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Talea: che confusione

Davhub

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, primo post e subito con un grana :D, mi scuso quindi anticipatamente se sembrerò un pò confuso..

Premettendo che su questo forum ho trovato mille informazioni utili che mi hanno convinto a sperimentare la tecnica della talea (grazie), ho purtuttavia alcuni dubbi amletici insoluti.

Dimensioni
Ho letto di tutto: si deve trattare di piccole talee (il video sul vostro forum mostra appunto talee molto piccole), ma anche che si può sperimentare su parti più complesse per risparmiare tempo.

Gemmazioni e foglie
Anche qui: chi dice basta una due gemme, chi invece, consiglia addirittura
di tenere qualche gemma in più ed almeno una foglia per la fotosintesi..
(sospetto però non distinguano da talee legnose autunnalie quelle verdi primaverili).

taglio
Chi scortica una piccola porzione, chi non lo fa.

Terra e Acqua
Terra: Ok drenante (radici pressochè funzionano meglio in "aere" che in terre umide) e qui sono tutti d'accordo (meno male).
L'acqua, invece, è un mistero.
il vostro video mostra un sottovaso che alimenti per capillarità di acqua il
contenitore con le talee.
leggendo le FAQ e altri thread, si evince, invece, che l'acqua che serve è proprio poca e anzi: basta una "serra" che trattenga l'umidità.
si innaffia all'invaso e poi si attende (almeno per l'inverno).

Serra
Serve sempre per talee lignee prese in autunno?
Serve (di giorno) anche se la posizone non è insolata direttamente?

Temperatura
Qui la cosa più difficile. chi consiglia di tenere la caldo 22°C anche le talee di essenze da esterno. Chi lo sconsiglia e anzi: fuori subito che sennò muore tutto. chi consiglia di lasciare in esterno e riscaldare e chi, invece, propende per: lascia fare tutto alla natura e badi solo che non geli. :fifone2:

Radicazione
Qui quasi tutti i post che ho letto dicono: quando buttano le foglie non è detto che siano radicate: aspetta. Il problema, per me, è: quando radicano le piante? solo in stagione vegetativa (primavera estate tardo inverno) oppure dopo poche settiane dal rinvaso anhce se fatto in autunno? :squint:

Quale la risposta? è tutto relativo a quello che vorrei (condizionale d'obbligo) ottenere oppure all'essenza?

Mi rendo conto che le mie domande sono del tipo: sto cercando una formula 1+1=2 e che la natura non funziona proprio così, ma sono tormentato dai dubbi e di avere fatto errori grossolani.. :D

Grazie in anticipo a chiunque mi posa aiutare a diradare un pò le nebbie..

Davhub
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Benvenuto

Ciao e benvenuto.
La maggioranza di chi approda ad un forum ha una grana da risolvere, poi finisce che risolta la sua ci prova gusto ed allora tenta di risolvere anche quelle degli altri o perlomeno di condividere delle esperienze, delle conoscenze.
È per questi motivi che non devi scusarti.

Il tuo modo di porre le questioni è molto preciso ed ordinato ed esenta chi vuole rispondere da un lavoro di "ricapitolazione" perché lo hai già fatto tu: perfetto!

È ovvio sentirsi confusi, ma il fatto è che quando non si ha ancora esperienza è anche difficile avere delle opinioni sui vari articoli che si leggono.
Nemmeno io ho una esperienza sufficiente a darti delle risposte che diradino le tue nebbie shakespiriane, ma mi va di dirti anche la mia.

Premetto che sono un principiante e che prima di aver fatto attecchire due talee (di fico) in un tentativo in cui nemmeno speravo, ne ho fallite almeno venti, eseguite con cura e con ormoni radicanti (in seguito ho letto che possono essere addirittura causa del fallimento). In seguito ne ho ottenute altre due infilando dei residui di potatura di fico nel mio giardino condominiale.


Dimensioni
Il mio parere è che naturalmente dipende dall'essenza, ma ciò detto, credo che più la talea diventa legnosa e più lento è il fenomeno della radicazione.
Si, si risparmia tempo, ma sempre secondo me le probabilità di successo diminuiscono.
La cosa più importante dopo la scelta del periodo più favorevole, è la terra dove la si infilza.
Il giardiniere che cura il mio condominio, dice che il posto migliore è l'area dove accumula il materiale da portare in discarica.
Dice che lì qualsiasi cosa si conficchi finisce col radicare. Mi ha detto che talvolta trova alberi che radicano quasi in sommità, solo perché un uccello vi ha fatto un nido di paglia, piume e rametti, dove poi con tutta la famiglia ha mangiato, bevuto e lasciato un sufficiente strato di escrementi.

