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ticchiolatura, oidio e ruggine...

giumaca

Giardinauta
Vi è mai capitato di trattare le Vs. rose con un funghicida, perchè ammalate di ticchiolatura, e che le stesse si ammalassero di oidio o ruggine?
Ricapitolando, le mie rose erano ammalate di ticchiolatura, le ho trattate con un funghicida che agisce anche contro oidio e ruggine del garofano, quindi le mie rose sono guarite dalla ticchiolatura, ma alcune si sono ammalate di mal bianco (le più chiare, bianche o rosa chiaro) mentre altre (baccarà rossa e rossa scura vellutata di ruggine che di solito io ho visto sui garofani) dapprime nessuna delle mie rose era mai stata affetta da ciò.
E' un caso, o il funghicida funziona come il vaccino per gli esseri umani, iniettandosi il quale si ha la possibilità di ammalarsi?
Ed inoltre è ancora un caso che le chiare si siano ammalate di una cosa, e le scure di un'altra, mentre ( e qui lasciatemi fare i dovuti scongiuri ) le gialle e le altre varie tonalità di rosa niente?
Help me voi che sicuramente avete più esperienza di me.
Bye
 

lobelia

Florello Senior
La rosa attaccata, in generale, è un po' provata e quindi ha più facilità a prendersi qualche altro parassita.
Io non ho notato una particolare debolezza legata al colore ma solo alla varietà: ci sono alcune varietà di rosa particolarmente soggette ai malanni, come le mini vittime dell'oidio più spesso delle grandi.
Spesso poi, i problemi sono legati alla posizione, poco ventilata o ai concimi eccessivamente azotati (le rose non li amano particolarmente) che favoriscono le aggressioni fungine.
In generale vale la regola che piante col giusto terreno, esposizione, concimatura e trattamenti preventivi fatti verso fine febbraio-marzo, hanno sicuramente più armi per reagire a qualsiasi malanno.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Ma i trattamenti stai continuando a farli o hai smesso appena passata la ticchiolatura? Le rose devono essere trattate almeno ogni 15 giorni preventivamente, perchè sono molto soggette alle malattie fungine. I "decorsi" che hai notato sono normali, nel senso che ticchiolatura e oidio sono favoriti da condizioni climatiche diverse e quindi difficilmente si presentano insieme; la ticchiolatura è favorita dall'umidità, quindi più facilmente colpisce in primavera o autunno; l'oidio invece gradisce il caldo umido, quindi questa è la sua stagione... :rolleyes:
 
Ultima modifica:
D

DavideFree

Guest
Varietà non colore

Concordo anch'io, la sensibilità ad una o all'altra malattia è varietale, non credo proprio il colore.
Di certo la ticchiolatura, l'oidio e la ruggine prediligono condizioni climatiche per infettare leggermente diverse e di più ancora per evidenziare i sintomi. Tanto per esemplificare, un ritorno di freddo in estate con presenza di umidità fa emergere il micelio bianco (oidio) sulle foglie.
Importanti poi le condizioni microclimatiche, cioè la posizione nel giardino in relazione alla circolazione dell'arià, soleggiamento, ecc. .
Le hai trattate con un fungicida, ma di che tipo ? Solo sistemico e quindi poco persistente o anche di "copertura" ?

Ora vado.

A stasera o domani.

Davide
 
S

sharon75

Guest
elebar ha scritto:
Ma i trattamenti stai continuando a farli o hai smesso appena passata la ticchiolatura? Le rose devono essere trattate almeno ogni 15 giorni preventivamente, perchè sono molto soggette alle malattie fungine. I "decorsi" che hai notato sono normali, nel senso che ticchiolatura e oidio sono favoriti da condizioni climatiche diverse e quindi difficilmente si presentano insieme; la ticchiolatura è favorita dall'umidità, quindi più facilmente colpisce in primavera o autunno; l'oidio invece gradisce il gran caldo, quindi questa è la sua stagione... :rolleyes:


lo so che saranno domande fatte e strafatte.... ma che prodotto si dovrebbe usare ogni 15 gg?..... Nome e marca grazie :D .... aprofitto della vostra disponibilità :love_4:
 

giumaca

Giardinauta
Ho continuato per un pò, poi visto che più spruzzavo più si ingigantiva il problema, ho smesso.
Comunque non credo dipenda dalla posizione, perchè di quelle con lo oidio una è in pieno sole l'altra a circa 100 m di distanza in ombra.
Così come per la ruggine.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
sharon75 ha scritto:
lo so che saranno domande fatte e strafatte.... ma che prodotto si dovrebbe usare ogni 15 gg?..... Nome e marca grazie :D .... aprofitto della vostra disponibilità :love_4:
In generale, contro ticchiolatura e ruggini servono prodotti a base di rame, mentre contro l'oidio a base di zolfo. Questi sono anticrittogamici "di superficie", nel senso che fanno una barriera "fisica" sopra alla vegetazione che impedisce l'attecchimento dei funghi. Se piove questa barriera viene dilavata, per cui occorre ritrattare. Inoltre questi sono SOLO preventivi, non curano la malattia se c'è già.

