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Un fiore "snobbato"

R

RINO

Guest
Quardate quant'è bello questo splendido fiore di Cicorium intybus, la cicoria dei campi in sostanza !,lo avevo messo circa 2 anni fa ed ora mi ha regalato questo, un regalo del quale io mi sono completamente appagato
rino37.jpg

Non lo trovate bello?
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
E non solo :eek: è splendido, tanto che ho salvato, ho "ritagliato" e messo come sfondo ;)
 
V

Veon_Itil

Guest
Nella riconversione del mio giardino a orto botanico/conservatorio di specie indigene, sto importando varie "erbacce" ed è già un paio d'anni che miro alla cicoria, la trovo bellissima. Complimenti Rino per la scelta è una pianta molto bella, elegante e superba, di facile coltura.
Apriamo una discussione sulle piante selvatiche da rivalorizzare?
 
T

TEX

Guest
Sono anche io d'accordo con Veon, si potrebbero recuperare un sacco di erbacce autoctone cadute in disgrazia, a parte questo è veramente bello il fiore , e ti giuro che non ci avrei mai pensato,una domanda: ma quante cavolo di specie floreali hai fino adesso?ogni tanto ne spunta una nuova.....
Ciao
 
R

RINO

Guest
Si non sarebbe una brutta idea , anche io sono alla ricerca di qualche selvatica "dimenticata"
ciao
 
V

Veon_Itil

Guest
Un giardino di sole erbacce (come il mio) ha notevoli vantaggi. Innanzitutto le scarse cure, infatti essendo specie rustiche sono molto resistenti alla siccità e alle malattie, crescono rapidamente formando dei tappeti folti in poco tempo. Prendiamo ad esempio il pisello odoroso che fiorisce e sfiorisce in breve tempo, ben diverso il suo cugino selvatico, sempre in fiore, alttrettanto dicasi per i tarassaci, in fiore già nelle giornate assolate di gennaio, unica nota di colore del giardino invernale. Che dire di convolvolo e malva che sono le uniche cose che resistono a questi caldi.
L'effetto è notevole perchè mentre in natura nascono a caso, nel giardino si può provare a fare composizioni interessanti.
Nell mio giardino, il prato è formato da graminacee e trifoglio con qualche inserto di potentilla e prunella. A gennaio i tarassaci e le pratoline la fanno da padrone, col passare dei mesi il trifoglio inizia la sua grescita vigorosa e pure in questi giorni di arsura non dà problemi. Attulamente sono in via di naturalizzazione achillea, salvia pratensis, pulmonaria, primula veris, consolida. Cercherò a breve di introdurre geranium, erodium, centaurea, chicoria, papaverum. Ginestre ginestrine e lathirus sono già ben assetate, così come il prugnolo con i suoi figlioletti. Il maggiociondolo sta mettendo le radichette e speriamo che stavolta cresca. Il progetto futuro di composizione floreale sarà mettere l'alcea vicino alla malva selvatica. Un connubio di selvatico e importato.
Sto iniziando a leggere il giardino naturale di Robinson, uno dei primi teorici di accostamento tra specie autoctone e esotiche, tra le sue piante preferite vi è la calistegia (convolvolo dai campanuloni bianchi).

Le erbacce sono perlomeno da provare.
 
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