silurus glanis
Giardinauta
Oggi sono 3 anni che la mia gatta mi ha lasciato.
I miei l'hanno trovata prima che io nascessi, stava per strada in uno scatolone vicino ad un cassonetto. Era minuscola, denutrita e gravemente malata di polmonite. Aveva pochi mesi, era senza vaccini e salvarle la vita è stata un impresa da leoni.
I primi due veterinari da cui sono andati quel giorno erano più propensi a sopprimerla. Poi finalmente hanno trovato Masha, il veterinario più in gamba che abbia mai conosciuto, che l'ha strappata alla morte e l'ha fatta riprendere completamente. La gattina è guarita, ma le è rimasta una congiuntivite cronica non contagiosa e i reni rovinati; proprio per questo era costretta a mangiare solo cibi adatti allo stato dei suoi reni.
La micetta aveva una macchia di pelo nero davanti all'occhio destro simile ad una benda, per questo è stata chiamata "Pirata".
Aveva il pelo lungo, tricolor, col muso normale, un folto collare di pelo e una coda maestosa.
Ha avuto una bella cucciolata e, dopo questo piacere, i miei hanno deciso di sterilizzarla.
Dopo sono nato io, Pirata mi ha accolto come se fossi un suo figlio, standomi sempre vicino, facendomi le fusa e sopportando i miei involontari maltrattamenti (da molto piccolo le tiravo i peli e la coda).
La mattina mia madre si alzava presto per fare i lavori di casa e Pirata rimaneva accanto al box in cui dormivo e, quando mi svegliavo, correva in cucina miagolando ad avvertire mia madre.
Quando venivo sgridato Pirata si agitava e miagolava indignata.
A questo punto posso dire che è stata la gatta a crescere me, e non io a crescere la gatta!
Tutte le estati andavamo in vacanza a Torvajanica al mare e portavamo con noi la micia. Nonostante fosse sempre vissuta in casa quando andavamo al mare lei assumeva un vero e proprio carattere da felino, scacciando tutti i gatti che entravano nel suo territorio (giardino e spiaggia davanti casa) e, una volta, ha perfino attaccato e messo in fuga uno yorkshire che si è avventurato davanti al cancellino sulla spiaggia.
Con me era una gatta buonissima, non mi ha mai graffiato o fatto del male. Quando era infastidita mi dava botte con la sua zampotta soffice e pelosa ma senza tirare mai fuori le unghie che però si prestava a curare gelosamente graffiando il suo tronchetto in balcone senza mai dare fastidio a divani, tende, mobile etc...
Eseguiva spesso la toilette e per questo il suo soffice manto era sempre lustro e profumato.
Una volta, a causa dello scoppio di un petardo in strada, è caduta dal balcone a 13 anni rompendosi una zampina. L'osso si è però perfettamente risaldato in poco tempo e Pirata ha ripreso tutta la sua agilità nei movimenti. La mattina, appena mi svegliavo, veniva sempre a farmi le feste e, di notte, mi si accoccolava addosso.
Era intelligentissima; apriva le porte da sola, faceva cadere le uova per terra affinchè si rompessero per mangiarle, srotolava la cartaigenica con la zampina perchè lo vedeva fare a me e aveva una tonalità di miagolii molto varia a seconda di ciò che voleva comunicare.
Gli piaceva rendere sue tutte le novità, percui si accoccolava sopra ogni nuovo oggetto che entrava in casa, comprese buste della spesa o oggetti scomodi.
Nelle giornate invernali amava mettersi vicino ai termosifoni o sotto la scrivania in corrispondenza del pavimento caldo percorso dai tubi del riscaldamento.
In primavera invece il suo passatempo preferito era mettersi al sole piacevole caratteristico della stagione, sdraiandosi in mezzo alle piante sul balcone della sala. Tutto il pelo che perdeva in quel periodo finiva sui nostri vestiti che spazzolavamo sempre. Nel giro di un mesetto si ritrovava con il pelo molto più corto; l'unica cosa "gonfia" che manteneva era la coda.
Per le giornate estive le avevamo fabbricato un "posatoio" nel balcone in ombra appeso alla ringhiera con quattro tubi di metallo e una rete di plastica cosicche lei potesse stare fresca e ventilata. Le piaceva molto anche quel posto.
Durante le giornate autunnali le ricresceva tutto il pelo perduto e, in quella stagione, amava farsi spazzolare il bel collare di pelo che cresceva a vista d'occhio con l'abbassarsi della temperatura.
Pirata è sempre stata gracile (3,5 chili) ma, all'età di 17 anni, ha incominciato inesorabilmente ad indebolirsi.
Nonostante l'età avanzata, ha iniziato solo allora a dare segni di vecchiaia. I suoi reni hanno pian piano smesso di funzionare e, gli unici rimedi possibili, sarebbero stati il trapianto renale o la dialisi e nessuno dei due è realizzabile su un gatto. Tra l'altro un'operazione della portata di un trapianto avrebbe quasi sicuramente ucciso una micetta di quell'età!
L'unica cosa era aspettare e darle tanto affetto nei suoi ultimi mesi di vita.
Un giorno, a 17 anni e mezzo (per l'appunto 3 anni fa), si è paralizzata e si è spenta nel giro di poco tra le mie braccia.
Anche se sarebbe vietato abbiamo deciso di seppellirla in un prato vicino casa.
Ha avuto una vita lunga e felice ed è per questo che è morta serena, con il musetto rilassato e il cuoricino pieno di gioia.
Allego una sua foto:
Ho scritto questo intervento per poterla ricordare meglio per la gatta meravigliosa che era.