L'alternativa è l'uso di prodotti sistemici, cioè che vengono assorbiti dalla vegetazione e restano in circolo nella pianta per circa 15 giorni nonostante il dilavamento, che spesso hanno anche il "pregio" di essere anche curativi, non solo preventivi.
Un sistemico che ha un buon "raggio d'azione" è il TOPAS (nome commerciale del prodotto; principio attivo: penconazolo); è ottimo come preventivo e curativo dell'oidio e della ruggine e controlla egregiamente anche la ticchiolatura se dato in via preventiva; se la ticchiolatura è già presente occorre abbinarlo ad un prodotto di copertura a base di rame.

giumaca ha scritto:
Ho continuato per un pò, poi visto che più spruzzavo più si ingigantiva il problema, ho smesso.
Comunque non credo dipenda dalla posizione, perchè di quelle con lo oidio una è in pieno sole l'altra a circa 100 m di distanza in ombra.
Così come per la ruggine.
Come detto, questi prodotti sono "preventivi" e NON curano la malattia presente; servono a non far ammalare quella che deve ancora svilupparsi, ma vanno dati con molta costanza! La posizione della pianta influisce nel senso che se è riparata è più facile il contagio rispetto a posizioni aperte e arieggiate.
Piuttosto: hai modo di postare una foto? Francamente che le rose abbiano preso la ruggine mi pare molto strano... :rolleyes:
 
D

DavideFree

Guest
Prodotti di copertura

Come dice correttamente Elebar lo zolfo ed il rame e, più in generale tutti i prodotti di copertura o contatto (c'è scritto nelle istruzioni se lo sono o meno) formano una barriera "fisica" sopra alla vegetazione che ostacola in modo efficace l’eventuale germinazione delle spore che si depositano quotidianamente sui vegetali.
Il problema è capire bene quanto dura la barriera fisica affinché si possa ripristinare correttamente con un nuovo trattamento.
Come detto la pioggia dilava bruscamente le barriera ma ci sono altri fattori da prendere in considerazione.
Innanzitutto la pianta cresce quindi nuove foglie da proteggere … Poi la rugiada del mattino che, giorno per giorno, intacca la barriera.
E’ ragionevole pensare che ripetendo i trattamenti ogni 7-10 gg ci sia sempre la barriera presente (piogge improvvise permettendo).
Si capisce che l’impegno è notevole, non tutti sono sempre lì a “curare” i proprii “pargoletti”.
A vantaggio dei prodotti di copertura, per i vegetali che mangiamo, c’è il fatto che essi non si fissano in alcun modo al tessuto (men che meno entrano in circolo nella linfa) per cui basta lavare accuratamente e si è ragionevolmente sicuri di non ingerire residui.
Ricordo però che il rame è un metallo pesante, ci si aspetta che venga presto limitato nell’impiego, ma anche voi fate attenzione a non riempire il vostro terreno.
Per chi invece non è abile a fare prevenzione vengono in aiuto sia i prodotti sistemici (c’è scritto in etichetta se lo sono) che quelli “intermedi”. Non mi dilungo ora sui problemi fra essi e le piante eduli (ortaggi e frutta) in quanto appunto entrano nei tessuti vegetali.
Per le rose si può dire che se l’infezione c’è già stata sono assai utili.
I sistemici sono appunto il Topas ma c’è ne sono molti altri. Da alcuni anni ci sono i generici, es. al posto del Topas, il Drang; ovviamente constano meno.
Questi sistemici funzionano tutti, più o meno bene, contro le 3 avversità citate, ticchiolatura, oidio e ruggine. Il più o meno va approfondito solo per coloro che hanno endemici e gravi problemi su certe varietà (es. il Topas sulla ticchiolatura segna un po’ il passo).
Fra i prodotti “intermedi” segnalo la dodina (es. KB Mecodin) e sconsiglio, solo su piante eduli, lo ziram ed simili. Intermedi vuol dire che pur non andando in circolo nella pianta uccidono le spore già penetrate nei tessuti.
Novità sono i prodotti intermedi detti mesostemici (FLINT Bayer) forse un po’ più compatibili con il nostro ambiente.
Attenzione, tutti i prodotti sistemici e mesostemici, se usati da soli e ripetutamente, danno origine a ceppi di resitenza ad essi per conto delle malattie che dovrebbero curare quindi addio efficacia.
Sempre miscelarli con prodotti di copertura.

