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Un bel buco nel ciliegio

mattia_pd

Aspirante Giardinauta
Sul ciliegio si è formato un vero e proprio cratere, in mezzo alla separazione dal tronco dei due rami primari, ed esatamente in verticale, col buco rivolto verso l'alto, a mò di coppa....
Me ne sono accorto la settimana scorsa, e ho iniziato, con l'aiuto di un mestolo, a svuotare tutta l'acqua che c'era dentro. Per pulire infilavo dentro la mano fino a metà dell'avambraccio. Da dire che la pianta è realtivamente giovane e che, nonostante tutto, non sembra essere gravemente compromessa.
Dopo sono passato alla rimozione della poltiglia organica e infine, servendomi di vari stracci grezzi, ho raschiato con forza sul legno per far sì che rimanesse uno spazio il meno marcio possibile..
Speravo che, visto il prolungarsi di questo autunno mite, un pochino potesse asciugare ancora e infatti 3 giorni dopo... ha nevicato!!
Meno male che avevo isolato bene col sacco che vedete in foto e altra acqua non è entrata, ma direi proprio che di asciugare non se ne parla fino alla prossima primavera

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La domanda è: che faccio?

Disinfetto lo stesso, anche se la situazione è ancora decisamente umida?

E poi? Io pensavo di riempire il buco con del legno, a mo di riempitivo, e poi isolare il tutto con abbondante mastice cicatrizzante... ma decisamente accetto consigli!
Anzi, se no che scrivevo a fare così a lungo?!?! :)

Grazie per l'attenzione in tutti i casi!

m
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
scusa ma secondo te a che servirebbe riempire un buco che hai svuotato dalla segatura? Capisco coprire con un mezzo che possa limitare l'entrata della neve che può ghiacciare e spaccare il tronco, anche la pioggia ma di questa non c'è poi un problema reale.
La carie del legno avanzerà senza tregua ed inutile metterci dentro qualcosa, lascialo stare e conserva la copertura del buco, altro non puoi fare.
 

mattia_pd

Aspirante Giardinauta
Ciao,
mah, il mio è un ragionamento... empirico.. Boh.
Il buco è grosso, e chiuderlo, ben sigillato, mi piacerebbe di più che coprirlo e basta.
Per chiuderlo ho bisogno di un supporto per il mastice, e ho pensato a del legno. Non posso lavorare bene all'interno per scarsa accessibilità, se no raschierei bene l'interno e lì applicherei il mastice. Lasciando solo una copertura l'umidità comunque circola e ho paura che, col caldo, creerei un effetto serra con tutta la vita (indesiderata, in questo caso) che si crea in una serra umida.
Con un "tappo" mi sentirei più tranquillo, sperando che il processo di deterioramento rallenti. L'dea è di rallentarlo, non di impedirlo.
Perchè dici che la pioggia non fa danni?
Dentro è tutto marcio, è un laghetto che per giorni dopo la pioggia non asciuga.. A me i danni sembrano evidenti. Però vorrei sapere la tua!
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
come ti dico le esperienze dendrologiche francesi fanno scuola da decenni, la chiusura del buco con materiali è inutile, al carie procede per i fatti suoi e con le sostanze del legno interno e non si cura della presenza del foro. La camera umida non si forma se fai una copertura non un tappo come pensi tu, l'idea empirica non ha nessun valore perchè il pensiero di tanti che scriono di queste cose, credono che occultare significa risolvere il problema. Il mastice non servirà a nulla, tanto che spesso su queste cavità vengono fissate delle reti zanzariera che limitano l'entrata dell'acqua e lasciano il ricircolo dell'aria.
 

Agrigiardiniere

Aspirante Giardinauta
Non sono sicuro di avere capito bene la situazione ma la domanda che mi viene in mente è la suivant: non puoi fare un foro che consenta di drenare verso il basso l'acqua che eventualmente vi scorre dentro?
Se si, appena fatto, puoi levigare bene le pareti dell'antro e poi trattare con rame e/o mastice.
Considera anche la possibilità di eliminare la branca più piccola e, con tagli mirati su quello che resta, impostare diversamente l'intera pianta.
Se si tratta veramente di carie, goditi la pianta per quello che gli resta da vivere (potrebbe tirare avanti ancora qualche anno)
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
io come sempre non sono d'accordo con questi consigli da macelleria. Prima non ha nessun senso fare un taglio così grande, perchè si aumenta la ferita e per di più che senso ha, se il ramo in questione sta bene? Altra cosa è inutile pensare che con opere da scalpellino si possa fare un favore alla pianta, anzi la si danneggia di più, creando un aumento di area deperibile, il mastice non fa nulla ma se vuoi metterlo fai pure. L'acqua di ristagno fisso non crea nessun danno al legno, la mancanza di aria ne blocca la marcescenza, che invece è favorita dal'effetto bagna-asciuga di un inutile drenaggio.
 

billgates13

Giardinauta Senior
fai fare alla natura tanto ormai la carie c'è.
vi sono piante che convivono tranquillamente con la carie e non succede niente altro.
Ho piante di ciliegio con carie e qui non sono mai intervenuto al contrario dell'ulivo.
Parlo ci ciliegi che hanno dai 32(piantati da me ed innestati...) ai 50 anni esistenti all'acquisto del terreno.
 

mattia_pd

Aspirante Giardinauta
bene bene,
mi sono allontanato dal forum per un pò e vedo che la discussione è proseguita..
brandeggei: " L'acqua di ristagno fisso non crea nessun danno al legno, la mancanza di aria ne blocca la marcescenza, che invece è favorita dal'effetto bagna-asciuga di un inutile drenaggio" questo non lo sapevo proprio e ora lo so, e ti ringrazio (anche se, da buon ignorante, continua a suonarmi strano:)
AgriG e Bill, sì mi godrò la pianta e metterò una di quelle reti tipo zanzariere
Grazie a tutti per le risposte
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
.....
brandeggei: " L'acqua di ristagno fisso non crea nessun danno al legno, la mancanza di aria ne blocca la marcescenza,...." questo non lo sapevo proprio e ora lo so, e ti ringrazio (anche se, da buon ignorante, continua a suonarmi strano:)
AgriG e Bill, sì mi godrò la pianta e metterò una di quelle reti tipo zanzariere
Grazie a tutti per le risposte

Ciao
questo è risultato degli studi ormai assodati dalle scuole francesi, mentre è ovvio che il legno immerso sempre in acqua non marcisce, pensa alle barche di legno... Anche se può centrare ben poco, le analisi dendrologiche su carie aperte hanno dimostrato che la velocità di degradazione è più lenta in buchi sempre pieni di acqua.
 
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