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Strano parassita nell'Osmanthus

Sandro 64

Aspirante Giardinauta
Ben trovati a tutti,
questo è il mio primo thread che apro purtroppo per una situazione spiacevole e poco chiara, da pochi giorni ho ricevuto via corriere (dato il periodo di emergenza e l'impossibilità di accedere ai vivai) un Osmanthus Fragrans Aranticus, pianta nota per i suoi fiori tra i più profumati del mondo che già in passato mi aveva dato grandi soddisfazioni nella mia precedente abitazione. Non disponendo più di un giardino l'ho sistemata in terrazzo in maniera adeguata alle esigenze della pianta. Ora a poco più di una settimana ho notato con gran dispiacere che le foglie superiori più giovani da poco spuntate risultano rosicchiate ai lati, e tra le foglie ho scovato due di questi simpatici afidi, non ne sono sicuro ma credo che il responsabile sia proprio lui, la cosa strana è che l'unica malattia o parassita che viene segnalato riguardo gli attacchi a questo genere di piante è la cocciniglia, qualcuno sa dirmi di più? Grazie

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Sandro 64

Aspirante Giardinauta
Qualche risposta da persone serie e preparate? Anche se sto già prendendo precauzioni ma vorrei sentire l'opinione di chi ne sa più di me, grazie ;)
 

Dodi

Guru Giardinauta
Qualche risposta da persone serie e preparate? Anche se sto già prendendo precauzioni ma vorrei sentire l'opinione di chi ne sa più di me, grazie ;)
L'esperto per eccellenza del campo (Alessandro2005) ha apprezzato il mio suggerimento di rimozione manuale (ce ne sono 2, non 200) e fine veloce. Zero prodotti, zero sprechi di tempo e di soldi. A questo punto non mi viene che da chiederti: cosa vorresti sentirti dire da "chi ne sa più di te"?
:ciao:
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Fino a quando si vede l'adulto la preoccupazione è limitata, fa la sua vita tranquilla da nottambulo, esce infatti di sera (ed è allora, con l'ausilio di una torcia che gli va data la caccia per l'eliminazione manuale) fa il suo buon pasto di foglioline tenere e se ne ritorno sottoterra. Il danno, tutto sommato, è estetico, la sua azione non arreca danni sostanziali alla pianta a meno che non sia invasa da un esercito.
Il problema grave è rappresentato dalle sue larve che, insaziabilmente voraci, penetrano all'interno delle radici scavando delle gallerie e provocando distruzione. Della presenza dell'adulto (primavera) ci si accorge notando morsicature rotonde e profonde sulle foglie mentre della presenza delle larve (estate e a ridosso dell'autunno) solo quando la pianta mostra un generale deperimento con ingiallimento fogliare e foglie piccole e stentate, in pratica quando già sono poche le possibilità di salvarla. Ma se si sono notati gli adulti si può correre ai rimedi senza attendere esiti negativi.
I normali insetticidi, che agiscono generalmente per contatto diretto, sono poco risolutivi con l'adulto sia perché gli adulti sono resistenti alla maggior parte dei principi attivi, sia perché si impiegano normalmente nelle ore più fresche del giorno quando l'adulto dorme beato, mentre i prodotti sistemici che permangono nelle piante dovrebbero essere assunti dall'individuo in quantità enormi e per lungo tempo.
Se, ripeto, non si è in presenza di un' infestazione da "piaga d'Egitto" ma di qualche sporadico visitatore la lotta migliore è l'eliminazione manuale. Ho sentito parlare di molti sistemi, inoltre, per evitare che raggiunga la parte aerea della pianta, si parla di strisce di carta moschicida o piccoli cumuli di paglia applicate alla base della pianta da togliere e bruciare al mattino. Esistono, poi, delle speciali trappole meccaniche da collocare a fasciare il fusto con lunghe fasce di materiale sintetico utilizzabili anche per combattere altri tipi di "nemici" che percorrono i fusti delle piante.
Vendono usate anche delle fasce di resinato di lana (materiale per imbottiture usato dai tappezzieri) che ostacolano le zampe dell'insetto grazie alla particolare struttura della lana sintetica e ne permettono la cattura e la successiva distruzione.


Ma l'impegno va profuso contro le larve e sta agli esperti consigliare i prodotti da utilizzare.

Mi sto ora interessando ad un "fungo" che non deve essere ingerito dall'"ospite" ma è sufficiente che venga a contatto con esso per infettarlo e crescere nel suo organismo nutrendosi dei nutrienti presenti nel suo corpo. Quando l'ospite muore il fungo ne ricopre la carcassa con uno strato di muffa bianca che produce altre spore infettive. Si tratta di Beauveria bassiana che sarebbe attiva contro una serie di insetti tra cui mosche bianche, afidi, tripidi, cavallette e alcuni tipi di coleotteri.
E' da poco che ne sono venuta a conoscenza e devo ancora capire come lo si procura e le conseguenze sull'ambiente circostante, come è gestibile.
 
