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Syagrus Romanzoffiana acquistata ed appena rinvasata

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buongiorno,
Torno sull’argomento perché ho letto che si può anche ovviare al problema somministrando perossido di idrogeno (acqua ossigenata) al 3% miscelato con l’acqua di irrigazione nella misura di 2 cucchiai per 5 litri, e che lo stesso agisce anche come “catalizzatore” per l’assorbimento dei nutrienti dalle radici oltre che come trattamento preventivo per il marciume radicale.

Qualcuno di voi lo ha provato?
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Metti un pò di ferro chelato e lascia in pace le piante :)
Ciao Pietro,
grazie mille per il suggerimento;
ho comprato dei chelati di ferro Cifo S5 radicale che ho usato per altre piante che soffrivano di ingiallimento fogliare, posso usarlo anche per le Syagrus?
Devo aspettare di vedere la colorazione delle foglie nuove o procedo a prescindere?
Ho notato che le due piante continuano a crescere anche se ad un ritmo inferiore rispetto ai primi 3 mesi, ma non so se sia dovuto alla variazione di PH o al fatto che magari hanno esaurito il concime che c'era nel terriccio (Vigorplan completo);
In zona le temperature sono ancora intorno ai 28/30 nelle ore di punta e di 21/24 nella notte.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
le syagrus hanno rallentato un attimino i ritmi di crescita, ma credo sia dovuto all'abbassamento delle temperature in zona;
vi allego due foto delle nuove foglie, entrambe cresciute e "schiuse" da quando le piante sono qui;
le nuove foglie mi sembrano di un verde più chiaro, ma non so se sia relativo al fatto che non hanno ancora ricevuto sufficiente sole dopo la "schiusa" o se sia dovuto al ph del terreno;
non ho ancora somministrato i chelati di ferro come da messaggio precedente, perché ho un po' di dubbi su come e quanto somministrarne per piante in vaso.
Vi sarei grato se poteste darmi vostro feedback in merito;
Grazie in anticipo per il vostro sempre prezioso aiuto.
 

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Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Si evince carenza di ferro in quanto le nuove foglie sono ormai ben schiuse.
Somministra il ferrochelato seguendo le dosi riportate in confezione.
Dovrai darlo almeno 4-5 volte con relative irrigazioni (che ora saranno più distanziate) prima di iniziare a notare un riverdimento.
Spero di essere stato esaustivo.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,

faccio seguito a questa discussione perché avrei bisogno, ancora una volta, dei vostri preziosi consigli;

ho effettuato la prima somministrazione di ferro chelato Cifo S5 radicale a Novembre scorso su entrambe le piante con misure indicate in confezione, 10g per pianta in 10lt d'acqua, considerando che nel vaso (60 cm diametro) l'acqua di innaffiatura richiesta per bagnare tutto il terriccio è 12lt;

tuttavia non ho continuato con le somministrazioni successive vista la stagione invernale, ripromettendomi di continuare in primavera;

ad ottobre scorso ho arricchito il terriccio con humus di lombrico mentre a dicembre ho messo nei vasi alcuni bastoncini di concime a lenta cessione NPK 13-6-10 con microelementi;

al momento sto aspettando che le temperature minime si alzino (siamo sui 3/4 gradi in zona) per riprendere le somministrazioni di chelato;

Volevo chiedere cortesemente a chi è più esperto di me:
- Continuo la somministrazione del Ferro Chelato seguendo le indicazioni in confezione? In tal caso dovrei fare una sola nuova somministrazione (in confezione ne sono previste 2 a distanza di 6/8 settimane);

- Ho visto il prodotto COMPO Hortrilon che fa da integratore di microelementi, ritenete sia opportuno valutarne la somministrazione periodica in dosi basse per prevenire eventuali carenze di microelementi?

- Ho visto un prodotto su amazon, un correttore del PH del terreno, a base di Zolfo a lenta cessione da somministrare ogni 6 mesi per le piante in vaso, si chiama "I Consigli Dell'Esperto Ph5 Correttivo per Il Terreno a Base di Zolfo 50% Rinverdente" ritenete opportuna o conveniente la somministrazione?

- Un'ultima curiosità, ho cercato online consigli di coltivazione delle Syagrus in vaso, ma non ne trovo molti, anche su PalmTalk non c'è molto a riguardo, a qualcuno di voi è capitato di leggere contenuti specifici su questo?

Grazie infinite in anticipo a chi vorrà rispondere
 
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Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao,
l'integratore di microelementi contiene anche ferro, quindi potresti utilizzare solo questo, da somministrare a metà aprile, al momento le piante sono quasi in riposo forzato per le basse temperature, quindi l'assorbimento sarebbe minimo. Nel caso che la prima foglia della nuova stagione sia ancora giallognola potresti aggiungere il ferro chelato, tieni però presente che gli effetti non sono immediati. Riguardo allo zolfo, a mio avviso l'uso dei chelati è da preferire per il modo con cui agiscono, anche se più costoso, infine le poche notizie sulla coltivazione in vaso delle S. romanzoffiana dipendono, purtroppo, dal fatto che sono piante da piena terra, da giardino spazioso, poco adatte alla coltivazione in contenitore.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Ciao Pietro,
Dettagliato al solito, grazie infinite;
proverò come hai detto e vi aggiornerò sugli sviluppi;
A presto
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
mi permetto di aggiornare questa conversazione, con l'obiettivo di ampliare le informazioni qui contenute con riferimento alla specie;
(non so se sia più corretto aggiornare quì o creare una conversazione a parte, in tal caso elimino questo e riscrivo un nuovo thread dedicato)

in questi giorni ho fatto un paio di giri in auto per vedere alcune syagrus romanzoffiana piantate in piena terra nei dintorni di casa mia per raffrontare le condizioni delle mie due syagrus in vaso con quelle in piena terra;
premesso che ne ho viste varie, di varia grandezza e di impianto in piena terra sia recente (1-3 anni) che più datato (5-10 anni),
e non so perché ma praticamente tutte le syagrus che ho visto hanno tutte foglie gialle ed in alcuni casi con le foglioline con le punte secche;

ad occhio inesperto (il mio) direi che si tratta di carenza di microelementi, ma è realmente così?
intendo, se così fosse, in piena terra non dovrebbero essere in grado di procurarsi da sole anche i microelementi?

Premesso che le stesse guardate in primavera/estate scorsa erano tutte di un bel verde intenso, può essere causa delle basse temperature invernali?
Oppure può essere causato dalla riduzione delle ore di sole?

Attendo le risposte dei più esperti (cc @Pietro Puccio @Stefano Sangiorgio)
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

tutte le piante in inverno soffrono un pochino e queste non fanno eccezione.
Le piante in vaso hanno un terreno limitato (sia di quantità sia di durata) e con questo devono nutrirsi.
Una volta esausto il terreno deve essere sostituito ed il vaso ingrandito per far spazio alle radici.
Non è però che le piante in piena terra abbiano tutto il nutrimento che vogliono. Le loro radici si possono certamente espandere di più, ma se il terreno è "brutto" in corrispondenza della pianta non possono certo spostarsi di 20 metri a cercarne di nuovo. Inoltre anche quello attorno alle piante in piena terra tende ad esaurirsi, a meno che non venga concimato e, di conseguenza, rimpinguato dei nutrimenti esauriti.

Ste
 
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