• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

trattamento siepe Laylandi via radicale

cetty vr

Florello Senior
Devo trattare la siepe di Laylandi con fosetil Alluminio (Aliette) per via radicale.
Fino a quando lo posso fare...le gelate di questi giorni sono un problema?
Grazie mille
Cetty
 

cetty vr

Florello Senior
Tratta quando le piante sono in tiro: adesso non lo assorbirebbero. Qual'è il motivo dell'intervento?
Mi è stato consigliato di trattare in febbraio dal vivaista..a scopo preventivo contro le malattie fungine cui questo cipresso va soggetto...Avendo 119 mq di siepe se si ammala una pianta è un problema...volevo darlo a livello radicale per evitare di spruzzare le piante...ma se hai consigli migliori li accetto volentieri:)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Mah, io ti posso dare una valutazione di tipo fitopatologico se si ha motivo di temere una precisa malattia. In ogni caso non capisco il perché del fosetil a febbraio quando la pianta è in riposo vegetativo e dunque non c'è assorbimento radicale, oltretutto, mi par di intendere, con un unico trattamento (=inutile e sprecato); diverso è intervenire con un anticrittogamico di copertura come si usa sulle drupacee dopo la potatura contro le patologie fungine ricorrenti su queste piante da frutto. Inoltre su cipressi radicati e cresciuti mi è difficile ipotizzare verso quale tipo di patogeno servirebbe il fosetil-Al, il quale generalmente viene impiegato contro oomiceti (es. fitoftore), ma a partire dalla primavera con trattamenti a carattere mensile.
Se si dovessero trattare tutte le piante da giardino sarebbe un bel guaio. Anch'io ho un filare di leylandi tenuto a siepe ma non sono mai intervenuto: il giardiniere me ne ha recentemente potato uno, che ho singolo in un angolo ed è troppo cresciuto, proprio il giorno prima che nevicasse e cominciasse il gelo: se resiste senza residuare danni vuol dire che è una pianta robusta.
 

cetty vr

Florello Senior
Mah, io ti posso dare una valutazione di tipo fitopatologico se si ha motivo di temere una precisa malattia. In ogni caso non capisco il perché del fosetil a febbraio quando la pianta è in riposo vegetativo e dunque non c'è assorbimento radicale, oltretutto, mi par di intendere, con un unico trattamento (=inutile e sprecato); diverso è intervenire con un anticrittogamico di copertura come si usa sulle drupacee dopo la potatura contro le patologie fungine ricorrenti su queste piante da frutto. Inoltre su cipressi radicati e cresciuti mi è difficile ipotizzare verso quale tipo di patogeno servirebbe il fosetil-Al, il quale generalmente viene impiegato contro oomiceti (es. fitoftore), ma a partire dalla primavera con trattamenti a carattere mensile.
Se si dovessero trattare tutte le piante da giardino sarebbe un bel guaio. Anch'io ho un filare di leylandi tenuto a siepe ma non sono mai intervenuto: il giardiniere me ne ha recentemente potato uno, che ho singolo in un angolo ed è troppo cresciuto, proprio il giorno prima che nevicasse e cominciasse il gelo: se resiste senza residuare danni vuol dire che è una pianta robusta.
Il consiglio me lo diede il vivaista per prevenire il cancro del cipresso che dovrebbe essere causato da un fungo, se non sbaglio, inoltre mi consigliava il trattamento radicale nel mese di febbraio, per ovviare a quello fogliare nei mesi successivi. Al vivaista avevo fatto vedere dei segnali di sofferenza della pianta che in alcune parti era rinsecchita.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sul trattamento a febbraio confermo quanto ho già detto.
Sul cancro del cipresso da Seridium cardinale c'è una vasta letteratura scientifica e numerose esperienze di lotta dal momento che ha minacciato seriamente il patrimonio cipressino italiano ("I cipressi che a Bolgheri alti e stretti van da S. Guido in duplice filar...") e ti posso assicurare che non c'è menzione di una cura come quella consigliatati, anzi la lotta chimica non ha mai dato risultati apprezzabili se non in vivaio a titolo preventivo (per finalità curative caso mai può essere usato il thiofanate-metyl): la soluzione per i cipressi toscani è stata cercata e sostanzialmente trovata nella selezione di cloni di cipresso resistenti.
Su cipresso c'è anche un altro agente di canro, Botryiopshaeria sp., con sintomi simili al Seridium ma considerato parassita di secondaria importanza: tuttavia anche in questo caso non è applicabile una lotta chimica.
Ciao
 

cetty vr

Florello Senior
Sul trattamento a febbraio confermo quanto ho già detto.
Sul cancro del cipresso da Seridium cardinale c'è una vasta letteratura scientifica e numerose esperienze di lotta dal momento che ha minacciato seriamente il patrimonio cipressino italiano ("I cipressi che a Bolgheri alti e stretti van da S. Guido in duplice filar...") e ti posso assicurare che non c'è menzione di una cura come quella consigliatati, anzi la lotta chimica non ha mai dato risultati apprezzabili se non in vivaio a titolo preventivo (per finalità curative caso mai può essere usato il thiofanate-metyl): la soluzione per i cipressi toscani è stata cercata e sostanzialmente trovata nella selezione di cloni di cipresso resistenti.
Su cipresso c'è anche un altro agente di canro, Botryiopshaeria sp., con sintomi simili al Seridium ma considerato parassita di secondaria importanza: tuttavia anche in questo caso non è applicabile una lotta chimica.
Ciao
Grazie per l'esaustiva risposta:ciao:
 
Alto