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Syagrus Romanzoffiana acquistata ed appena rinvasata

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Carissimi,
sono nuovo nel forum e questa è la mia prima discussione;
vi chiedo aiuto perché ho acquistato 2 syagrus romanzoffiana alte circa 2,5mt dal vivaio la scorsa settimana;

- le piante erano in vasi da 30cm circa, ho comprato dei vasi da 60cm e li ho portati al vivaio, il vivaista le ha rinvasate utilizzando terriccio vigor plant universale completo e me le ha consegnate a casa dopo circa 4gg, posizionandole sul terrazzo (altezza 3° piano circa). Ho scelto di fare così in modo che le piante non dovessero subire stress da riposizionamento e rinvaso nello stesso momento.
- le piante prendono sole praticamente tutta la giornata, in media 3h in più di sole rispetto a quanto ne prendevano in vivaio;
- già in vivaio le piante presentavano delle macchie brune sulle foglie più esterne, mentre le foglie centrali rimangono di un verde vivo e carico
- già in vivaio le punte delle foglie esterne erano secche ed il vivaista mi ha assicurato che è normale perché sono foglie che iniziano a seccare in virtù del fatto che devono fare spazio a quelle interne che al momento sono dritte e non sono ancora aperte se non in alcuni lembi in alto
- il vivaista mi ha detto di innaffiare con circa 5lt d'acqua ogni 2 giorni ciascuna pianta per il primo mese (i vasi sono diametro 60 x altezza 40 circa)
- la posizione è in provincia di Barletta-Andria-Trani, distante circa 5km dal mare in linea d'aria, quota circa 10mt SLM

vi chiedo:
- ho letto su internet che in presenza di macchie brune si deve somministrare chelato di ferro per far rinverdire la pianta: è il caso di farlo anche subito dopo il rinvaso?
- nella prima innaffiatura ho somministrato aminostart nella concentrazione di 2,5g / litro per favorire la ripresa della pianta dopo il rinvaso: è corretto?
- le innaffiature sono corrette nella quantità che mi ha indicato il vivaista?
- c'è qualche accorgimento che devo seguire per ridurre lo stress da rinvaso e riposizionamento delle piante?
 

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Puntina

Guru Giardinauta
Ciao, non conosco nello specifico le piante da te acquistate ma ti posso dire un paio di regole base valide per quasi tutte le piante:
1 - mai concimare una pianta sofferente e/o che si trova in terriccio nuovo, i terricci nuovi sono già sufficientemente concimati ed il troppo concime rischia di far danni.
2 - le annaffiature vanno fatte irrorando per bene tutto il pane di terra e quindi vanno interrotte solo quando l’acqua comincia ad uscire dai fori di scolo. A questo punto si lascia scolare, si getta l’acqua accumulatasi nel sottovaso e si riposiziona l pianta. Questa operazione va poi ripetuta solo a terriccio ben asciutto (non solo in superficie ma in profondità).
Io eviterei annaffiature così ravvicinate su delle piamte che già devono affrontare lo stress da rinvaso, si rischia di annegarle e farle marcire.
In più considerando le continue piogge ci andrei cauta.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Carissimi,
sono nuovo nel forum e questa è la mia prima discussione;
vi chiedo aiuto perché ho acquistato 2 syagrus romanzoffiana alte circa 2,5mt dal vivaio la scorsa settimana;

- le piante erano in vasi da 30cm circa, ho comprato dei vasi da 60cm e li ho portati al vivaio, il vivaista le ha rinvasate utilizzando terriccio floor plant universale e me le ha consegnate a casa dopo circa 4gg, posizionandole sul terrazzo (altezza 3° piano circa). Ho scelto di fare così in modo che le piante non dovessero subire stress da riposizionamento e rinvaso nello stesso momento.
- le piante prendono sole praticamente tutta la giornata, in media 3h in più di sole rispetto a quanto ne prendevano in vivaio;
- già in vivaio le piante presentavano delle macchie brune sulle foglie più esterne, mentre le foglie centrali rimangono di un verde vivo e carico
- già in vivaio le punte delle foglie esterne erano secche ed il vivaista mi ha assicurato che è normale perché sono foglie che iniziano a seccare in virtù del fatto che devono fare spazio a quelle interne che al momento sono dritte e non sono ancora aperte se non in alcuni lembi in alto
- il vivaista mi ha detto di innaffiare con circa 5lt d'acqua ogni 2 giorni ciascuna pianta per il primo mese (i vasi sono diametro 60 x altezza 40 circa)
- la posizione è in provincia di Barletta-Andria-Trani, distante circa 5km dal mare in linea d'aria, quota circa 10mt SLM

