polline l'ideale é che volino via subito per fecondare con quel polline altre piante.
Mosche
Se api e mosche stessero lì a gironzolare intorno ai fiori della stessa pianta la impollinerebbero con il suo stesso polline e determinerebbero la produzione di semi inadatti a garantire una progenie sana, così come avviene per la consanguineità tra gli animali. Gli stratagemmi di queste orchidee sono così raffinati che trassero in inganno lo stesso Charles Darwin: " Non era possibile immaginare che gli insetti non avessero qualche ricompensa" dice Steven D.Johnson, biologo dell'Università di KwaZulu-Natal in Sudafrica e uno degli autori della ricerca - per cui Darwin pensò che da qualche parte il nettare nel fiore dovesse pur esserci, anche se non era stato trovato, ma si sbagliò completamente. I ricercatori hanno studiato l'Anacamptis morio, un' orchidea che fiorisce in centinaia di esemplari in primavera-estate sull'isola di Oland, a sudest della Svezia. La specie viene impollinata dai bombi.
Nettare
Per confrontare il comportamento degli insetti hanno aggiunto artificialmente il nettare ad alcune orchidee, osservando che su quest'ultime i bombi indugiavano il doppio del tempo e visitavano il doppio dei fiori della stessa pianta rispetto a quelle presenti in natura. La conclusione alla quale sono giunti i ricercatori é che questo corrisponda al quadruplo di fiori impollinati con il proprio polline, che non va quindi a buon fine perché produrrà semi deboli.
Massimo Spampani
fonte Corriere della Sera del 18 aprile 2004
:Saluto:Nora