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Taglio delle radici superficiali di un acero

Lor92

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti :)

Abito in una villetta a schiera con un fazzoletto di giardino, dove nel centro esatto il costruttore ha fatto piantare un acero. Questo era già abbastanza grandicello quando, 10 anni fa, ci hanno consegnato casa, e ora è diventato un bell'alberello che ha superato abbondantemente il primo piano (considerando che il pianterreno è rialzato, è come se fosse arrivato al secondo piano).

Il problema è che, nonostante il terreno di casa mia sia generalmente sabbioso con tracce importanti di argilla (almeno il 30%), quindi credo di discreta qualità, l'acero ha deciso di puntare su una crescita radicale superficiale, rendendo così ingodibile il giardino: ci sono infatti almeno 3-4 grosse radici (in media di 10 cm di diametro, le più grosse sono fuse assieme) che sporgono per metà della loro altezza.

Quello che mi chiedo è se posso cominciare a tagliare alcune delle radici superficiali (inizierei ad esempio da quella più grossa, per poi fermarmi fino all'anno successivo) senza rischiare la morte della pianta o addirittura il crollo di questa... Ovviamente non andrei di motosega come un pazzo assassino ma cercherei di essere il più "delicato" possibile, per evitare infezioni, funghi eccetera, ma non so se, come e soprattutto quando agire.

Se può essere utile, l'acero dovrebbe essere della specie griseum, almeno così c'era scritto su una targhetta apposta sul tronco, ma non ha i segni distintivi della varietà (chioma rossa in autunno, corteccia che si sfoglia; ha però le foglie "racchiuse" e non stese come quelle dell'acero rosso).

Grazie a chiunque possa consigliarmi!
 

di mauro rosario

Master Florello
Dalla tua descrizione si tratta proprio proprio di un acero griseum che può raggiungere un'altezza massima di 4 metri e la crescita risulta essere lenta,riguarda al genere di intervento che vuoi adottare la soluzione è fattibile ,basta che la parte tagliata va cicatrizzata riguardo al periodo di taglio questo è il momento adatto,ciao
 

Lor92

Aspirante Giardinauta
Grazie della conferma! Dove posso trovare qualche informazione in più su come effettuare il taglio e su come cicatrizzarlo? Posso permettermi di tagliare tutta la prima corona di radici superficiali o rischio che l'acero mi crolli? E poi immagino dovrei anche dare una potatina...

Quoto un mio messaggio dell'anno scorso, in un thread aperto per un altro problema (prato inesistente):
Un po' di immagini: il giardino 10 anni fa, quando ci consegnarono casa...
once-jpg.192906

e ora:
2-jpg.192913
3-jpg.192914
dsc_1368-jpg.192915
 

di mauro rosario

Master Florello
Scusa ma quell'edera che cosa fa attacchita nel tronco dell'acero ,questo vuol dire che lo vuoi fare morire perchè così finirà,quindi prima di andare avanti al taglio delle radici libera la pianta e poi taglia le radici quelli pui grosse ,fai una potatura e ti direi il restante di coprirle con terreno visto che si può mettere in modo tale da rifare il prato dove ti consiglio di mettere del gramignone,ciao
 
Ultima modifica:

Lor92

Aspirante Giardinauta
L'edera la tengo sotto controllo :) di per sé non dovrebbe assorbire nulla dall'albero, non essendo una pianta parassita, e appena si azzarda a spingersi fra i rami la taglio senza indugio!

Per quanto riguarda le potature, ci sono delle regole di massima a cui posso attenermi? Ho paura di fare un disastro..

Comunque sì, anche io opterei per il gramignone ma prima devo vangare tutto il giardino per pulirlo dai calcinacci che il costruttore ci ha riversato dentro: per questo vorrei togliere le radici superficiali dell'acero, è impossibile salvare capra e cavoli (vangare il terreno senza toccare le radici).
 

di mauro rosario

Master Florello
Cmq voglio comunicarti che l'edera è una pianta parassita .Riguarda il prato non andrei ad incasinarmi in nessuna pulizia di calcinacci ,basta solo aggiungere della torba mischiata a sabbia aumentando lo spessore di almeno 5 cm e mettere a dimora il prato o quello già pronto oppure comprare le piantine e metterne 30 per ogni metro quadrato,ciao
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Guarda secondo me ti conviene prendere un po' di terra e fare una specie di "collinetta" attorno all'albero per coprire le radici. Perché se tagli quelle lì ho paura che poi l'albero diventi instabile e con un vento forte potrebbe cadere. Cosa ne pensi?
 