Gemmazioni e foglie
Io prediligerei le talee primaverili, e bisogna regolarsi per intuito prima e per esperienza solo dopo.
Le foglie mi sono convinto che debbano essere ridotte al minimo, per le gemme non ho una idea precisa, ma eviterei di averne molte e per me tre non sono poi molte.

Taglio
Premesso che le uniche talee ottenute le prime due le ho infilate senza curarmi di niente, alle altre due ho praticato tre tagli di circa tre cm. longitudinali. Se ritenterò con le talee, provorò anche col sistema di fare tre tagli profondi e divaricare con un chicco di riso le tre parti risultanti.
Ma non ho convinzioni al momento.

Terra e Acqua
Per te l'acqua è un mistero: per me lo è tutto.
Comunque credo che la terra debba avere anche molta sabbia, e poi, drenante o meno non debba mai lasciare all'asciutto la povera talea.
Io non giocherei troppo con il sottovaso. Se potessi, infilerei tutto il vaso in terra piena in modo da garantire lo stesso clima che avrebbe in natura, magari scegliendo una zona dove non pigli fuoco, dove c'è ombra per molte ore. Di sole ne potrà ricevere molto di più dopo che ci avrà garantito di aver radicato. L'umidità non le mancherebbe e le tue cure sarebbero quasi superflue.
Non giocherei nemmeno con le serre che risolvono alcuni problemi, ma rischiano di introdurne degli altri.

Accenni all'attesa dopo l'invaso e citi l'inverno: anche qui dipende da quando fai la talea e da quale essenza hai scelto, oltre che dalla legnosità o meno della talea.
Io però credo che innaffierei poco, ma spesso (forse sbagliando)

Serra
Per talee lignee prese in autunno, credo che si ponga il problema del gelo per le radici, come per i bonsai in vasi piccolini.
La serra non è l'unico rimedio, vi sono delle protezioni meno imponenti che proteggono le radici nel periodo invernale e molte delle soluzioni, magari poco estetiche, le si possono realizzare con materiali di scarto (foglie secche, terra, polistirolo, pacciame ecc.)
Per questo ti consiglio la lettura della discussione "Inverno" http://forum.giardinaggio.it/bonsai/97735-inverno.html
Se opterai per la serra sarà meglio evitare che sia investita dal sole.

Temperatura
La cosa difficile credo che sarebbe garantire 22°C costantemente. Le talee credo che siano più attive e vitali col caldo, (anche gli atomi sono più veloci), ma si deve poi evitare un brusco cambio artificiale di stagione.
Voglio dire che disponendo di un ambiente isolato, anche d'autunno si potrebbero creare le condizioni ideali, mettiamo primaverili, ma poi non si potrà dire alla talea: «Beh, adesso che hai radicato puoi andare fuori» perchè magari è inverno e la povera talea ci rimarrebbe proprio male.
Secondo me per sbagliare il meno possibile è meglio fare tutto il possibile prendendo d'esempio la natura che in effetti non ha un "dentro", ma solo un "fuori".

Certamente noi vogliamo fare dei giochi di prestigio e per questo serve un "cilindro", quindi per accelerare sostanzialmente qualcosa che la natura farebbe in un tempo maggiore, delle volte si usano metodi meno naturali. A quel punto la natura è un po' meno disposta ad aiutarci e dai giochi di prestigio si passa all'equilibrismo, mi spiego?
Io tenderei a "mettere fuori", ma nessuno penso avrebbe da ridire (a parte i condomini) se coprissi tutt'attorno alla talea con del pacciame e foglie secche.
Ripeto che sono le mie opinioni! Maturate da una esperienza minima e dalla lettura di queste faccende sul forum, mai verificate però.

Radicazione
Quando buttano le foglie non è detto che siano radicate: è vero. Ma quando radicano le piante?
Boh. Ho lo stesso dubbio per la margotta. Dipende non molto, ma moltissimo dall'essenza.
Questo è proprio un bell'interrogativo e spero che qualche "sgamato" ci dia delle dritte.

