• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Solfato e ossicloruro di rame

Piccio.S

Aspirante Giardinauta
Ciao,
esiste qualche altro "circuito" che non sia quelli dei garden dove poter acquistare i prodotti in oggetto? Un po' come l'argilla espansa per intenderci, se la compri nel negozio di giardinaggio ti costa di più rispetto, ad esempio, ad uno spaccio di materiali edilizi...;)
In ogni caso, a quanto si aggirano in media i prezzi per questi prodotti?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
L'attuale normativa non consente la vendita di prodotti fitosanitari al di fuori dei "circuiti" deputati.
Inoltre il fitofarmaco non è mai dato dal solo principio chimico attivo: entrano nella sua composizione i coadiuvanti (sostanze stabilizzanti, emulsionanti, adesivanti ecc.) e i coformulanti (sostanze inerti e diluenti), senza i quali la sua efficacia, conservabilità, modalità di impiego sarebbero mediocri. Dunque anche potendosi procurare ad es. del solfato di rame, come prodotto chimico puro e semplice non avrebbe le caratteristiche di un buon anticrittogamico (anche se si volesse tornare indietro di cent'anni e prepararsi da soli la poltiglia bordolese, scelta che comunque mi permetto di sconsigliare).
Il prezzo può anche dipendere dalla formulazione: ad es. l'ossicloruro di rame formulato in granuli idrodisperdibili (WG) mi pare di averlo pagato il 40%, o forse anche più, della vecchia Polvere Caffaro.
Un saluto
 
Ultima modifica:

Piccio.S

Aspirante Giardinauta
Dunque anche potendosi procurare ad es. del solfato di rame, come prodotto chimico puro e semplice non avrebbe le caratteristiche di un buon anticrittogamico (anche se si volesse tornare indietro di cent'anni e prepararsi da soli la poltiglia bordolese, scelta che comunque mi permetto di sconsigliare).
Un saluto

Ah, farmi la poltiglia bordolese da me era proprio il mio scopo :(
Eppure in giro (libri di giardinaggio, siti vari) è molto comune trovare le varie "dosi" di calcio e solfato di rame, appunto nella prospettiva di una preparazione casalinga. Davvero potrebbero esserci così tante differenze in termini qualitativi?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Nei vecchi (diciamo anteguerra o poco dopo) manuali di Patologia Vegetale ci sono pagine intere dedicate alla poltiglia bordolese, e cosa succede se si versa la soluzione di calce in quella di rame oppure si procede all'opposto, e sulle dosi, e su come si distinguono anche a vista le poltiglie acide da quelle alcaline, e sui recipienti da usare (es. per la acida non si possono usare recipienti in metallo), e sulle caratteristiche della varie poltiglie (Cavazza, borgognona, bordolese), e sulle poltiglie bagnanti e adesive (alla caseina, al sapone, alla resina, al melasso)...
Mi fermerei qui, ma avrei da sfogliare ancora una mezza dozzina di pagine del citato vecchio manuale.
Ciao
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Aggiungo due link e una annotazione per vedere se riesco a chiarire meglio la differenza tra gli attuali formulati e la poltiglia preparata in casa:
http://fitogest.imagelinenetwork.com/dettagliopa.cfm?idpa=287

http://crop.bayercropscience.it/home.cfm?lang=it&section=212&idazione=A&type=X&id=12024

1169815199_f.jpg


Ri-ciao
 

olito

Aspirante Giardinauta
La poltiglia bordolese , rame spento con la calce , è sempre stato un ottimo anticrittogamico , anche se oggi è soppiantato da prodotti industriali , migliori perche preparati con giusti dosaggi partendo sempre dal rame sotto varie forme . Per preparare la poltiglia bisogna il giorno prima preparare il latte di calce in un recipientr a parte con poca acqua e mettere a sciogliere il solfato di rame in un sacchetto di tela o iuta appeso nell'acqua destinata alla preparazione finale , quando si vuole preparare la poltiglia si aggiunge il latte di calce rimescolando continumente , le dosi indicative sono 1 kg. di solfato di rame e 0,7 di calce , aumentando e diminuendo la dose di calce , nei limiti , se si desidera una poltiglia più acida ,per un'azione rapida o basica per una più lenta , si può accertarsi della giusta dose di calce con una cartina tornasole . tomaso
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ottimo Olito.
Le dosi son quelle (intendendo 1 Kg Cu SO4 in 90 l di acqua, e 0,5 kg di CaO spenta in 10 l :)). In verità stechiometricamente il rapporto dovrebbe essere 1000 g di solfato/224 g di calce viva, ma siccome quest'ultima difficilmente è esente da silicati, argille ecc., si usa quale criterio di determinazione della quantità di calce, come giustamente dici, il saggio con la cartina al tornasole. Il colore delle poltiglie acide è quello tipico azzuro del rame e dà un precipitato verde pisello, mentre quello delle basiche è blu intenso (le basiche devono essere usate entro poche ore dalla preparazione).
Ti posso chiedere se effettivamente ti prepari la poltiglia? Se sì, e se usi anche altri anticrittogamici industriali, che giudizio hai tratto dal confronto?
A risentirci (possibilmente).
 

