• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Siepe Lauroceraso malato, fungo o altro?

Trenho

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, ho da circa 20anni questa siepe di un centinaio di piante di Lauroceraso. L'anno scorso avevo riscontrato in alcuni punti una crescita stentata e foglie bucherellate. Da consigli vari ho pensato fosse un qualche fungo e trattato con potatura drastica e zolfo bagnato a primavera.
Quest anno però la situazione è molto più grave, tutte le piante sono state attaccate e non c'è stata praticamente crescita. Rispetto al mezzo metro di ricacci annuali sarà cresciuta giusto 5 centimetri. Allego un paio di foto, che trattamento mi consigliate di più pesante? E soprattutto quando farli?
 

Allegati

  • rps20170817_105811.jpg
    rps20170817_105811.jpg
    130,5 KB · Visite: 15
  • rps20170817_105956.jpg
    rps20170817_105956.jpg
    127,2 KB · Visite: 15

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sul tuo lauroceraso c'è probabilmente un po' di oidio e una avversità che in lingua inglese viene definita shothole, la quale può dipendere da varie cause non parassitarie ma più spesso fungine (Cercospora, Blumeriella, Coryneum, Eupropolella; Sphaerotheca pannosa cioè il sunnominato oidio che su lauroceraso è perforante) o batteriche (Pseudomonas, Xanthomonas), però a foglia bucherellata non si può diagnosticare (occorrerebbe quantomeno osservare i sintomi iniziali e la loro evoluzione). Nel dubbio l'anticrittogamico che copre sia patogeni fungini sia in qualche misura quelli batterici è il rame; i trattamenti fanno eseguiti alla primissima comparsa dei sintomi e ripetuti una o due volte ogni 15-20 giorni. Data la presenza probabile di oidio occorre aggiungere un antioidico di sintesi miscelabile col rameico.
A danno fatto non si rimedia.
Dubito tuttavia che la crescita stentata sia dovuta a tale sintomatologia fogliare, al contrario tendo a pensare che proprio l'indebolimento predisponga la pianta ad essere più recettiva alle malattie.
 
Ultima modifica:

Trenho

Aspirante Giardinauta
Intanto grazie mille per la risposta così accurata. Allora farò come dici, la pompa per il verderame già ce l'ho per fortuna.
Dato che ci siamo, consigli una potatura? Perché abbassandola la curerei più facilmente ma visto che sta così ho paura di fare peggio..
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Normalmente la potatura del lauroceraso si esegue a giugno o settembre; se hai già potato una volta quest'anno io non ripeterei (se decidi di accorciare ovviamente il trattamento va programmato per subito dopo.
Dal punto di vista fitopatologico, come concetto generale, gli interventi cesori se da un lato rischiano di diffondere malattie fungine con gli attrezzi e il turbinio dall'altro eliminano una certa quantità di materiale fonte di inoculo: se prevalga uno o l'altro aspetto molto dipende di tipo di patogeno [....così ho fatto la mia bella figura e non mi sono sbilanciato ;) ...].
Ciao

P.S.
Ho ritrovato su google una mia foto (adesso scomparsa su questo forum a causa di photobucket) in cui facevo vedere come si formano i buchi sulle foglie di lauroceraso:
images
in questo caso molto probabilmente è un fungo (es. Blumeriella japii), ma per esserne certi occorrerebbe osservare sulla pg. inferiore gli organi di riproduzione, gli acervuli
5528648.jpg

quindi determinare la specie o quantomeno il genere mediante osservazione degli elementi di riproduzione asessuale (conidi) prelevati dagli acervuli
220px-Conidia_of_cherry_leaf_spot.jpg
 
Ultima modifica:

Trenho

Aspirante Giardinauta
Eh sì infatti la mia idea era ridurre biomassa infetta, e irrorare per bene ciò che resta. Che dalle foto non si capisce ma è alta più di me. Mi sa che a settembre torno qui e la dimezzo e bagno per bene. Sennò a giugno. Vediamo.
Purtroppo non vivendo qui, ho visto solo gli effetti finali. Fori nelle foglie e un po' di patina bianca in giro. Probabilmente a primavera si sarebbe capito meglio. Interessante comunque, soprattutto perché è un fungo/batterio che in questa zona non si era mai manifestato. (tutti i vicini sono stati colpiti negli ultimi due anni per la prima volta e con le stesse modalità).
 
Alto