vi chiedo:
- ho letto su internet che in presenza di macchie brune si deve somministrare chelato di ferro per far rinverdire la pianta: è il caso di farlo anche subito dopo il rinvaso?
- nella prima innaffiatura ho somministrato aminostart nella concentrazione di 2,5g / litro per favorire la ripresa della pianta dopo il rinvaso: è corretto?
- le innaffiature sono corrette nella quantità che mi ha indicato il vivaista?
- c'è qualche accorgimento che devo seguire per ridurre lo stress da rinvaso e riposizionamento delle piante?
PS un'ultima domanda:
sto pensando di comprare un igrometro con indicazione del ph del terreno, mi chiedevo: può essere utile per capire se e quando il terreno è carente degli elementi essenziali per la pianta?
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Ciao, non conosco nello specifico le piante da te acquistate ma ti posso dire un paio di regole base valide per quasi tutte le piante:
1 - mai concimare una pianta sofferente e/o che si trova in terriccio nuovo, i terricci nuovi sono già sufficientemente concimati ed il troppo concime rischia di far danni.
2 - le annaffiature vanno fatte irrorando per bene tutto il pane di terra e quindi vanno interrotte solo quando l’acqua comincia ad uscire dai fori di scolo. A questo punto si lascia scolare, si getta l’acqua accumulatasi nel sottovaso e si riposiziona l pianta. Questa operazione va poi ripetuta solo a terriccio ben asciutto (non solo in superficie ma in profondità).
Io eviterei annaffiature così ravvicinate su delle piamte che già devono affrontare lo stress da rinvaso, si rischia di annegarle e farle marcire.
In più considerando le continue piogge ci andrei cauta.
Ciao,
grazie per la celere risposta;
in realtà con i 5 litri di acqua somministrati la stessa non esce mai dai fori di scolo in basso;
in ogni caso anche con l'igrometro il punto di rilevazione non sarebbe mai più in basso di 20cm circa dallo strato superficiale di terriccio (la lunghezza delle barre dei sensori)... come posso fare a capire qual'è l'umidità ideale?
Perdonatemi l'eccesso di dettagli, ho desiderato queste piante per mesi e non vedevo l'ora che arrivasse il momento ideale per portarle a casa
 