Prima di ora non me la sentivo di prendere un altro micio, ma ora penso di essere pronto ad accogliere un nuovo "amico-felino" in casa subito dopo l'estate a settembre.
k07:
I miei l'hanno trovata prima che io nascessi, stava per strada in uno scatolone vicino ad un cassonetto. Era minuscola, denutrita e gravemente malata di polmonite. Aveva pochi mesi, era senza vaccini e salvarle la vita è stata un impresa da leoni.
I primi due veterinari da cui sono andati quel giorno erano più propensi a sopprimerla. Poi finalmente hanno trovato Masha, il veterinario più in gamba che abbia mai conosciuto, che l'ha strappata alla morte e l'ha fatta riprendere completamente. La gattina è guarita, ma le è rimasta una congiuntivite cronica non contagiosa e i reni rovinati; proprio per questo era costretta a mangiare solo cibi adatti allo stato dei suoi reni.
La micetta aveva una macchia di pelo nero davanti all'occhio destro simile ad una benda, per questo è stata chiamata "Pirata".
Aveva il pelo lungo, tricolor, col muso normale, un folto collare di pelo e una coda maestosa.
Ha avuto una bella cucciolata e, dopo questo piacere, i miei hanno deciso di sterilizzarla.
Dopo sono nato io, Pirata mi ha accolto come se fossi un suo figlio, standomi sempre vicino, facendomi le fusa e sopportando i miei involontari maltrattamenti (da molto piccolo le tiravo i peli e la coda).
La mattina mia madre si alzava presto per fare i lavori di casa e Pirata rimaneva accanto al box in cui dormivo e, quando mi svegliavo, correva in cucina miagolando ad avvertire mia madre.
Quando venivo sgridato Pirata si agitava e miagolava indignata.
A questo punto posso dire che è stata la gatta a crescere me, e non io a crescere la gatta!
Tutte le estati andavamo in vacanza a Torvajanica al mare e portavamo con noi la micia. Nonostante fosse sempre vissuta in casa quando andavamo al mare lei assumeva un vero e proprio carattere da felino, scacciando tutti i gatti che entravano nel suo territorio (giardino e spiaggia davanti casa) e, una volta, ha perfino attaccato e messo in fuga uno yorkshire che si è avventurato davanti al cancellino sulla spiaggia.
Con me era una gatta buonissima, non mi ha mai graffiato o fatto del male. Quando era infastidita mi dava botte con la sua zampotta soffice e pelosa ma senza tirare mai fuori le unghie che però si prestava a curare gelosamente graffiando il suo tronchetto in balcone senza mai dare fastidio a divani, tende, mobile etc...
Eseguiva spesso la toilette e per questo il suo soffice manto era sempre lustro e profumato.
Una volta, a causa dello scoppio di un petardo in strada, è caduta dal balcone a 13 anni rompendosi una zampina. L'osso si è però perfettamente risaldato in poco tempo e Pirata ha ripreso tutta la sua agilità nei movimenti. La mattina, appena mi svegliavo, veniva sempre a farmi le feste e, di notte, mi si accoccolava addosso.
Era intelligentissima; apriva le porte da sola, faceva cadere le uova per terra affinchè si rompessero per mangiarle, srotolava la cartaigenica con la zampina perchè lo vedeva fare a me e aveva una tonalità di miagolii molto varia a seconda di ciò che voleva comunicare.
Gli piaceva rendere sue tutte le novità, percui si accoccolava sopra ogni nuovo oggetto che entrava in casa, comprese buste della spesa o oggetti scomodi.
Nelle giornate invernali amava mettersi vicino ai termosifoni o sotto la scrivania in corrispondenza del pavimento caldo percorso dai tubi del riscaldamento.
In primavera invece il suo passatempo preferito era mettersi al sole piacevole caratteristico della stagione, sdraiandosi in mezzo alle piante sul balcone della sala. Tutto il pelo che perdeva in quel periodo finiva sui nostri vestiti che spazzolavamo sempre. Nel giro di un mesetto si ritrovava con il pelo molto più corto; l'unica cosa "gonfia" che manteneva era la coda.
Per le giornate estive le avevamo fabbricato un "posatoio" nel balcone in ombra appeso alla ringhiera con quattro tubi di metallo e una rete di plastica cosicche lei potesse stare fresca e ventilata. Le piaceva molto anche quel posto.
Durante le giornate autunnali le ricresceva tutto il pelo perduto e, in quella stagione, amava farsi spazzolare il bel collare di pelo che cresceva a vista d'occhio con l'abbassarsi della temperatura.
Pirata è sempre stata gracile (3,5 chili) ma, all'età di 17 anni, ha incominciato inesorabilmente ad indebolirsi.
Nonostante l'età avanzata, ha iniziato solo allora a dare segni di vecchiaia. I suoi reni hanno pian piano smesso di funzionare e, gli unici rimedi possibili, sarebbero stati il trapianto renale o la dialisi e nessuno dei due è realizzabile su un gatto. Tra l'altro un'operazione della portata di un trapianto avrebbe quasi sicuramente ucciso una micetta di quell'età!
L'unica cosa era aspettare e darle tanto affetto nei suoi ultimi mesi di vita.
Un giorno, a 17 anni e mezzo (per l'appunto 3 anni fa), si è paralizzata e si è spenta nel giro di poco tra le mie braccia.
Anche se sarebbe vietato abbiamo deciso di seppellirla in un prato vicino casa.
Ha avuto una vita lunga e felice ed è per questo che è morta serena, con il musetto rilassato e il cuoricino pieno di gioia.
Allego una sua foto:

Ho scritto questo intervento per poterla ricordare meglio per la gatta meravigliosa che era.
Prima di ora non me la sentivo di prendere un altro micio, ma ora penso di essere pronto ad accogliere un nuovo "amico-felino" in casa subito dopo l'estate a settembre.