Lor92

Aspirante Giardinauta
Guarda secondo me ti conviene prendere un po' di terra e fare una specie di "collinetta" attorno all'albero per coprire le radici. Perché se tagli quelle lì ho paura che poi l'albero diventi instabile e con un vento forte potrebbe cadere. Cosa ne pensi?
Veramente non saprei proprio! Sono assalito dal dubbio, ma in un altro thread l'anno scorso (quello da cui ho preso le foto) mi hanno detto che avrei potuto tagliare tranquillamente le radici più superficiali perché l'acero ha un impianto radicale "completo", quindi dovrebbe scendere anche in profondità... Volevo evitare di fare montarozzi o collinette perché lo spazio nel giardino è già poco e l'effetto sarebbe davvero brutto; inoltre rispetto all'anno scorso le radici si sono ingrandite ulteriormente quindi dovrei realizzare un dislivello non da poco :( E sono certo che nel giro di un paio d'anni spunterebbero di nuovo a vedere com'è il cielo.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Per fare un lavoro pulito potresti operare come si fa con i bonsai, ovvero legando le radici alla base con un filo metallico e stringendo man mano. In questo modo le radici vengono lentamente "strozzate" e negli anni successivi si possono rimuovere facilmente. Però mi rendo conto che non hai tempo di aspettare anni (o comunque parecchi mesi) quindi potresti iniziare a tagliarne qualcuna. Magari separale dalla pianta così iniziano a seccare e poi le togli a pezzi successivamente
 

njnye

Florello Senior
Veramente non saprei proprio! Sono assalito dal dubbio, ma in un altro thread l'anno scorso (quello da cui ho preso le foto) mi hanno detto che avrei potuto tagliare tranquillamente le radici più superficiali perché l'acero ha un impianto radicale "completo", quindi dovrebbe scendere anche in profondità... Volevo evitare di fare montarozzi o collinette perché lo spazio nel giardino è già poco e l'effetto sarebbe davvero brutto; inoltre rispetto all'anno scorso le radici si sono ingrandite ulteriormente quindi dovrei realizzare un dislivello non da poco :( E sono certo che nel giro di un paio d'anni spunterebbero di nuovo a vedere com'è il cielo.
Concordo con Icchy, più che altro c'è un motivo per cui le radici si sono sviluppate in quel modo e secondo me c'è un rischio elevato di causare danni alla pianta.
A parte il rischio marciumi (gestibile se cicatrizza bene, ma è sempre un rischio perché sono grosse, un lavoro fatto male comprometterebbe la salute della pianta), la stabilità e tutto il resto... Ma se ha delle radici così superficiali potrebbe avere problemi a espandersi in profondità (sai se c'è qualcosa sotto che lo ostacola?) oppure trova l'acqua principalmente in superficie. Se il terreno è molto argilloso magari l'acqua scola in modo strano. O se innaffiassi il prato con la pompa o con l'irrigatore sarebbe presto spiegato. Insomma, se fosse il mio albero non farei mai un intervento di quel tipo perché potrei mettere a rischio la sua sopravvivenza.
Piuttosto, io darei una bella sistemata al giardino, aumentando un po' la terra superficiale (coprendo così le radici) e sistemando il tappeto erboso. Quelle radici sono così brutte perché (permettimelo) il prato è ridotto come un campetto di calcio comunale. Se hai difficoltà a gestirlo valuta delle soluzioni a facile manutenzione ma che comunque fanno delle belle distese di verde, ce ne sono per tutti i gusti e facendo le giuste scelte ti eviteresti anche il fastidio di tagliare l'erba. E coprirebbero naturalmente le radici.
In alternativa ci sono soluzioni di questo tipo, che danno anche carattere ai giardini piccoli altrimenti poco valorizzabili:
copertura di pietre
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Micro-aiuole (aumenti lo strato di terreno all'interno e ci metti altre piante per colorare lo spazio)
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Si possono anche usare i vasi di cemento o di terracotta grandi per fare dei giochi attorno all'albero principale del giardino.
Potresti valutarli perché da un lato coprirebbero le radici, dall'altro scoraggerebbero il loro sviluppo in superficie visto che c'è un peso al di sopra (e se c'è un problema di distribuzione dell'acqua magari migliora anche la situazione).
Comunque il mio consiglio è solo questo: visto che il taglio delle radici non è reversibile e tutto sommato rischioso, prova a valutare soluzioni alternative. A partire dalla più semplice, ovvero sistemare la superficie del prato che ha bisogno di una bella sistemata. Magari una volta fatta quella il problema delle radici ti sembrerà secondario (le radici superficiali ci sono sempre, anche peggiori di quelle, solo che di solito passano inosservate - salvo quando sono sotto l'asfalto stradale).
 

Lor92

Aspirante Giardinauta
Grazie a entrambi per i consigli!

Ma se ha delle radici così superficiali potrebbe avere problemi a espandersi in profondità (sai se c'è qualcosa sotto che lo ostacola?) oppure trova l'acqua principalmente in superficie. Se il terreno è molto argilloso magari l'acqua scola in modo strano. O se innaffiassi il prato con la pompa o con l'irrigatore sarebbe presto spiegato. Insomma, se fosse il mio albero non farei mai un intervento di quel tipo perché potrei mettere a rischio la sua sopravvivenza.
Effettivamente il problema è che soprattutto i primi anni facevamo abbondanti irrigazioni (con acqua del pozzo, eh!) praticamente tutti i giorni, probabilmente l'albero avrà pensato bene "ma chi me lo fa fare ad andare in profondità?"... So che lo stato del prato è pietoso, ma come dicevo il terreno del giardino, per una profondità che non saprei stabilire, è costellato di detriti di vario genere: pezzi di travertino per davanzali, calcinacci, tondini di metallo, buste di plastica eccetera. Combinato al fatto che a un certo punto abbiamo cominciato a trascurare il giardino per vari motivi, il prato circa 2 anni fa è sparito del tutto. Per questo, e anche per eliminare degli avvallamenti che si erano creati e che si allagavano con ogni pioggia, ho iniziato a dare una bella ripulita smuovendo i primi 20-30 cm di terra, eliminando tutte le zozzerie che uscivano fuori. E, per dire, l'estate scorsa è bastato fare attenzione a dare l'acqua giusta al giardino per farlo tornare ai limiti del guardabile (sono germogliati dei semini di poa portati evidentemente dal vento o rimasti lì da qualche vecchia semina e hanno dato una parvenza di verde fino all'autunno).