Ciao
 
Ultima modifica:

Davhub

Aspirante Giardinauta
Ciao Greenray, in effetti i forum funzionano così e spero che la mia nascente passione/interesse permanga a sufficienza per dire la mia e poter consigliare qualcuno (premettendo che avendo un pò la formazione del tecnico per me è prioprio un equilibrismo avere a che fare con l'organico naturale.. :D).

Anyway.. le mie domande sono legate ad un preciso "progetto" che ho in mente.

Vivo in appartamento, non ho alcun giardino nemmeno condominiale, ho il solo balcone orientato NORDOVEST, per cui il sole lo vedo proprio poco e solo in estate.
Ho anche un davanzale (su sui è già posto il bonsai che mi hanno regalato e che mi ha attaccato il "virus" botanico) orientato SUDEST, ma è troppo esposto, specie in estate, a quanto dice la mia esperienza (il bonsai lo devo annaffiare anche più volte al giorno, pur essendo dietro le griglie, e l'apporto d'acqua deve essere costante max 2 giorni di distanza).

deto quresto, una settimana fa mi sono recato in un parco, ho preso di mira due piante di acero (sono così beota da non sapere ancora che specie: una "normale" l'altra con le foglie sfrangiate), e via con la talea.

dopo due tentativi, spinto dalle letture e con lo spirito di chi le prova un pò tutte,
sono giunto alla seguente:

vasetto di un bonsai medio.
stato di terriccio, strato di pomice/sabbia ad alta granulometria
strato di terriccio
(non proprio così lineari, comunque la "stratigrafia" è quella)

ho disinterrato le talee che avevo già interrato (e messo con un sottovaso riempito di acqua con il risultato di avere un terreno di palude :slow: )

ho praticato un paio di tagli longitudinali (prima non li avevo fatti).
ormone radicante
reinterro

Questa volta NON ho pigiato la terra per compattarla.
ho rimesso la serretta del bonsai sotto la serra più grande (che serve come ricovero di strumenti per lettiera gatti).

adesso controllerò l'umidità, e spero che il doppio tentativo non abbia "adombrato" le talee.

aspetterò primavera...

davhub

P.S. Certo che il giardinaggio è una passione "lenta" credo proprio che mi farà scoprire nuove cose, visto che di solito ho attività dai risultati più immediati.. :D
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Le talee sono un grande enigma...
Personalmente le faccio primaverili, in perlite 100%, senza ormoni radicanti e strappando il rametto senza ulteriori incisioni basali.
Per quanto riguarda la vegetazione da lasciare, solitamente spunto l'apice del rametto e taglio le foglie a metà (ovviamente se si parla di latifoglie).
Se mi capita, le adagio su un "tappeto" riscaldato (praticamente un cavetto da terrari inserito in due fogli d'alluminio).

La cosa più importante sembra essere la scelta del rametto, che deve essere in posizione apicale sulla pianta madre (maggior concentrazione di auxine)
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
In effetti anche io credo che la posizione sia da preferire ad apice. Non per esperienza (non ne ho!) ma perché vedo come si comporta l'altro bonsai quando cimo le foglie apicali o meno. poi.. diciamocelo.. i bonsai e gli alberi in genere non sono altro che la rappresentazione solida e prolungata nel tempo del flusso di linfa è come se fossero "acqua solida". Per cui è ragionevole pensare che siano "potenti" specie alle estremità (radici e apici dei rami).

Grazie Goju per il tuo punto di vista. se non attecchiscono queste, vedrò di optare per talee primaverili. o di fare altri esperimenti più tardi...

davhub
 

Jambico

Aspirante Giardinauta
La talea è stato il mio primo interesse al giardinaggio insieme alle piante carnivore (che accoppiata...).
Per me uno deve arrangiarsi come può nei limiti del possibile. Un terreno fertile e con sabbia è molto buono e per l'acqua bhe io nebulizzo tutto...
Le foglie le puoi lasciare ma tagliate a coda di rondine cosicchè trattengono l'acqua. Il taglio non credo che sia troppo vincolante perchè molti dicono storto molti dicono dritto... Adesso lo sto facendo storto...
La dimensione deve essere adattata alla pianta e ci vuole anche un po' di accorgimento: In un albero di fico i rami non sono mai piccoli mentre negli alberi da frutto ne hai di tutte le dimensioni, ma in generale la grandezza è quella di una matita.
Io da marzo non ero riuscito a far radicare una talea legnosa... ci son riuscito col prunus ad agosto!!!!! Ma col travoso ho distrutto la radice....... è stata comunque una grande soddisfazione.
Comunque quello che conta oltre alla tecnica è la pratica!
Ma specialmente la perseveranza e la costanza in giardinaggio vengono sempre premiate
 

