Cara Elleboro,
scusa se ti rispondo con un mese di ritardo ma ho avuto una serie di problemi personali veramente pesante (lo sai vero che non mi sono sposata il 4 settembre??) e sto trascurando il forum da settimane.
Ora, dopo aver finalmente letto il tuo post, vorrei un po' raccontarti l'esperienza dello scavo archeologico. Comincio dall'inizio.
Si parte in genere per luoghi più o meno lontani, con persone che non si conoscono, più raramente invece, come capita a me quando vado a scavare a Modena, si parte con i compagni di corso che magari sono diventati i tuoi amici. Questo non è un particolare secondario perchè quando si vive e lavora insieme, costantemente fianco a fianco l'atmosfera e i rapporti umani sono importantissimi. L'alloggio è di solito molto spartano (ad esempio scuole, case parrocchiali, edifici comunali altrimenti inutilizzabili, etc.); si dorme tutti insieme, maschi e femmine, in genere in camerate e si partecipa alla gestione della casa con turni di cucina ( io ho imparato a cucinare per 30 persone!!!) e pulizia.
Ogni giorno ci si reca al cantiere, verso le 7:30 o le 8:00, e si comincia con le varie attività. Si scava, si ripuliscono gli strati, ci si occupa della documentazione (foto e disegni), si eseguono le misurazioni, si scaricano le carriole per aiutare gli altri che magari stanno lavorando a 2 metri di profondità dentro qualche buca... Insomma ognuno ha un compito. Alcune volte è molto faticoso, la terra è molto pesante, il fango anche di più e se si lavora sotto il sole o in mezzo alle zanzare poi è tremendo... però si fa con tantissima passione. Al ritorno dallo scavo io mi sento sempre distrutta ma molto serena e soddisfatta. La sera e la notte poi ci si va a divertire, perchè anche con 8 ore di lavoro sulle spalle la voglia di ballare e stare fuori non passa. Si arriva anche a dormire solo 2 ore per notte per poi ricominciare la consueta giornata di lavoro il giorno dopo. Ritmi incredibili, lo so. Ma si tratta di esperienze da vivere fino in fondo. Si dorme poi a casa, al ritorno.
Questo è un po' la descrizione di uno scavo universitario, naturalmente nei cantieri di lavoro delle cooperative private, cioè quelli pagati, è tutta un'altra atmosfera, un po' meno simile ad una gita scolastica, com'è ovvio. Resta comunque, anche nelle cooperative, un lavoro gratificante, dal punto di vista intellettuale ma anche da quello fisico, non per tutti ma a me piacciono i lavori di fatica!!
Questa è una sintesi striminzita ma se vuoi sapere altre cose chiedi pure!
Spero la descrizione ti sia piaciuta...
Un bacione
Pat