Ciao Patrimosa,
hai fatto bene a dare il letame di cavallo. Avresti potuto farlo anche alla fine dell'autunno, verso novembre usandolo per pacciamare il piede della pianta. In questa maniera te lo avrebbe protetto dal freddo e con la decomposizione avrebbe cominciato a penetrare nel terreno rivitalizzandolo.
Per i trattamenti: io toglierei tutte le foglie colpite da ticchiolatura (avresti dovuto farlo già l'anno scorso quando sono comparse) e le brucerei o butterei tra i rifiuti indifferenziati.
In questo periodo, fino all'inizio di marzo, io faccio un trattamento al mese con poltiglia bordolese (solfato di rame + calce, la vendono nei negozi di agricoltura o nei consorzi). Serve a prevenire le malattie crittogamiche, soprattutto macchia nera e peronospera e a combattere il cancro rameale, che è causato da microorganismi che si infiltrano nelle spaccature della corteccia durante l'inverno. E' favorito appunto dal freddo e dall'umidità.
Usando la poltiglia bordolese lo previeni.
Ti consiglio di usarla fino all'inizio di marzo una volta al mese (e dare una passata dopo la potatura) e poi darla ogni dieci-quinidici giorni nel periodo vegetativo, quindi da marzo a novembre, sospendendo a luglio, nel periodo proprio più caldo per non danneggiare le foglie.
Spruzzalo sempre sulla pianta e anche sul terreno intorno, in maniera da uccidere eventuali spore che potrebbero esservisi depositate in attesa di periodi più favorevoli, nei quali poi attaccare di nuovo le tue care piante!