La mia intenzione era quella di ripulire tutto e stendere uno straterello di terriccio per prati, e infine mettere lo stenotaphrum... Non sarei contrario a una di quelle bellissime soluzioni con l'aiuola intorno all'albero, ma per coprire le radici così come sono sviluppate ora, mi servirebbero metri cubi di terra :( E in ogni caso vorrei lasciare quanto più spazio calpestabile possibile..

Ho capito che devo agire con cautela: se volessi provare a recidere due-tre radici su lati opposti dell'albero, magari giusto le più "scomode", come dovrei trattarle poi? È questo il momento giusto dell'anno per un lavoro del genere? E come dovrei agire sui rami poi?
 

njnye

Florello Senior
Secondo me puoi procedere per gradi. Intanto non irrigando più in superficie le radici inizieranno a svilupparsi correttamente. Non metterei il terriccio per prati ma se riesci ad avere della terra di giardino decorosa (magari se conosci qualche muratore che ha fatto degli scavi per qualche impianto e te la riesce a portare a poco) la distribuisci e livelli. E poi ti sconsiglierei il prato, sono davvero pochi professionisti che riescono ad averlo splendido e poi sei a Roma, non in Inghilterra. Dover ricorrere alle irrigazioni costanti per tenere il giardino decoroso per me ha poco senso. Io sono per le soluzioni a buona manutenzione nel tempo. Ad esempio, magari il trifoglietto non è la tua massima aspirazione, ma l'effetto non è niente male e ha poche pretese. Puoi mescolare trifoglio nano a stenotaphrum e vedere chi regge meglio
can-stock-photo_csp2458024.jpg

Molto usata è anche la dichondra repens, qui la vedi nel dettaglio:
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Da lontano:
dichondra2.jpg

Insomma, modi per avere il verde ce ne sono, va valutato quello che meglio si adatta alla tua soluzione.
Io proverei a fare un piccolo strato di terreno, l'aiuola a mezzo metro dall'albero (senza esagerare con l'altezza, magari mettendo semplicemente delle piante sopra, inizialmente lasciandole anche nei vasi, meglio se pesanti) e poi sistemerei il "prato". Riguardo al taglio delle radici, penso convenga in primavera, prima che esploda il caldo e dovrai fare una potatina anche ai rami. Ti consiglio di affidarti a un professionista proprio per evitare danni (sia alle radici che al portamento se la chioma viene sfoltita male). Ma mi limiterei a tagliare poco, magari accorciando quelle più distanti in modo che se si sviluppano anche in profondità a partire dalla stessa non si creino problemi.
Se il giardiniere è bravo riesce anche a ridurne l'altezza senza far danni...
 

Lor92

Aspirante Giardinauta
Non metterei il terriccio per prati ma se riesci ad avere della terra di giardino decorosa (magari se conosci qualche muratore che ha fatto degli scavi per qualche impianto e te la riesce a portare a poco) la distribuisci e livelli.
L'estate scorsa proprio per iniziare questo lavoro mi sono informato nei dintorni e non ho trovato nessuno che vendesse terra di una buona qualità. Allora ho approfittato dell'offerta di un brico per comprare un po' di sacconi di terra per prato, che ora sta in un angolo del giardino e aspetta di essere utilizzata :)

E poi ti sconsiglierei il prato, sono davvero pochi professionisti che riescono ad averlo splendido e poi sei a Roma, non in Inghilterra. Dover ricorrere alle irrigazioni costanti per tenere il giardino decoroso per me ha poco senso. Io sono per le soluzioni a buona manutenzione nel tempo. Ad esempio, magari il trifoglietto non è la tua massima aspirazione, ma l'effetto non è niente male e ha poche pretese. Puoi mescolare trifoglio nano a stenotaphrum e vedere chi regge meglio
Sì, effettivamente verso agosto dell'anno scorso, grazie alle irrigazioni non esasperate ma comunque un minimo regolari, anche della dichondra che ha sempre "bazzicato" il mio giardino si è unita alle poacee per creare un bel verde. Una volta risolta la questione radici punterei proprio sulla combinazione dichondra + stenotaphrum + qualche microterma (ammesso sia possibile) per avere un po' di verde anche in inverno.

Grazie anche per tutti gli altri consigli, mi informerò in zona per la potatura a tempo debito :)
 
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