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trachelospermo che si è fermato

luckybamboo

Florello Senior
Ciao a tutti

sabato ho osservato il trachelospermo che ho comprato e messo in vaso un mesetto fa, pieno di nuovi getti quando l’ho preso, è fermo. :cry: I getti non sono cresciuti (ho visto al vivaio dove l’ho preso i suoi “fratelli”, sono pieni di foglie nuove, inoltre hanno perso tonicità (sono "fiacchi") e sono di un verde sbiadito. È pieno di foglie gialle che seccano e cadono, so che può succedere in questo periodo, ma il mio ne ha proprio tante…Col tempaccio e l’umidità che c’è stata ultimamente non l’ho innaffiato molto, avendo paura di dargliene troppa, sebbene che non prenda acqua quando piove...Può essere mancanza d’acqua? parassiti non credo, gli ho dato il confidor... Di quanta acqua ha bisogno il trachelospermo? :astonishe
 
L

Lali81

Guest
Buongiorno Luckybamboo,

scusa la mia ignoranza in fatto di terminologia specifica, ma stai parlando del falso gelsomino?
Se sì posso dirti questo, io ne ho 4 due per ogni vascone da un metro tutti posizionati sul mio terrazzo, di questi 3 hanno tirato fuori dei getti di una ventina di centimetri e poi si sono fermati, il quarto ha fatto poco e niente.

foglie gialle ne hanno fatte anche i miei in questi giorni anche se non tantissime, in ogni caso oggi vengono a sistemarmi il giardino quindi ho intenzione di fargli controllare il "gelsomino" che è praticamente fermo e chiedere cosa devo fare, non appena ho informazioni piu' dettagliate faccio sapere anche a te.

Ciao, ciao:Saluto:

PS: dimenticavo alcune foglie sono addirittura rosse!!
 

luckybamboo

Florello Senior
Ciao Lali, sì intendo il falso gelsomino. Non è il fatto che si sia fermato che mi preoccupa di più (quelli del vivaio sono in vaso piccolo quindi è facile che siano più stimolati, mentre il mio dopo il rinvaso starà sviluppando le radici…) ma il fatto che questi germoglietti abbiano perso vigore, sono morbidi al tatto, e mi sembra anche stiano ingiallendo un po’…:storto: .. Ho chiesto al vivaio dove l’ho preso e frettolosamente mi hanno risposto “gli dia acqua”. ….forse hanno ragione, ma potevano almeno ascoltami due minuti, cribbio!:burningma non mi hanno convinto al 100%…volevo rassicurazioni….:embarrass
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Ciao, Lucky, hanno ragione quelli del vivaio; infatti il Rinco ha bisogno di frequenti ed abbondanti irrigazioni, soprattutto se sono in vaso!!!!
 

luckybamboo

Florello Senior
accidentaccio.....io avevo letto moderate......:martello: :martello:

ma...basta solo che gli dia una bella annaffiata e si riprende, vero? :squint: :cry: tanto per acpirci...ogni quanto lo devo annaffiare? :confuso:
...POLLICEASSASSINO....mi presti il nick? :squint:
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Con una bella bagnata sicuramente si riprenderà! Ogni quanto..... dipende dal tempo, dal sole, dal vento ecc....Vedrai che col tempo ci farai l'occhio.
Di seguito ti aggiungo dei suggerimenti e consigli che ho trovato sulla sua cura e sulle sue eventuali patologie.
"Per una attiva crescita, il rincospermo richiede temperature notturne di 10-13°C e temperature diurne di 20-22°C; tollera temperature elevate ed atmosfera asciutta tanto che può essere mantenuto anche in appartamento per un certo tempo, a condizione di garantire almeno 4-6 ore di buona illuminazione durante la giornata (luce solare).Non aderisce al tutore, ma vi si avvinghia grazie ai suoi esili getti che, crescendo, si attorcigliano intorno ad esso, intrecciandosi e sostenendosi a vicenda. Per favorirne l'accestimento, è necessario praticare potature (anche severe) a fine fioritura; per ringiovanire esemplari spogli e pieni di legno vecchio, le potature possono essere veramente drastiche e riportare le vegetazione sullo stesso legno vecchio.