Puntina

Guru Giardinauta
Esatto, per questo ho specificato che va bagnato l’intera zolla di terra, è importante annaffiare bene perché altrimenti si ottiene la morte delle radici più lunghe/lontane perché non colpire dall’acqua e, se somministrata in modo troppo ravvicinato, il marciume di quelle costantemente umide.
Per capire le condizioni del terriccio al di sotto della superficie (che ovviamente asciuga in poco) bisogna munirsi di bacchettino di legno ed adoperarlo allo stesso modo degli stuzzicadenti sui dolci: se uscendo appare scuro, umido e sporco di terra non è ancora il momento di annaffiare, altrimenti, se esce pulito e per nulla umido si annaffia.
Riguardo l’igrometro non ti so aiutare ma lo vedo poco funzionale...nel mondo acquatico (che conosco) il phmetro non ti dà informazioni riguardo le carenze perciò non credo lo faccia l’igrometro.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao,
i chelati di ferro possono rinverdire le foglie che tendono al giallo, ma non le macchie brune. Il 30 % di sole in più potrà dare inizialmente qualche problema, tieni presente che le palme impiegano un certo tempo (mesi, fino a qualche anno a secondo dei casi) quando vengono bruscamente trasferite in un ambiente diverso, quindi occorre avere pazienza.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Ciao Pietro,
grazie per la risposta;
dunque ritieni sia il caso di somministrare i chelati di ferro o è meglio attendere visto il recente rinvaso?
c'è qualcosa che posso fare per aiutare le piante ad ambientarsi nella nuova collocazione?
continuare con aminostart 1 volta / mese magari?
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
L'acqua della tua zona è molto calcarea? Il terriccio utilizzato è costituito per l'87 % da torba con pH neutro o subacido, e questo inizialmente può compensare il pH dell'acqua utilizzata, in seguito se molto calcarea e se le nuove foglie tendono al giallino potrà essere necessario utilizzare i chelati, che di per sè non sono un concime, rendono assorbibile dalle radici il ferro ed altri minerali che sono già nel terreno, ma in forma non assorbibile dalle radici in ambiente alcalino. In genere una applicazione può bastare anche per qualche anno. Attenzione in estate col caldo pugliese e il pavimento rovente, se la torba si asciuga eccessivamente poi non si reidrata e la pianta può entrare in sofferenza. Ho provato una sola volta aminostart e sinceramente non ho notato alcun effetto positivo.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
L'acqua della tua zona è molto calcarea? Il terriccio utilizzato è costituito per l'87 % da torba con pH neutro o subacido, e questo inizialmente può compensare il pH dell'acqua utilizzata, in seguito se molto calcarea e se le nuove foglie tendono al giallino potrà essere necessario utilizzare i chelati, che di per sè non sono un concime, rendono assorbibile dalle radici il ferro ed altri minerali che sono già nel terreno, ma in forma non assorbibile dalle radici in ambiente alcalino. In genere una applicazione può bastare anche per qualche anno. Attenzione in estate col caldo pugliese e il pavimento rovente, se la torba si asciuga eccessivamente poi non si reidrata e la pianta può entrare in sofferenza. Ho provato una sola volta aminostart e sinceramente non ho notato alcun effetto positivo.
Ciao Pietro,
grazie ancora;
ti rispondo per punti:
- L'acqua da queste parti non è eccessivamente calcarea ma non è neppure dolce, nel senso che spesso noto che l'acqua del rubinetto lascia tracce di calcare, sull'erogatore della doccia per esempio.
- Questione PH: a questo punto mi sa che devo comprare l'igrometro con misurazione del ph in modo da mantenere sempre un livello ottimale per la Cocos Plumosa, che mi sembra di aver letto essere tra i 6.0 ed i 6.8, corretto?
- Questione chelati: viste le foglie gialle ritieni sia opportuno simministrarli già adesso, oppure è meglio lasciare la pianta in pace per qualche settimana?
- Questione caldo in Puglia: viste le temperature che il terrazzo raggiunge in estate (al momento in pieno sole raggiunge i 28°, in estate credo ci si possa fare una grigliata sulle mattonelle ) quale accorgimento è secondo te opportuno osservare nelle innaffiature? O magari posso optare per una pacciamatura con pietre di marmo bianco per tenere l'umidità del terreno?
a prescindere pensavo di prendere dei supporti in acciaio con ruote da mettere sotto i sottovasi, questo mi agevolerebbe nello spostare le piante per la pulizia periodica del terrazzo e, nello stesso tempo, magari non tenendo il sottovaso a diretto contatto con il pavimento potrebbe ridurre l'effetto del caldo?

- Questione Aminostart: in realtà l'ho usato in mix con un NPK 20-20-20 in concentrazione di 3g/litro + 3g/litro su una Pyracanta ad alberello che era praticamente stecchita nel giro di un mese lo scorso ottobre, dopo un'estate gloriosa, risultato immediato è stata una lieve germogliatura, fermo restando che i germogli dopo 1 settimana sono seccati;
non so se possa produrre gli stessi effetti sulle Syagrus, in realtà non so neppure se sia il caso di concimare adesso che le piante sono appena rinvasate o se la cosa possa portare ulteriore stress alle piante;

Ultimo dettaglio:
le piante sono in terrazza dal 1 Maggio;
appena arrivate la curvatura delle foglie tendeva verso il basso, appena innaffiate le foglie si sono rialzate verso l'alto;
al momento sto seguendo le indicazioni del vivaista innaffiando ogni 48h circa (il vaso è Ø 60cm x H 42, volume 113lt circa) e sto notando che ogni volta che innaffio le foglie risalgono verso l'alto;
il vivaista in realtà mi aveva consigliato di somministrare 10lt d'acqua ogni 2 giorni, ma ho paura di darne troppa e provocare marciume radicale, cosa ne pensi?