Greenray

Esperto di Bonsai
point to point

Davhub ha scritto:
Ciao Greenray, in effetti i forum funzionano così e spero che la mia nascente passione/interesse permanga a sufficienza per dire la mia e poter consigliare qualcuno (premettendo che avendo un po' la formazione del tecnico per me è proprio un equilibrismo avere a che fare con l'organico naturale.

Credo che aiutare gli utenti del forum sia uno dei modi per espandere il proprio campo di conoscenza dei problemi più comuni, ma non mancano occasioni per apprendere anche concetti di base che possono poi spingere ad uno studio più organizzato.

Sospettavo che tu fossi un tecnico, soprattutto dalla “struttura” del tuo messaggio; penso che tu abbia anche avuto a che fare coi manuali tecnici che magari hai redatto.

Anyway.. le mie domande sono legate ad un preciso "progetto" che ho in mente.
Vivo in appartamento, non ho alcun giardino nemmeno condominiale, ho il solo balcone …....................

Più o meno nelle mie stesse condizioni, a parte un orientamento un po' diverso N-N-E e S-S-O. Il giardino condominiale c'è, ma c'è anche un giardiniere che falcia qualsiasi cosa a partire dalle talee che nottetempo piazzo nascoste fra le rose.

detto questo, una settimana fa mi sono recato in un parco, ho preso di mira due piante di acero (sono così beota da non sapere ancora che specie: una "normale" l'altra con le foglie sfrangiate), e via con la talea.

Attento a prelevare piantine nei parchi, non è permesso, ma il permesso si può chiedere alla forestale che normalmente lo concede e addirittura in Piemonte, ti consegna le piantine già estirpate.
Adoro gli aceri perché sono piante autoctone e senza tracce di esotismo, tuttavia affascinanti.
Ne ho due e puoi vederli sui miei album. I miei sono aceri campestri, cioè hanno foglie con “lobi” piuttosto smussati, quasi senza punte.
Per poter descrivere appropriatamente una foglia, fai riferimento (finché non troveremo di meglio) a


http://it.wikipedia.org/wiki/Foglia

656px-Foglia_morfologia_it.jpg


dopo due tentativi, spinto dalle letture e con lo spirito di chi le prova un po' tutte, sono giunto alla seguente:
  • vasetto di un bonsai medio.
  • stato di terriccio, strato di pomice/sabbia ad alta granulometria
  • strato di terriccio
  • (non proprio così lineari, comunque la "stratigrafia" è quella)
  • ho disinterrato le talee che avevo già interrato (e messo con un sottovaso riempito di acqua con il risultato di avere un terreno di palude )
  • ho praticato un paio di tagli longitudinali (prima non li avevo fatti).
  • ormone radicante
  • reinterro
  • Questa volta NON ho pigiato la terra per compattarla.
  • ho rimesso la serretta del bonsai sotto la serra più grande (che serve come ricovero di strumenti per lettiera gatti).
  • adesso controllerò l'umidità, e spero che il doppio tentativo non abbia
    "adombrato" le talee.
aspetterò primavera...

Credo che il vaso per bonsai vada malissimo. Una talea ha bisogno di tanta terra.
La “stratigrafia” credo possa andare, ma la zona che deve radicare dovrebbe trovarsi in un terriccio non a strati, bensì una mescola di terriccio, sabbia e terra di bosco ().
Togliere da terra una talea fa perdere i primi tentativi di radicamento, ma spero che non fosse in terra da più di 24 ore.
I tagli mi sono stati consigliati, ma non ho ancora verificato la loro efficacia. Avendo spazio all'aperto mi piacerebbe fare due batterie di talee differenziate soltanto dai taglietti, oppure quattro batterie per verificare anche gli ormoni, e già che ci siamo …...no, basta.
Gli ormoni possono addirittura far fallire l'operazione, ho letto questo fatto sul forum e lo cercherò cliccando sulla Tag “talea”
Per quanto riguarda la serra, la trovo ancora superflua perfino sul balcone, ma ti raccomando: vaso grosso e tanta terra!