olito

Aspirante Giardinauta
Uso il solfato di rame in inverno su frutteto e oliveto alla dose del 3% , mentre sulle rose idrossido e ossicloruro di rame oggiungendo alla ripresa vegetativa dello zolfo solubile , nel frutteto a gemme mosse uso ziram o dodina mentre nell'oliveto uso idrossido di rame per la sua azione battericida contro la rogna che se non la tengo sotto controllo si espande obligandomi a drastiche potature .
Alessandro 2005 notando una tua ottima conoscenza in materia accetterei volentieri tue osservazioni . tomaso
Non avendo molto tempo a disposizione la mia visita al forum è una toccata e fuga
 

kiwoncello

Master Florello
Olito, io invece nell'oliveto d'estate uso l'ossicloruro co-somministrato col dimetoato (Rogor) col quale è compatibile. L'idrossido lo usi subito dopo la potatura invernale immagino: trovi differenze con la banale bordolese?
 

olito

Aspirante Giardinauta
Kiwoncello ottima strategia ,io durante la potatura penello i tagli con solfato di rame puro , sempre per il motivo della rogna e del cancro corticale ,come leggo anche tu sei nel golfo del tigullio percio le tue olive saranno di varieta frantoio (lavagnina) molto seneibili all attacco della rogna , l'idrossido lo uso a fine raccolta e come sospetti tu a fine potatura , lo uso anche a fine luglio contro i batteri simbiotici della mosca , non lo uso tardivo per motivi di residui nell'olio ; in quanto alla differenza col solfato di rame , esiste nel fatto che l'idrossido avendo particelle molto fini ed aghioforme riesce a penetrere ed aderire meglio ,mentre la bordolese ha una durata maggiore . tomaso
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...lo uso anche a fine luglio contro i batteri simbiotici della mosca...tomaso

Probabilmente per voi che coltivate gli olivi per far olio (Kiwo sa che i pochi miei sono sostanzialmente da 'giardino'), il sottoriportato link a proposito dell'influenza del Cu sul bactrocero vi risulterà superfluo, certo comunque che questa linea di ricerca e sperimentazione è assai interessante innanzituto sotto il profilo scientifico.
E' pur vero che sono ormai alcuni anni che si sa dei rapporti simbiotici e alimentari tra mosca e batteri presenti sulle piante, e anche dell'influenza che essi eserciterebbero sulla prolificità delle femmine, però è senz'altro un modo innovativo di pensare la lotta a Dacus oleae. Ho letto inoltre che la pellicola di poltiglia sui frutti disturberebbe l'azione di ovideposizione delle femmina
dacusovidep.jpg

e che, per diminuire l'impatto del rame nell'ambiente si sta valutando anche l'impiego del propoli con gli stessi fini, e si stanno sperimentando trappole a base di filtrati batterici che avrebbero il pregio di attirare specialmente le femmine più bisognose di flora batterica per gli anzidetti motivi.
Anche se stiamo trattando un tema specialistico di settore, penso che non dispiacerà ai forumisti leggere in quali direzioni si stanno muovendo le attuali strategie (e concetti) nella lotta alle avversità delle piante.
Ciao a tutti
http://orgprints.org/7968/01/Caleca&RizzoIOBC.rtf
 

kiwoncello

Master Florello
In effetti l'ostacolo all'ovodeposizione costituito dalla pellicola e/o dal rame potrebbe giustificare la pretesa utilità anti-mosca di semplici trattamenti rameici senza esteri fosforici cui qualcuno ricorre (io ci credo poco).
 

infinito80

Aspirante Giardinauta
Come si fa a sciogliere il solfato di rame? Quelli che ho io e tipo a scaglie ed e duro come pietra mettendolo in acqua e mescolando con un bastone non sono riuscito a scioglierlo completamente; dovevo forse frantumarlo prima? O ce un altro sistema?
 
Alto