ieri sera ha piovuto leggermente per circa 3h ed ho notato che le foglie hanno fatto la stessa cosa, alzandosi;
questo può significare che sto innaffiando poco?
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
PRIMO: non stressarti
ULTIMO: non stressare la pianta
Considera che le palme non sono come le comuni piante che in primavera possono crescere a vista d'occhio, la loro crescita, anche in condizioni ottimali, è impercettibile giorno dopo giorno. Comunque per vedere se la pianta si "muove" fai con un pennarello indelebile un segnale tra la foglia centrale chiusa e quella immediatamente vicina come nella foto che allego (non è la tua specie, ma è per capirci), dopo 2/3 giorni dovresti vedere che la tacca sulla foglia emergente si è allontanata dall'altra, anche frazioni di mm, questo ti può tranquillazzare sul fatto che è in crescita. Che le foglie si muovano durante il giorno è normale (nessuno se ne accorge perchè non sta a guardarle continuamente) anche se il terriccio è umido, col sole e il caldo le foglie perdono più velocemente acqua, i tessuti si disidratano un pò e perdono turgore, la sera o se piove si reidratano e si risollevano.
Personalmente non ho mai usato umidimetri e pHmetri, basta l'occhio e un pò di esperienza, che si fa abbastanza velocemente, per una palma di quel tipo all'aperto anche se si eccede un pò con l'acqua non si hanno problemi, l'importante è che l'acqua in eccesso esca dai fori di drenaggio e non ci siano ristagni. L'idea del carrellino non è male, più che altro per facilitare la pulizia, ma se la zona è molto ventosa dovrai ancorarli.
In sintesi: dai acqua senza contare i millilitri, fermati quando inizia a uscire da sotto, poi aspetta che lo strato superficiale sia asciutto, al limite usa inzialmente per fare esperienza il ditometro (infila il dito nel terriccio che non è ancora compatto, se è umido te ne rendi conto subito). In estate col caldo potrà essere necessario aumentare la frequenza al limite anche giornaliera, se necessario.
Per i chelati aspetta a vedere il colore delle prime foglie, il terriccio utilizzato è gia concimato e quindi un eccesso di concime, o comunque di prodotti chimici, può essere deleterio. IMG_20210505_143245.jpg
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buongiorno Pietro,
grazie per i tuoi suggerimenti;
riprendo questa discussione perché ho fatto i segni sulle foglie come da tua indicazione ed ho notato una crescita (foto di seguito);
le foglie centrali sono cresciute di circa 8/10 cm in 2 settimane, che ne pensi?
Sto continuando ad innaffiare secondo i consigli del vivaista con 5lt d'acqua (113 lt capienza vaso) ogni 72h;
in ognuna delle innaffiature l'acqua non è mai uscita dai fori di scolo del vaso;
ieri ho ricevuto un igrometro di regalo ed anche dopo 48h dall'ultima innaffiatura (pur essendo lo strato superficiale di terriccio praticamente asciutto) continua a segnare umidità massima al punto di rilevamento (20cm di profondità), ritieni sia il caso di diradare le innaffiature?
a livello di PH il terreno continua a segnare 6.5/7.0 nonostante la pianta sia in quel terriccio dal 1 maggio; IMG_8122.jpg IMG_7774.jpg IMG_7763.jpg IMG_8123.jpg IMG_7869.jpg
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Questione colore delle nuove foglie, allego delle foto delle foglie nascenti, sembrano tutte di un bel verde scuro, salvo alcune frange di foglia nuova che sembrano un po' più chiare; IMG_8126.jpg IMG_8125.jpg
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Ultima domanda,
in questi giorni stiamo avendo venti intorno ai 20km/h qui in alcuni casi sono venti da terra e, dunque, secchi, mi chiedevo:
- possono questi danneggiare le foglie o la pianta? (in un caso hanno spezzato una punta di una delle foglie)
- è opportuno chiudere la palma "a carciofo" quando c'è vento?
 