Il giardinaggio è una passione "lenta" che mi farà scoprire nuove cose, visto che di solito ho attività dai risultati più immediati.
Per quanto mi riguarda la considero una cura, una profilassi. È vero al punto che anziché risparmiare tempo con le talee, vorrei invertire la rotta e mettere in pratica la semina.
Una cosa che sto imparando è che in linea di massima, la pianta da seme è quella più sana, la più forte, la più esente da patologie, la più veloce a crescere e quindi potrebbe gareggiare in velocità con una talea.
Naturalmente il risultato è più incerto, mentre la talea conserverebbe il suo aspetto almeno in parte e le carateristiche della pianta innestata se si tratta di un innesto (cosa che col seme non accade)

GoJu ha scritto:
Le talee sono un grande enigma...
Personalmente le faccio primaverili, in perlite 100%, senza ormoni radicanti e strappando il rametto senza ulteriori incisioni basali.
Per quanto riguarda la vegetazione da lasciare, solitamente spunto l'apice del rametto e taglio le foglie a metà (ovviamente se si parla di latifoglie).
Se mi capita, le adagio su un "tappeto" riscaldato (praticamente un cavetto da terrari inserito in due fogli d'alluminio).
La cosa più importante sembra essere la scelta del rametto, che deve essere in posizione apicale sulla pianta madre (maggior concentrazione di auxine)
Anche tu sei un grande enigma mannaggia! Cos'è questa storia del tappeto riscaldato? Il cavetto da terrari? E poi i fogli di alluminio! Eh no caro mio, adesso ci spieghi tutto, non pensare di cavartela così!

Davhub ha scritto:
In effetti anche io credo che la posizione sia da preferire ad apice. …...........
Non per esperienza (non ne ho!) ma perché vedo come si comporta l'altro bonsai quando cimo le foglie apicali o meno. poi.. diciamocelo.. i bonsai e gli alberi in genere non sono altro che la rappresentazione solida e prolungata nel tempo del flusso di linfa è come se fossero "acqua solida". Per cui è ragionevole pensare che siano "potenti" specie alle estremità (radici e apici dei rami).
Grazie Goju per il tuo punto di vista. se non attecchiscono queste, vedrò di optare per talee primaverili. o di fare altri esperimenti più tardi...

Cosa cosa cosa? Mi rispieghi meglio il concetto di acqua solida? Vorrei essere sicuro che quello che ne ho ricavato corrisponda a quanto intendi tu.


Jambico ha scritto:
La talea è stato il mio primo interesse …...... Un terreno fertile e con sabbia è molto buono ......... Le foglie le puoi lasciare ma …...............
Io da marzo non ero riuscito a far radicare una talea legnosa...... ci son riuscito col prunus ad agosto, ma col travaso ho distrutto la radice....... è stata comunque una grande soddisfazione.
Comunque quello che conta oltre alla tecnica è la pratica!
Ma specialmente la perseveranza e la costanza in giardinaggio vengono sempre premiate

Anche per me la talea è stata il primo interesse, ma poi mi ha interessato di più la margotta, che credo molto più interessante per un tecnico. Inoltre la margotta dovrebbe permettere davvero un bel risparmio di tempo. Contemporaneamente ho praticato anche lo yamadori (raccolta in natura) con due aceri, ma anche qui, prima di capitozzarli e poi impostarli, vanno attesi dei tempi lunghi, (stagioni) quindi il risparmio di tempo anche qui è relativo.
Da margotta ho ottenuto un solo risultato (Lagerstroemia indica) visibile sui miei album.

3955007393_6522a5a483_m.jpg
Soprattutto però ho affrontato delle sciocche difficoltà facilmente superabili anche con poca esperienza, ma come Jambico ricorda, serve tanta pratica e tanti fallimenti da mettere in conto, soprattutto se si pratica da soli, senza una guida.

Io praticando l'attività di volontario una guida l'ho sempre e più di una. http://forum.giardinaggio.it/incontri-ed-eventi-libri-mercatino/99329-italia-nostra-milano.html

Beh, io la faccio sempre lunga, vorrei scusarmi, ma forse sembrerebbe una presa in giro allora spero che mi perdoniate, ma senza che ve lo chieda.

