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trattamento endoterapico?

Olmo60

Guru Master Florello
buongiorno a tutti:V avrei un "problemino" con il mio olmo che da diversi anni si è beccato un insetto che lo sta facendo morire lentamente.
L' insetto si è evidentemente insediato all'interno della pianta...credo....perchè il suo effetto lo vedo quando spuntano le foglie che si presentano piene di bolle con all'interno, appunto, degli animalini piccolissimi ma comunque visibili a occhio nudo.
i primi tempi ho cercato di bloccarlo con trattamenti sistemici fogliari..ma niente...come avergli dato l'acqua benedetta...
L'anno scorso ho chiamato un agronomo ( è venuto a maggio) che avrebbe dovuto "risolvere" con un trattamento endoterapico ma, non avendo, li per li, identificato l'insetto, è andato a naso (poi mi ha detto di aver fatto un trattamento con il Confidor).
Quest'anno speravo in una guarigione totale, invece il miglioramento è stato solo parziale, nel senso che, si, le foglie erano meno bollose di prima..ma gli animaletti ci sono ancora!

Vengo alle domande:
visto che un pò di miglioramento c'è stato, secondo voi, merita insistere?
con quale prodotto generico x insetti e in quale periodo?
se ne possono fare più di uno all'anno?
visto che l'agronomo mi ha chiesto 200 euro per un trattamento, posso farlo da me?
ho letto pareri contrari ai trattamenti endoterapici: avete informazioni da darmi su possibili controindicazioni?
aggiungo che tra gli effetti di queste bolle fogliari c'è, come conseguenza, il lento disseccamento dei rami più piccoli.
per ora non mi viene in mente altro...Ringrazio chi mi aiuterà e buon fine settimana:)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sono molto perplesso da quanto leggo.
I trattamenti endoterapici sono efficaci solo per certi tipi di parassiti, ed è stupido intervenire senza avere una diagnosi certa. Al riguardo per dire qualcosa bisognerebbe almeno vedere le foto del parassita e/o i sintomi fogliari che sommariamente descrivi.
Su olmo, giusto per dire qualcosa, bolle fogliari si osservano molto comunemente per azione di afidi galligeni (il parassita si chiama Tetraneura ulmi) e quest'anno ho veduto attacchi massicci (vd. foto) che quasi le foglie erano tutte trasformate in ammassi di bolle (dapprima verdi poi rossastre), ma con ciò le piante riescono a sopravvivere.
In ogni caso il Confidor non è autorizzato per trattamenti endoterapici.

Afide galligeno olmo.jpg
 

Olmo60

Guru Master Florello
Grazie mille! mi sa che hai centrato la causa al primo colpo : le foglie della tua foto sono perfettamente IDENTICHE a quelle del mio olmo.
E sono d'accordo anche sul resto...:cry: :giu:...purtroppo la mia infestazione è davvero eccezionale e va avanti da molti anni, ogni anno un pò di più. Adesso non ha più foglie per farle vedere, ma davvero le tue sono uguali anche nella descrizione della variazione del colore delle bolle con l'andar del tempo: prima verdi e poi rossastre. Conosci un prodotto che sia consentito utilizzare?

un effetto a lungo termine che ho notato è quello per il quale, anno dopo anno i rami si defogliano alla base e quelli più piccoli si seccano..pian piano, sembra che la pianta si "spogli" anche se i rami in sè non presentano lesioni e la corteccia (in generale) mi sembra sana....
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
se con i normali trattamenti possibili non hai nessuna possibilità puoi optare per una potatura di tutta la porzione più sottile dei rami, dunque non invasiva della struttura delle branche della chioma, tieni presente che non è una cura ma solo un deterrente per l'anno in corso, che può limitare la presenza dell'afide. Ma poi tornerà in funzione delle proliferazioni delle popolazioni naturali.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Se lo lascio così tempo 5/6 anni è andato...quindi ci voglio provare. Ricapitolando,
intanto faccio la potatura come consigliato, ma poi la seconda domanda era: conoscete dei prodotti x un trattamento endoterapico, posto che il Confidor è una sòla?
grazie:V
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La sostanza insetticida attiva impiegata nei trattamenti endoterapici è l'abamectina. Esisteva anche un prodotto autorizzato in endoterapia contenente imidacloprid (lo stesso del Confidor) ma ha subito una ri-registrazione e in pratica è ammesso ancora per l'anno in corso.

Non ho informazioni sulla eventuale efficacia dell'endoterapia contro l'afide galligeno dell'olmo, anche se lo trovo indicato come insetto trattabile con iniezione alla pianta da ditte che operano in difesa del verde.
Strano cmq che il Confidor non abbia fatto effetto (non ho capito però come è stato somministrato): è un ottimo sistemico e dunque trasloca nelle foglie e non capisco perché non dovrebbe essere 'succhiato' dagli afidi; certamente l'efficacia dipende anche dalla tempestività del trattamento e dal corretto impiego del prodotto (ragionamento che vale anche per i trattamenti endoterapici).
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
nel caso i trattamenti vanno fatti tempestivamente tra fine maggio e mese di giugno, con la prima comparsa di galla o prima che si instaurino.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ciao
nel caso i trattamenti vanno fatti tempestivamente tra fine maggio e mese di giugno, con la prima comparsa di galla o prima che si instaurino.
pensavo di trattare in febbraio, con la ripresa vegetativa ma prima che spuntino le foglie, così avrò modo di controllare l'effetto....

La sostanza insetticida attiva impiegata nei trattamenti endoterapici è l'abamectina. Esisteva anche un prodotto autorizzato in endoterapia contenente imidacloprid (lo stesso del Confidor) ma ha subito una ri-registrazione e in pratica è ammesso ancora per l'anno in corso.