Ultima modifica:

Sandro 64

Aspirante Giardinauta
Intanto ti ringrazio per la risposta precisa e ricca di informazioni, a dire il vero anche io le ultime notti sono uscito armato di pila e ho rimosso manualmente i responsabili presi sul fatto, ma appunto leggendo qua e la come te ho appreso che sono ben più temibili le larve e così mi sono premunito con quanto ho trovato con l'urgenza del caso

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
... Si tratta di Beauveria bassiana ....

Si chiama così perché il fungo fu scoperto da Agostino Bassi (primi decenni dell'Ottocento) ed è un classico della Storia della Scienza.

All'epoca le famiglie allevavano presso le loro abitazioni i bachi da seta (comunemente chiamati 'filugelli'), e si era diffusa una malattia (chiamata in vari modi: mal del segno o del filugello, cannellino o moscardino, mal del calcino o calcinaccio) a causa della quale le larve morivano e sembravano come 'calcinate'.

Ebbene il Bassi studiò il problema con metodologia perfettamente scientifico-sperimentale (dunque all'avanguardia per i tempi) e scoprì che "Il mal del segno o moscardino non è già l'effetto della schiavitù a cui l'uomo sottopone il filugello; esiste in natura...attacca non solo questo insetto...Può l'uomo, a piacere, infermare il moscardino è quindi calcinare non solo filugelli, ma altre specie di bruchi...e trasportare il morbo da un luogo all'altro...Quell'essere omicida è organico, vivente e vegetabile...più l'aria che circonda l'insetto spento dal calcino è umida, calda e stagnante, più le piccole pianticine parassite in esso esistenti cresceranno fitte..."

Se ci sarà una prossima puntata parleremo delle trappole 'passaci attraverso carino :whistle: ... e infettati :devilish:'. Intanto ti metto una foto di un punteruolo rosso che ritrovai in una mia palma abbattuta e che mostrava segni di fungo entomopatogeno (dal colore probabilmente B. bassiana): foto 1 come trovato, foto 2 tenuto in camera umida.

P.rosso - fungo entomopatogeno 1.JPG P. rosso - fungo entomopatogeno (camera umida).JPG clicca per ingrandire


Intanto prendo atto che, a prescindere dalla tua lunga spiegazione (mi stai diventando una prof...:rolleyes:), l'Autore del post ha acquistato un prodotto a base di deltametrina + clorpirifos-etile (adulticida), che attualmente a me risulterebbe revocato
https://fitogest.imagelinenetwork.com/it/agrofarmaci/pyrinex-quick/11527
https://www.fitosanitario.re.it/fit...tanze-attive-clorpirifos-e-clorpirifos-metil/
 
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Sandro 64

Aspirante Giardinauta
Intanto prendo atto che, a prescindere dalla tua lunga spiegazione (mi stai diventando una prof...:rolleyes:), l'Autore del post ha acquistato un prodotto a base di deltametrina + clorpirifos-etile (adulticida), che attualmente a me risulterebbe revocato
https://fitogest.imagelinenetwork.com/it/agrofarmaci/pyrinex-quick/11527
https://www.fitosanitario.re.it/fit...tanze-attive-clorpirifos-e-clorpirifos-metil/

Addirittura? :eek: Adesso a prescindere che mi sono già guardato dal non usarlo in malo modo limitando l'irrorazione lenta a foglie e terra, inoltre la pianta in questione si trova su un terrazzo piuttosto chiuso, ma visto quanto sopra un certo negoziante mi dovrà delle spiegazioni, comunque di quel simpatico coleottero non c'è più l'ombra
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Molto interessante! Alla prossima puntata, mi auguro!
Per i prodotti fitosanitari contenenti clorpirifos e clorpirifos metile lo smaltimento delle scorte era concesso fino al 16 aprile scorso, forse qualcuno si sta ancora attardando.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie

Non saresti né il primo né l'unico: ogni tanto mi capita di incrociare sui forum amatoriali situazioni analoghe. Più in generale tuttavia riscontro persone che impiegavo antiparassitari tirati dopo anni da scaffali e senza sapere - in perfetta buonafede - che nel frattempo sono cambiate le norme in materia di Prodotti Fitosanitari (la buona fede però stride col buon senso di usare un agrofarmaco già aperto e ultradatato, cosa che non si farebbe con un farmaco per l'uomo e gli animali domestici ad esempio).

Ad ogni modo oggi le cose sono piuttosto semplici: l'hobbista può usare solo P.F. che sulla confezione portano la dicitura PFnPO oppure PFnPE (cioè prodotti fitosanitari non professionale per piante ornamentali od edibili).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Per i prodotti fitosanitari contenenti clorpirifos e clorpirifos metile lo smaltimento delle scorte era concesso fino al 16 aprile scorso, forse qualcuno si sta ancora attardando.

Dipende sempre da quali prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze attive.

Visto che ti piace fare ricerche, bisogna far riferimento al numero di registrazione del prodotto (dovrebbe essere riportato sulla confezione) e con quello andare a vedere sulla Banca Dati del Ministero della Salute.

Un'altra via è andare a sfogliare il Catalogo del Produttore di quello specifico prodotto (in rete si possono trovare anche i cataloghi di anni precedenti: della Kollant ne ho scorto uno del 2018 oltre a quello di quest'anno), e di lì - se si dispone della sequenza delle annate - si riesce a dedurre da quando non è stato più messo in commercio.
 
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