New, ti dirò, ci rifletto su, ma se la situazione è compromessa, io poto, preferisco allontanare definitivamente la malattia e dare alla rosa, nuove risorse ed opportunità piuttosto che trattare.
La potatura la applico sempre e comunque, se è il caso.
Ho potato drastico anche una noisette, non sono mai morte, mi sono giocata la fioritura talora, ma preferisco questo al trattare.
A parte la politiglia bordolese che se distribuisco lo faccio una volta sola all'anno, prima della ripresa vegetativa, io con i prodotti di sintesi ho chiuso definitivamente e noto un rigoglio nuovo, di tutto l'ambiente.
Certo le malattie ci sono, ma per il momento a parte La Reina Victoria e Mme Isaac Pereire, nessuna è mai stata davvero compromessa da ticchiolatura o oidio, non la sua vita intendo.
Non sono riuscita a salvare rose da cancro rameale, ma il problema nasceva alla fonte, ovvero da dove le ho comprate, perchè è sempre e solo successo con un tipo preciso di rose provenienti da un vivaio ben preciso pure lui e solo su rose innestate.
Quelle che si ammalano, si ammalano comuque, nonostante i trattamenti e se la devo dire proprio tutta, da quando non tratto l'oidio a me, sembra molto meno forte, meno insistente e davvero più legato alla stagionalità.
Sicuramente l'estetica viene rovinata e una buona fioritura salta, ma ormai lo considero parte del gioco.
Mai avute tante coccinelle, di afidi non ne ho visti nemmeno uno quest'anno, nemmeno quelli neri sul pesco che mi distruggevano anche piante vicine. E ti dirò inoltre che per la prima volta, le cince banchettano sui rami delle rose e diminuiscono sensibilmente la popolazione delle argidi.