Ciao
 
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GoJu_

Aspirante Giardinauta
Anche tu sei un grande enigma mannaggia! Cos'è questa storia del tappeto riscaldato? Il cavetto da terrari? E poi i fogli di alluminio! Eh no caro mio, adesso ci spieghi tutto, non pensare di cavartela così!

Non so se si possono inserire link commerciali... comunque sono piuttosto diffusi per chi ha cassonetti da semina/taleaggio.
Evidentemente ora hanno cambiato i modelli, non vedo più alluminio:confuso:

Ad ogni modo li uso anche per l'inverno e i bonsai di mediterranee. Impostato al minimo mi mantiene la temperatura del substrato a circa 6/8 gradi, anche con parecchi gradi sottozero di temperatura esterna

WP_ANS.jpg


HMT_FR.JPG
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
Credo che aiutare gli utenti del forum sia uno dei modi per espandere il proprio campo di conoscenza dei problemi più comuni, ma non mancano occasioni per apprendere anche concetti di base che possono poi spingere ad uno studio più organizzato.

Beh.. questo thread sta diventando una miniera... :D

Sospettavo che tu fossi un tecnico, soprattutto dalla “struttura” del tuo messaggio; penso che tu abbia anche avuto a che fare coi manuali tecnici che magari hai redatto.

Non manuali, ma occupandomi di progettazione e di progettazione impiantistica in particolare (insieme ad altre cose)... ho "purtroppo" una certa forma mentis..

Attento a prelevare piantine nei parchi, non è permesso, ma il permesso si può chiedere alla forestale che normalmente lo concede e addirittura in Piemonte, ti consegna le piantine già estirpate.
Adoro gli aceri perché sono piante autoctone e senza tracce di esotismo, tuttavia affascinanti.
Ne ho due e puoi vederli sui miei album. I miei sono aceri campestri, cioè hanno foglie con “lobi” piuttosto smussati, quasi senza punte.

OK, dire che è parco.. in efetti sono alberi messi lungo la strada... non penso faccia differenza, dal punto di vista legislativo, quindi starò più attento e magari contatto l'ente parco. non si sa mai ne esca qualcosa (grazie del suggerimento!) ;)

Credo che il vaso per bonsai vada malissimo. Una talea ha bisogno di tanta terra.
La “stratigrafia” credo possa andare, ma la zona che deve radicare dovrebbe trovarsi in un terriccio non a strati, bensì una mescola di terriccio, sabbia e terra di bosco ().
Togliere da terra una talea fa perdere i primi tentativi di radicamento, ma spero che non fosse in terra da più di 24 ore.
I tagli mi sono stati consigliati, ma non ho ancora verificato la loro efficacia. Avendo spazio all'aperto mi piacerebbe fare due batterie di talee differenziate soltanto dai taglietti, oppure quattro batterie per verificare anche gli ormoni, e già che ci siamo …...no, basta.
Gli ormoni possono addirittura far fallire l'operazione, ho letto questo fatto sul forum e lo cercherò cliccando sulla Tag “talea”
Per quanto riguarda la serra, la trovo ancora superflua perfino sul balcone, ma ti raccomando: vaso grosso e tanta terra!

Bene: dovrò rifare tutto...

già tolte, erano in terra da oltre 3 giorni, ho ripassato l'ormone...
insomma.. penso che se avessero potuto parlare mi avrebbero condannato...

Devo anche dire che in quanto a troubleshooting non sei messo niente male.. (Batterie di talee!!! :D) GRande! l'unico modo per verificare cosa fare con base empirica provata.

adesso l'unico problema è verificare se mia moglie accetta che occupi l'altra parte del balcone con una serretta da bonsai... :confused:

Cosa cosa cosa? Mi rispieghi meglio il concetto di acqua solida? Vorrei essere sicuro che quello che ne ho ricavato corrisponda a quanto intendi tu.

Beh.. l'idea mi è venuta giochicchiando con un pogramma di simulazione fluidodinamica.. le forme che stavo ottenendo sembravano alberi (ovviamente fino ad un certo punto.. :D). Una mattina passo davanti al bonsai (anche qui: è un regalo e nemmeno so lì'essenza ma dovrò rimediare) che è tutto torto quasi come una tromba d'aria marina (lo hanno impostato mica male con i fili)
e mi si è accesa una lampadina.
Visto che è la linfa che scorre e che la corteccia è la protezione di questa linfa, In realtà un albero non è altro che il risultato del movimento della linfa.
quando si adoperano i fili per guidare la crescita, in realtà stai solo forzando la linfa a seguire una strada differente. Ma la crescita è così lenta che è come avere a che fare con l'acqua solidificata. Lentamente cambia, lentamente prende forma. è come "giocare" con lacqua ma su un lasso di tempo dilatatissimo.

