bonsai d'aprile
Giardinauta
cari appassionati, vorrei condividere con voi una mia riflessione ed una autocritica.
ho notato, con un certo disappunto, che la definizione dei palchi nei bonsai sono argomento abbastanza snobbato da noi bonsaisti italiani (perdonate la generalizzazione pesante. aggiungo con le dovute eccezioni).
ho notato questo sia dalle immagini messe da simike87 sia da altre discussioni, con annesse foto di esposizioni, di qualche tempo fa. noi rimaniamo incantati da cosa? un bonsai, per essere definito tale, deve rispettare delle regole precise; come faccio a chiamare bonsai il mio olmo ("eretto informale"), ad esempio, che presenta tutta una serie di difetti? ed a guardarlo mi sembra di vedere un albero in miniatura o è solo una piantina decapitata ed attorcigliata da filo messo a casaccio?
ho visto dei lodevoli esempi in questo forum di bonsai ma mi accorgo che spesso le nostre preoccupazioni sono limitate alla buona salute delle piante e non alla loro "educazione".
credo che di esempi di Bonsai ne vediamo pochi, ben pochi; rimaniamo incantati dalla fioritura o dalla chioma folta e compatta ma ogni stile ha delle caratteristiche ben precise che vanno rispettate.
quanti di voi progettano la crescita del proprio amico verde? come affrontate la crescita della pianta? quanto tempo ci dedicate? riuscite a rispettare determinate regole stilistiche o ci passate sopra? e quando acquistate un "bonsai" cosa vedete?
io mi sono posta spesso queste domande e non riesco più a comprare un bonsai. vorrei sentire il vostro parere perchè, per quel che mi riguarda, sono stufa di di vedere dei bonsai con la chioma che ricorda più un arbusto incolto e di far sopravvivere le mie piante non andando oltre.
ho notato, con un certo disappunto, che la definizione dei palchi nei bonsai sono argomento abbastanza snobbato da noi bonsaisti italiani (perdonate la generalizzazione pesante. aggiungo con le dovute eccezioni).
ho notato questo sia dalle immagini messe da simike87 sia da altre discussioni, con annesse foto di esposizioni, di qualche tempo fa. noi rimaniamo incantati da cosa? un bonsai, per essere definito tale, deve rispettare delle regole precise; come faccio a chiamare bonsai il mio olmo ("eretto informale"), ad esempio, che presenta tutta una serie di difetti? ed a guardarlo mi sembra di vedere un albero in miniatura o è solo una piantina decapitata ed attorcigliata da filo messo a casaccio?
ho visto dei lodevoli esempi in questo forum di bonsai ma mi accorgo che spesso le nostre preoccupazioni sono limitate alla buona salute delle piante e non alla loro "educazione".
credo che di esempi di Bonsai ne vediamo pochi, ben pochi; rimaniamo incantati dalla fioritura o dalla chioma folta e compatta ma ogni stile ha delle caratteristiche ben precise che vanno rispettate.
quanti di voi progettano la crescita del proprio amico verde? come affrontate la crescita della pianta? quanto tempo ci dedicate? riuscite a rispettare determinate regole stilistiche o ci passate sopra? e quando acquistate un "bonsai" cosa vedete?
io mi sono posta spesso queste domande e non riesco più a comprare un bonsai. vorrei sentire il vostro parere perchè, per quel che mi riguarda, sono stufa di di vedere dei bonsai con la chioma che ricorda più un arbusto incolto e di far sopravvivere le mie piante non andando oltre.