Silvia

Maestro Giardinauta
- Questione caldo in Puglia: viste le temperature che il terrazzo raggiunge in estate (al momento in pieno sole raggiunge i 28°, in estate credo ci si possa fare una grigliata sulle mattonelle ) quale accorgimento è secondo te opportuno osservare nelle innaffiature? O magari posso optare per una pacciamatura con pietre di marmo bianco per tenere l'umidità del terreno?
a prescindere pensavo di prendere dei supporti in acciaio con ruote da mettere sotto i sottovasi, questo mi agevolerebbe nello spostare le piante per la pulizia periodica del terrazzo e, nello stesso tempo, magari non tenendo il sottovaso a diretto contatto con il pavimento potrebbe ridurre l'effetto del caldo?
Per il supporto a ruote ti consiglierei di evitare l'acciaio, che si scalda anch'esso come e forse più del pavimento e può trasmettere il calore alle piante. Se lo trovi di legno della giusta robustezza, secondo me è meglio.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao,
ottima la crescita nonostante il cambio di "abitazione", il pH va benissimo, il colore della foglia emergente pure. Riguardo le innaffiature un pò di attenzione, il terriccio utilizzato dal vivaista è a base di torba, che trattiene molto l'umidità, per questo è al massimo in profondità, d'altro canto se si asciuga troppo poi non assorbe più acqua, e si ha l'effetto opposto, quindi niente cadenze e quantità prefisssate, il terriccio si asciuga in dipendenza delle condizioni ambientali e della superficie fogliare, quindi quantità e intervallo vanno dosati in base alla situazione, in piena estate è probabile che le piante richiederanno più acqua e magari a giorni alterni, comunque niente apprensioni, dopo un pò si fa esperienza e si va d'istinto. Per il vento, in vivaio le piante erano sicuramente meno esposte, comunque devono abituarsi, non le vecchie foglie o le 2-3 prossime che si sono preformate quando erano in vivaio, ma quelle che si formeranno nella nuova situazione, vedrai che saranno un pò più corte di quelle attuali e con le foglioline (le "penne") più ravvicinate, io le lascerei libere, a meno che non siano previsti venti eccezionali.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Grazie a tutti per i contributi;
sto procedendo diradando le innaffiature fino a quando non sento che il terreno è asciutto a circa 15/20 cm di profondità;

con riferimento alle foglie, la più recente di queste (ultima foto) è effettivamente come suggerisce @Pietro Puccio , ovvero più corta e con le foglioline più ravvicinate;
una curiosità, solitamente una cocos plumosa ha un numero x di foglie che mette ogni anno oppure varia in base al tasso di crescita?
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
con riferimento alle foglie, la più recente di queste (ultima foto) è effettivamente come suggerisce @Pietro Puccio , ovvero più corta e con le foglioline più ravvicinate;
una curiosità, solitamente una cocos plumosa ha un numero x di foglie che mette ogni anno oppure varia in base al tasso di crescita?
Troppo presto per dirlo, occorreranno ancora circa 2 mesi prima che la foglia sia completamente sviluppata.
Tutte le palme producono un numero di foglie per anno che dipende dalla specie, costante dopo aver superato la fase giovanile, e dalle condizioni ambientali, il massimo naturalmente coincide con quelle del loro habitat naturale, allontanandosi da quelle condizioni il numero di foglie diminuisce. E diminuisce naturalmente anche in base alle condizioni di coltivazione, il numero di foglie di una pianta in piena terra sarà maggiore di una in vaso.
 

miki.baris

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti,
torno su questa discussione perché ho notato una crescita man mano ridotta delle nuove foglie delle mie syagrus;
a quel punto ho misurato il ph del terreno ed ho notato che è salito a circa 7.5 in entrambi i casi;
per curiosità ho anche controllato il ph dell'acqua di irrigazione ed ho scoperto che è costantemente sopra il 7;
al momento ho pensato di acquistare balle di acqua frizzante (di cui ho misurato il ph ed è pari a 5) e di innaffiare con quella per qualche settimana;
voi cosa ne pensate?
Suggerimenti?
 

sasiks

Giardinauta
Buonasera a tutti,
torno su questa discussione perché ho notato una crescita man mano ridotta delle nuove foglie delle mie syagrus;
a quel punto ho misurato il ph del terreno ed ho notato che è salito a circa 7.5 in entrambi i casi;
per curiosità ho anche controllato il ph dell'acqua di irrigazione ed ho scoperto che è costantemente sopra il 7;
al momento ho pensato di acquistare balle di acqua frizzante (di cui ho misurato il ph ed è pari a 5) e di innaffiare con quella per qualche settimana;
voi cosa ne pensate?
Suggerimenti?
Il pH dell'acqua frizzante è più basso perché contiene CO2 (adicificante). L'anidride carbonica è però volatile, il che vuol dire che si disperderebbe durante le innaffiature.

Prova a mettere torba o altri acidificanti nel terreno e a innaffiare con acqua di osmosi (puoi usarla per tagliare quella del rubinetto, altrimenti spendi un capitale per due piante).
Controlla anche che l'acqua del tuo rubinetto non passi prima per un addolcitore (scambia calcio con sodio, rendendola praticamente inadatta per le piante).
 
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