Data la sua relativamente buona resistenza alle basse temperature, al di sotto del 44° parallelo può essere coltivato sia in vaso che in pieno campo. Nelle zone dove siano da temere abbassamenti della temperatura ai minimi biologici, è consigliabile il ricovero invernale della produzione al di sotto di strutture protette.

Quando allevato in contenitore, sembra gradire un substrato organico, con buona capacità di ritenzione idrica (ad esempio un substrato tendenzialmente torboso). Di pari, in pieno campo si giova di buone letamazioni di fondo.

In entrambe queste condizioni colturali, il rincospermo si avvantaggia di frequenti quanto abbondanti irrigazioni, e gradisce concimazioni (soprattutto, in fase di crescita, le azotate) da condursi con modalità diverse secondo la tipologia dei materiali impiegati.

Le avversità che colpiscono il rincospermo sono veramente poche. Da segnalare, in particolare, solo:

la cocciniglia: diverse e non specifiche sono le cocciniglie che possono colpire il rincospermo, soprattutto se sotto protezione od in ambiente comunque scarsamente arieggiato. In caso di infestazione, si consigliano interventi insetticidi contro le forme giovanili (neanidi di 1a e 2a); l’epoca in cui sono presenti suddette forme giovanili varia (da fine aprile a tutto Luglio, anche con più generazioni) con la specie di cocciniglia eventualmente responsabile dell’attacco; comunque, molto verosimilmente, quale che questa sia, un paio di trattamenti ripetuti con un intervallo di 15-20 giorni ed effettuati in maggio-giugno dovrebbero dimostrarsi efficaci; si possono impiegare prodotti a base di methidation, clorpirifos-metil, diazinone, buprofezin, carbaril, piretroidi od aldicarb (in formulazioni granulari); si sconsiglia l’impiego di oli bianchi, responsabili di manifestazioni di fitotossicità.
il ragno rosso: anche in questo caso si tratta di parassiti (invero sporadici sul rincospermo) che possono essere diversi e mai specifici; anche il ragno rosso può essere facilmente controllato, alla comparsa dei sintomi od alla rilevazione dei ragnetti sugli organi verdi, con prodotti a base di dicofol associato a tetradifon, fenbutatin-oxyde, benzoximate; ancora da valutare, mancando specifici riferimenti sperimentali, la possibilità di impiegare prodotti a base di propargite. In caso di violente infestazioni, si consiglia l’aggiunta di prodotti a base di clofentazine o hexythiazox ed eventualmente di reiterare gli interventi, facendone seguire un secondo a distanza di 15-20 giorni dal primo di essi.
la metcalfa (Metcalfa pruinosa): la metcalfa è un piccolo insetto polifago solo di recente comparso in Italia. Si manifesta con vistosi imbrattamenti cerosi bianco candido sui fusti erbacei e sulla pagina inferiore delle foglie delle piante ospite. Di per sé, la metcalfa sul rincospermo non arreca quasi mai danni o deturpamenti tali da consigliare e giustificare un intervento chimico; nell’eventualità, i trattamenti si possono eseguire in giugno-luglio impiegando prodotti a base di acephate, malathion, endosulfan, ethiofencarb, Imidacloprid, etofenprox o piretroidi.
Non si segnalano patologie fungine di rilievo.
 
E

Eragon

Guest
Perfetto, Echinodorus!
Trattazione molto completa ed utilissima.
Adesso manca solo una guida alla potatura e direi che in questo thread l'argomento rincospermo potrebbe essere ritenuto totalmente esaustivo e degno di futuro riferimento!

Grazie anche a nome delle mie 58 piante di falso gelsomino! :)

Saluti

Eragon
 

ciaseta

Florello Senior
Grazie anche a nome delle mie 58 piante di falso gelsomino!
smile.gif
e lo dici così!!!!!!:eek:

foto foto foto foto.......:food: :Saluto:
 
E

Eragon

Guest
La foto e' di circa 15 gg fa.
2 lati della recinzione sono destinati al falso gelsomino, piantato ad ottobre scorso.

Saluti

Eragon
 
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