Beh, io la faccio sempre lunga, vorrei scusarmi, ma forse sembrerebbe una presa in giro allora spero che mi perdoniate, ma senza che ve lo chieda.

No lo scettro del logorroico per eccellenza non lo cedo :D ;)
scherzo! anzi scusate voi se eccedo io

davhub
 

xadax

Giardinauta Senior
azz che bel 3D...... tutto spiegato nei minimi particolari!
Io dico solo che al di la della teoria, bisogna provare e riprovare tutto con diverse soluzioni e poi ragionando ci si accorgerà dei propri errori e si otterranno risultati con percentuali relativamente alte anche senza uso di ormoni.....
Il successo con le talee è la conseguenza di azioni precise fatte icon il giusto tempismo
CIAO!
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
si otterranno risultati con percentuali relativamente alte anche senza uso di ormoni.....

Io generalmente li sconsiglio, ma...
Un conto è il radicante in polvere economico (a base di NAA)
Altro conto radicanti in compresse per immersione rapida (a base di IBA)
Una via di mezzo sono i gel (sempre a base di IBA)

Coi radicanti in polvere il rischio è quasi sempre quello di eccedere e quindi "bruciare" il callo cicatriziale che si forma prima della comparsa dei peli radicali.

Il taleaggio professionale comunque ha uno standard ben preciso: perlite 100% e immersione rapida in IBA
 

Greenray

Esperto di Bonsai
minaccia

Io generalmente li sconsiglio, ma...
Un conto è il radicante in polvere economico (a base di NAA)
Altro conto radicanti in compresse per immersione rapida (a base di IBA)
Una via di mezzo sono i gel (sempre a base di IBA)
Coi radicanti in polvere il rischio è quasi sempre quello di eccedere e quindi "bruciare" il callo cicatriziale che si forma prima della comparsa dei peli radicali.
Il taleaggio professionale comunque ha uno standard ben preciso: perlite 100% e immersione rapida in IBA

Caro GoJu,

il forum ospita anche qualcuno che come me, pochi per fortuna, non conoscono il significato di quelle sigle e se non la smetti di metterle senza spiegare cosa sono, giuro che ti cerco, ti scovo e

.......ti nebulizzo!!

Scherzi a parte a cosa corrispondono
NAA=........
IBA=.........

Secondo me sono delle ONLUS.
 
Ultima modifica:

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Caro GoJu,

il forum ospita anche qualcuno come me, pochi per fortuna e se non la smetti di mettere quelle sigle senza spiegarmi cosa sono, giuro che ti cerco, ti scovo e

.......ti nebulizzo!!

Scherzi a parte a cosa corrispondono
NAA=........
IBA=.........

Secondo me sono delle ONLUS.


Hehehe :D
NAA acido naftalen-acetico
IBA acido indol-butirrico

Sono due auxine di sintesi, le auxine sono ormoni vegetali.
NAA è un ormone polivalente, adatto anche come semplice stimolante o spollonante (a seconda del dosaggio). IBA è invece "specializzato" nella stimolazione della radicazione.
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
OK, posto qui lo sviluppo. al momento, complice la serra e complice il clime non troppo rigido, non mi pare abbiano subito seccamenti.

Nebulizzo 2 volte la settimana (sono in serretta con domopack e bottiglie di plastica)
terreno sempre umido.

semmai il mio dilemma è il seguente: dovessero attecchire... visto che mi è stato detto che il vaso è piccolo... quando aspetto per il rinvaso? direi primavera (sempre che reggano), ma cosa dite?

Inverno: vi capita mai di nebulizzare acqua calda (NON sulla pianta, per carità!, ma sulle pareti della serra) in modo da dare un pò di calore (anche se per breve tempo?)

Nel frattempo sono andato a caccia di sabbia in quantità e sarei pronto ad un'altro esperimento (mia moglie mi guarda sempre più strano.. :D)...
Magnolia grandiflora...
sono sempreverdi, dovrei accorgermi subito se attecchiscono, certo che, essendo una pianta di dimensioni ragguardevoli... vedrò cosa fare..
ero partito dall'idea di seminarla, ma ho letto che un annetto se ne va per vedere se germina bene... e non so se potrò darle le cure che merita d'estate...

