• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Scorzobianca

Datura rosa

Guru Master Florello
L’anno scorso fui omaggiata di un ortaggio che non conoscevo: la scorzobianca (Tragopogon porrifolius).

Mi detti, quindi, da fare per capirne di più oltre l’aspetto (per inciso la cucinai lessata e gratinata al forno con besciamella e parmigiano).

Scoprii che era un ortaggio una volta molto diffuso nel nostro Paese, specialmente in Piemonte e in Liguria, chiamato anche Barba di becco violetta, Salsefica, Raperonzolo selvatico, Targone, Barba di prete, Persemolone, Latte di uccello, considerato un cibo povero è oggi diventato piuttosto raro come alimento mentre, essendo ricco del polisaccaride "inulina", viene utilizzato per produrre lo zucchero per i diabetici

Appartiene alla Famiglia delle Asteracee ed è una pianta erbacea biennale, alta fino a 1 m, con radice a fittone che nel primo anno emette le foglie e ingrossa la radice mentre nel secondo in maggio-giugno produce i fiori, dei capolini singoli alla sommità di uno scapo eretto che si aprono al mattino e si chiudono nel primo pomeriggio. I fiori si possono difficilmente vedere in quanto sbocciano nel secondo anno, appunto, dopo il periodo ottimale per la raccolta della radice.
Scorzobianca pianta.png

Si possono, invece, ammirare (solitamente nel colore giallo) quelli della forma spontanea, Tragopogon pratensis, che in Italia è possibile trovare nei terreni non più coltivati e dove è sparsa terra di riporto, a partire dal piano fino a 1.000 metri di quota (in entrambi i casi spesso oggetto di richiesta di identificazione sul Forum).
images


La radice, lunga anche 20 cm, è bianco-avorio/giallastra, liscia e con foglie simili a quelle del porro selvatico. Cruda ha un sapore amarognolo mentre da cotta è gustosa con un sapore che ricorda vagamente quelle delle noci.

Le rosette basali possono essere mangiate in insalata o cotte in mix di erbe mentre la radice può essere fritta, previa lessatura, passata in pastella, caramellata in forno con il miele………… Ho letto che in Belgio è ingrediente di un piatto tradizionale delle Feste: un sauté di scampi serviti su un purè di scorzobianca.

Questo ortaggio mi è tornato in mente perché proprio ieri, nella newsletter de La Cucina Italiana mi è arrivata questa ricetta che ho già copincollato nel mio archivio in caso ne fossi omaggiata di nuovo!!!!

Scorzobianca in umido

scorzobianca 1 Kg
cipolla 80 gr
tuorli 2
limone
prezzemolo tritato
sale
brodo vegetale
olio extravergine di oliva

Mondate la scorzobianca, tagliatela in rocchetti lunghi 8-10 cm e raccoglietela in una ciotola piena di acqua acidulata con succo di limone in modo che non si anneriscano. Poi scolateli e divideteli in bastoncini più sottili. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una casseruola dai bordi bassi con 3-4 cucchiai di olio e un cucchiaio di prezzemolo tritato per 2-3’. Unite i bastoncini di scorzobianca, salate, riducete la fiamma e lasciateli stufare per 15’ con il coperchio.

Bagnate con 100-120 g di brodo vegetale caldo e cuocete senza coperchio a fuoco basso finché la scorzonera non sarà tenera. Sbattete 2 tuorli con il succo di mezzo limone e un pizzico di sale; versateli sopra la scorzobianca, spegnete il fuoco e mescolate con delicatezza fino a ottenere un sughetto cremoso, poi spegnete. Aggiustate di sale, se serve, e completate con poco prezzemolo tritato. Servite subito.



P.S. - mentre scrivevo il post mi sono resa conto che in fondo al giardino, sul retro, stamattina ho notato due piante dalle foglie molto somiglianti a quelle della scorzobianca. Domani mattina controllo: che sia una coincidenza?
 
Alto