Ricordo la prevenzione “agronomica”, ambienti sani, con circolazione dell’aria - quindi non lasciare troppi rami che si intersecano uno con l’altro - , asportazione delle foglie cadute e dei residui della potatura, ecc.. .

elebar ha scritto:
Francamente che le rose abbiano preso la ruggine mi pare molto strano... :rolleyes:

La ruggine è meno frequente ma anche la rosa ne è colpita (nella mia zona).

Davide :Saluto:
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
DavideFree ha scritto:
...es. il Topas sulla ticchiolatura segna un po’ il passo...
Certo, dovendo controllare specificatamente la ticchiolatura anche io penserei ad altro... :rolleyes: Però consiglio di usare il Topas preventivamente dalla primavera in modo da usare un solo prodotto per controllare tutti i funghi! :D
DavideFree ha scritto:
...La ruggine è meno frequente ma anche la rosa ne è colpita (nella mia zona).

Davide :Saluto:
Qui non credo di averla mai vista sulle rose... :fifone2: Chissà se a Salerno invece la cosa è come da te; in effetti sarebbe utile una foto... ;)
 

lobelia

Florello Senior
giumaca ha scritto:
Ho continuato per un pò, poi visto che più spruzzavo più si ingigantiva il problema, ho smesso.
Comunque non credo dipenda dalla posizione, perchè di quelle con lo oidio una è in pieno sole l'altra a circa 100 m di distanza in ombra.
Così come per la ruggine.
I problemi fungini sono legati spesso alla posizione accanto a muri o strutture che impediscano all'aria di circolare liberamente tra i rami. Il fatto che il problema persista può avere anche altre cause come: trattamenti con prodotti poco incisivi, difficoltà di far arrivare il prodotto dappertutto perché i rami e le foglie sono troppo fitti.
Hai cercato di "pulire" la pianta il più possibile cesoiando i rami contagiati, pulendo la base del terreno dalle foglie cadute, spruzzando ogni sette giorni un prodotto sistemico sui nuovi germogli per impedire la diffusione del contagio?
 
R

riverviolet

Guest
E' banale probabilmente ma lo ricordo perchè è fondamentale.
Gli attrezzi da taglio devono sempre essere sterilizzati per non propagare da una pianta all'altra i medesimi funghi.
Il problema si presenta anche qui da me, soprattuto la ticchiolatura vistol'ambiente ampio, ma umido e, pultroppo c'è da stargli addosso, cosa non sempre piacevole o possibile.
Inoltre, correggetemi se sbaglio, ho sentito che i prodotti rameici e in generale gli anticrittogamici andrebbero evitati o dati con parsimonia con le alte temperature.
Io alterno prodotti chimici a quelli naturali cercando nell'ultimo modo di rinvigorire le piante, un po' quel che si fà a fine estate con il nostro sistema immunitario.
Ho trovato che molte piante messe in infusione e poi spuzzate sulla vegetazione o come fertilizzante possono essere utili, sula lunga, a questo scopo e mi riferisco all'equiseto, all'ortica, ma anche alla cipolla avente in sè una gran quantità di zolfo.
La lotta è sempre aperta, questi funghi non sono affatt facili da debellare e sembrano istituiti nel dna stesso delle piante, ma con questi metodi e tanta perseveranza, anche quando non se ne avrebbe proprio voglia, si riesce ad ottenere soddisfacenti risultati.

Altra cosa è scegliere rose che si adattano al meglio al microclima dove vengono immesse, cosa alquanto ardua anche grazie ad un certa ignoranza da parte dei rivenditori stessi.
 
D

DavideFree

Guest
riverviolet ha scritto:
Inoltre, correggetemi se sbaglio, ho sentito che i prodotti rameici e in generale gli anticrittogamici andrebbero evitati o dati con parsimonia con le alte temperature.
Non sbagli, oltre i 30 °C, diminuire le abituali dosi di rame e zolfo di un 20-30%. Per i sistemi il discorso si complica, per certi versi bisogna aumentarle (ne riparliamo al limite)

riverviolet ha scritto:
Ho trovato che molte piante messe in infusione e poi spuzzate sulla vegetazione o come fertilizzante possono essere utili, sula lunga, a questo scopo e mi riferisco all'equiseto, all'ortica, ma anche alla cipolla avente in sè una gran quantità di zolfo.
Come controllori della diffusione di insetti ed acari sì, ma con i funghi ho pochi riscontri, anche con il propoli. :mad:
 

giumaca

Giardinauta
elebar ha scritto:
Qui non credo di averla mai vista sulle rose... :fifone2: Chissà se a Salerno invece la cosa è come da te; in effetti sarebbe utile una foto... ;)
Per il momento non ho la possibilità di inviare foto che mostrino il problema avendo provveduto ad eliminare foglie e rami infetti.
 
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