Renato, è vero che le piante hanno una capacità di adattamento notevole, ma tu, per il rispetto che hai degli alberi (e ne hai, perchè basta leggere nel tuo sito e lo si coglie appieno) lo faresti vivere su un terrazzo?
E' vero, vale sempre la pena di sperimentare...ma fino a che punto?
A volte io penso che si segua molto quello che NOI vogliamo e non quello che invece, ami di più un albero.
E poi per quanto tempo si riesce a tenere in un vasone? Non è una forzatura? Non è un andare contro a quella che è la natura di un albero?
A me suona sempre di costrizione...Un po' come dire che un uomo possa vivere recluso fra quattro pareti e non libero di esprimersi al meglio delle sue potenzialità.
Non so, forse sbaglio io, ma penso sempre che ognuno di noi, quando è costretto a sopportare una vita che non è sua misura, alla fine si ammali...e mi sembra che anche per gli alberi sia così.
In fondo un albero inserito nel contesto ambientale sbagliato, pur adattandosi, vive in una sorta di equilibrio più delicato ed è più soggetto ad ammalarsi.
Poi mi chiedo...perchè devo scegliere un albero che non è indicato per vivere in una certa situazione, quando ce ne sono così tanti che sarebbero felicissimi di vivere con me? Solo perchè mi piace? Su me stessa non sono capace di fare di un albero SOLO uno strumento di gratificazione e piacere.
Mi piace che lo sia, ma nel rispetto di entrambi.
Però Renato, tu dimmi serenamente se il mio pensiero è scorretto.