Salve a tutti
Abito in una villetta a schiera con un fazzoletto di giardino, dove nel centro esatto il costruttore ha fatto piantare un acero. Questo era già abbastanza grandicello quando, 10 anni fa, ci hanno consegnato casa, e ora è diventato un bell'alberello che ha superato abbondantemente il primo piano (considerando che il pianterreno è rialzato, è come se fosse arrivato al secondo piano).
Il problema è che, nonostante il terreno di casa mia sia generalmente sabbioso con tracce importanti di argilla (almeno il 30%), quindi credo di discreta qualità, l'acero ha deciso di puntare su una crescita radicale superficiale, rendendo così ingodibile il giardino: ci sono infatti almeno 3-4 grosse radici (in media di 10 cm di diametro, le più grosse sono fuse assieme) che sporgono per metà della loro altezza.
Quello che mi chiedo è se posso cominciare a tagliare alcune delle radici superficiali (inizierei ad esempio da quella più grossa, per poi fermarmi fino all'anno successivo) senza rischiare la morte della pianta o addirittura il crollo di questa... Ovviamente non andrei di motosega come un pazzo assassino ma cercherei di essere il più "delicato" possibile, per evitare infezioni, funghi eccetera, ma non so se, come e soprattutto quando agire.
Se può essere utile, l'acero dovrebbe essere della specie griseum, almeno così c'era scritto su una targhetta apposta sul tronco, ma non ha i segni distintivi della varietà (chioma rossa in autunno, corteccia che si sfoglia; ha però le foglie "racchiuse" e non stese come quelle dell'acero rosso).
Grazie a chiunque possa consigliarmi!
Abito in una villetta a schiera con un fazzoletto di giardino, dove nel centro esatto il costruttore ha fatto piantare un acero. Questo era già abbastanza grandicello quando, 10 anni fa, ci hanno consegnato casa, e ora è diventato un bell'alberello che ha superato abbondantemente il primo piano (considerando che il pianterreno è rialzato, è come se fosse arrivato al secondo piano).
Il problema è che, nonostante il terreno di casa mia sia generalmente sabbioso con tracce importanti di argilla (almeno il 30%), quindi credo di discreta qualità, l'acero ha deciso di puntare su una crescita radicale superficiale, rendendo così ingodibile il giardino: ci sono infatti almeno 3-4 grosse radici (in media di 10 cm di diametro, le più grosse sono fuse assieme) che sporgono per metà della loro altezza.
Quello che mi chiedo è se posso cominciare a tagliare alcune delle radici superficiali (inizierei ad esempio da quella più grossa, per poi fermarmi fino all'anno successivo) senza rischiare la morte della pianta o addirittura il crollo di questa... Ovviamente non andrei di motosega come un pazzo assassino ma cercherei di essere il più "delicato" possibile, per evitare infezioni, funghi eccetera, ma non so se, come e soprattutto quando agire.
Se può essere utile, l'acero dovrebbe essere della specie griseum, almeno così c'era scritto su una targhetta apposta sul tronco, ma non ha i segni distintivi della varietà (chioma rossa in autunno, corteccia che si sfoglia; ha però le foglie "racchiuse" e non stese come quelle dell'acero rosso).
Grazie a chiunque possa consigliarmi!