Davhub
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
Talea legnosa: dettaglio

Domanda perché non ho chiara la cosa: ma una essenza da esterno, per taleizzare in inverno (talea legnosa) deve essere messa in interni e riscaldata?

Lo chiedo più per conferma.
Il buon senso mi dice che:

se è da esterni a foglie caduche vuol dire che in autunno inverno non è stagione vegetativa per cui, se non "risveglio" la talea con la temperatura (la luce o la metto sotto lampade a spettro solare oppure devo accontentarmi di quello che ho e cioè poche ore di luce diurna naturale) non penso nemmeno mi possa accorgere se attecchisce o meno.
non penso che possa rimanere "vegetativa" fino a primavera, o sbaglio??

e se, invece è sempreverde? penso comunque abbia lo stesso andamento.
In effetti non penso che pur essendo sempreverdi, germinino in inverno.

Grazie in anticipo.

Davhub
 

xadax

Giardinauta Senior
Domanda perché non ho chiara la cosa: ma una essenza da esterno, per taleizzare in inverno (talea legnosa) deve essere messa in interni e riscaldata?
in genere le piante da esterno come le loro talee e/o piantini già formati devono stare fuori perchè se messi all'interno crepano!
alcune essenze vengono riprodotte per talea in serra fredda quindi nn riscaldata ma solo se coltivate in vaso per motivi legati alla quantità di terra limitata.......
personalmente la talea legnosa, quindi autunnale,per gli arbusti è quella con cui ho avuto più successi, mi son fatto un'intera siepe di lauro ceraso:fifone2: .....ovviamente mettendo le talee in piena terra

:Saluto:
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
Grazie Xadax, penso che il problema, a questo putno sia.. la terra (nel mio caso).
Io però faccio una domanda un pò più di "funzionamento" botanico (spero che poi il thread diventi un buon punto di partenza per chi non sa come me e le tenta tutte.. :D)

Basta la terra anche se in esterni, OK, e quindi il fatto che attecchiscano dipende dal fatto che la terra mantenga la sua umidità (grazie anche alla serra, ovvio) e al fatto che in terra trovi comunque i nutrienti.

Le piante, in inverno, sono "vive" oppure come lessi tempo fa, è come se morissero (ritirando l'essenza nele loro gemme e radici) e poi ricolonizzano il tronco legnoso con la buona stagione? Insomma: una pianta d'inverno assorbe nutrimento dalla terra o vi è solo "appoggiata/ancorata"?

In effetti le mie domande sono per capire se ho speranze di successo con le talee che sto monitorando. il tempo di attecchimento e capire quando attecchiscono è la cosa che mi risulta più ostica..

grazie in anticipo!

Davhub
 
Ultima modifica:

il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao, io non ho mai provato a mettere le talee all’interno e non so se possa funzionare. Le ho sempre tenute fuori e sono germogliate ai primi tepori, nota però che l’inverno di Roma è abbastanza mite. Dove fa molto freddo conviene forse piantarle verso la fine dell’inverno. Se devi prelevarle prima puoi tenerle in frigorifero, in una busta di plastica per evitare la disidratazione. Il rischio di piantarle troppo presto, all’esterno, è che germoglino prematuramente e che una gelata posso compromettere tutto. Su come le piante passino l’inverno è per me buio fitto, credo siano in uno stato di vita sospesa anche se alcune, ad esempio il nocciolo, fioriscono in pieno inverno, molto prima di rimettere le foglie. In tutti i casi le radici non accettano di rimanere senza umidità, d’inverno devo bagnare quelle riparate dalla pioggia.
 

Davhub

Aspirante Giardinauta
Grazie Conte verde, mantenimento dell'umidità, e riparo dal gelo. magia della molecola H2O :D

quindi confermi che, se le hai prese a ottobre... fino a marzo... nada...
Le hai mai rinvasate o spostate in questo lasso di quiescenza?

sul fatto della fioritura, pensa... non ho poche primavere alle spalle ma ho coscientizzato che in primavera ci siano molte essenze che fioriscono PRIMA di rimettere le nuove foglie solo qualche anno fa.. :rolleyes:
certo che senza fotosintesi.. accidenti!

Davhub
 
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