Non ho informazioni sulla eventuale efficacia dell'endoterapia contro l'afide galligeno dell'olmo, anche se lo trovo indicato come insetto trattabile con iniezione alla pianta da ditte che operano in difesa del verde.
Strano cmq che il Confidor non abbia fatto effetto (non ho capito però come è stato somministrato): è un ottimo sistemico e dunque trasloca nelle foglie e non capisco perché non dovrebbe essere 'succhiato' dagli afidi; certamente l'efficacia dipende anche dalla tempestività del trattamento e dal corretto impiego del prodotto (ragionamento che vale anche per i trattamenti endoterapici).

dal punto di vista dell'infestazione la pianta era davvero pienissima di galle....il confidor a qualcosa è servito ma sinceramente, pensavo di risolvere alla prima....invece... avendo dei dubbi sulla sua efficacia, sono venuta a chiedere. Una leggera diminuzione dell'infestazione c'è stata, ma una sola applicazione, evidentemente, non è stata risolutiva e neanche mi va di spendere 200 euro a intervento!
Non so quanto prodotto è stato utilizzato, a occhio ricordo un recipiente che poteva contenere più o meno 250/300 c.c.....ma, ti dico..non so se si trattava di prodotto puro o diluito.
Il tronco ha una circonferenza di 90 cm: se non trovassi l'abamectina, e intervenissi di nuovo con il confidor, sapete dirmi quanto prodotto devo usare e come lo devo diluire? :):V
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
online troverai tutto, purtroppo molti prodotti ormai sono disponibili solo a personale che possiede patentino. I trattamenti vanno fatti prima che ci sia forte infestazione e formazione delle galle, le quali una volta formatesi resteranno fino a caduta delle foglie.
 

Olmo60

Guru Master Florello
puoi provare ocn movento 48sc che ha azione anche verso le radici se spruzzato sulle foglie.

con la pompa a spalla arrivo solo ai primi rami. :V

Ciao
online troverai tutto, purtroppo molti prodotti ormai sono disponibili solo a personale che possiede patentino. I trattamenti vanno fatti prima che ci sia forte infestazione e formazione delle galle, le quali una volta formatesi resteranno fino a caduta delle foglie.

vabbè...lo so che in internet trovo tutto ma preferivo il parere diretto di qualcuno che avesse avuto questo problema, sennò che senso ha il forum? :)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Tre cose:
1) l'olmo va in fioritura tra fine inverno e inizio primavera, inoltre emette prima i fiori e dopo le foglie, dunque sarebbe del tutto inutile un trattamento a febbraio perché non assorbe il prodotto; peraltro i neonicotinoidi (come Confidor) sono vietatati in quel periodo (persistono anche mesi), e come è ben noto sono assai nocivi all'entomofauna utile (che si deve sempre considerare anche se l'olmo ha impollinazione anemofila);
2) l'afide in questione sopravvive come uova sulla pianta stessa, e le forme giovanili si portano sulle parti in germogliamento già alla rottura delle gemme a legno;
3) i trattamenti endoterapici hanno tra l'altro proprio lo scopo di poter permettere al prodotto fitosanitario di raggiungere l'intero sviluppo della chioma, e come regola generale vanno eseguito dopo e a ragionevole distanza dalla fioritura e con la pianta in attività vegetativa altrimenti il prodotto non sale lungo i vasi linfatici.

Tutto ciò premesso è evidente come la lotta tramite insetticidi sia complicata in quanto è difficile trovare un posizionamento efficace dell'intervento, specie per l'endoterapia.
 

Olmo60

Guru Master Florello
allora va bene maggio?
ci sono prodotti in commercio , contenenti l' abamectina che non necessitano di patentino? quale mi consigli? :V
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Evidentemente non ci capiamo.

Se parliamo di endoterapia il prodotto commerciale si chiama Vertimec e sicuramente ci va il patentino e ovviamente l'attrezzatura per iniettarlo alla pianta: ergo occorre rivolgersi a un professionista del verde.
Il Cliner contiene abamectina ma a un dosaggio ridottissimo (ed è per questo che passa tra i PPO = prodotti per piante ornamentali) ma non lo vedo idoneo a trattamenti su alberi e poi siam sempre lì: ci va un atomizzatore se con la pompa a spalla si arriva solo ai primi rami.

Infine mi pare che non si sia prestato attenzione a quello che ho accennato sulla biologia dell'insetto che allora spiego meglio.
L'afide supera l'inverno come uovo sull'olmo e si insedia sulle foglioline in germogliazione provocando con la sua attività la formazione delle galle; dentro ognuna di esse vi è una ninfa in grado di generare da adulto una quarantina di uova da cui si originano forme alate che a partire da maggio migrano su radici di graminacee e mais generando individui atteri, quindi a fine estate prende avvio una generazione di alate che si riporta sull'olmo e depone uova sulla corteccia; da queste uova nascono forme attere che vivono sulla corteccia e maturano generando maschi e femmine; segue fecondazione e ovideposizione negli anfratti della scorza con chiusura del ciclo.

Tutto ciò premesso trattare a maggio quando il danno è fatto non mi sembra una gran soluzione (la foto che ho postata è del 18/05/2018); uccidere i parassiti che ancora stanno all'interno della galla serve solo a diminuire il livello delle popolazioni, ma difficilmente si estinguerà l'infestazione anche e soprattutto in considerazione del ciclo dioico (ossia anche ammesso di uccidere tutte gli individui su un albero, questo può venire reinfestato da forme provenienti dall'ambiente).
Se si vuol tentare con l'endoterapia occorre intervenire non appena l'olmo si veste a sufficienza per 'tirare' linfa dalle radici.
 
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