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Ripetizioni

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Ciao a tutti :)

Volevo sapere se qualcuno di vi ha mai dato ripetizioni a dei bambini, potete raccontarmi le vostre esperienze e magari darmi dei consigli???

Io sto seguendo un bambino da due anni, ma è una peste...non so come prenderlo...ora sto andando via, ma piu tardi vi spiegherò meglio la situazione...

Grazie, ciao!! :love:
 

Datura rosa

Guru Master Florello
A me è capitato di seguire negli studi i due figli di una mia amica non molto interessati alla scuola e molto vivaci. Alla fine siamo arrivati ad una soluzione di compromesso!!
Nel senso che durante la lezioni si studiava ma si scherzava anche. Fermo restando, però, che esisteva un tempo per scherzare ed uno per studiare seriamente.
Accade più frequentemente di quanto non si pensi che bambini molto vivaci e, in apparenza, disinterssati allo studio siano in realtà bambini dotati di un quoziente di intelligenza superiore alla norma. Il loro comportamento è proprio conseguenza della noia che provano a dover tenere ritmi per loro lenti. Aspetto che tu dia seguito al tuo posti per capire meglio. Ciao
 

scipulosa

Maestro Giardinauta
mi dispiace, io sono negata sia per i bambini che per l'insegnamento, quindi non posso aiutarti.... ma ti capisco molto bene, ho dato lezioni anch'io anni fa ed era un incubo!
 

Starla

Giardinauta Senior
Io ripetizioni vere e proprie non ne ho mai date ma di tanto in tanto combatto con la mia nipotina di 8 anni, perché mia sorella dopo un po' sclera e non riesce più a starle dietro (sarà anche che la mia nipotina ha un carattere simile al mio... siamo 2 sagittario
grin.gif
).
Il suo grande problema (e ricordo era anche il mio) è la dispersione e il progressivo annoiarsi.. quello che le faccio capire è che
a. più ti impegni e prima finisci
b. più tempo stai sui quaderni e meno tempo hai poi di giocare
c. i compiti sono spesso ripetitivi, basta capire bene il funzionamento e tutto risulta più semplice
d. se non capisci... CHIEDI. Se non ti è chiaro, anche la più piccola delle scemenze... CHIEDI.

Sarà... ma quando ci sono io riesce a fare i compiti senza troppi stravolgimenti... con invidia di mia sorella
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A

ambapa

Guest
a. più ti impegni e prima finisci
b. più tempo stai sui quaderni e meno tempo hai poi di giocare
c. i compiti sono spesso ripetitivi, basta capire bene il funzionamento e tutto risulta più semplice
d. se non capisci... CHIEDI. Se non ti è chiaro, anche la più piccola delle scemenze... CHIEDI.

Sarà... ma quando ci sono io riesce a fare i compiti senza troppi stravolgimenti... con invidia di mia sorella
asd.gif
Eggià..è quello che ripetiamo ogni giorno ai nostri figli...incessantemente...senza apprezzabili risultati :rolleyes:.
Starla tu sarai sicuramente dotata come insegnante e come zia ma hai anche dalla tua il fatto che NON sei sua madre. Da giovincella, per guadagnare qualche spicciolo durante gli studi universitari, ho dato ripetizioni a vari ragazzini/e con risultati non disprezzabili ma... con i propri figli è diverso, MOLTO diverso ahimè.
 
A

ambapa

Guest
Vengo a fare una capatina a Roma???

Contro lo scolaro svogliato...
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Magari starla magari. Te lo cedo volentieri per un'oretta al giorno. Dai...tutto sommato non è poi così tremendo: non sporca, è piuttosto ben educato (scusasse l'immodestia :D).Le uniche cose che potrebbero farti perdere la pazienza sono: lo sbadiglio continuo mentre parli di matematica o geometria, l'occhione sgranato quando gli chiedi di ripeterti il concetto appena spiegato, sempre matematico o geometrico, e infine il sorrisetto imbarazzato quando cominci a sbraitare perchè hai perso definitivamente la pazienza...Se ti va male si mette pure a piangere..core de mamma sua.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
una volta ho dato ripetizioni di matematica a un ragazzino delle medie....
con scarsi risultati.
L'insegnamento credo che sia una cosa molto difficile, la capacità di trasmettere ciò che si sa, è forse una cosa innata, magari si fa con l'esperienza, ma bisogna essere portati. A maggior ragione se è una "ripetizione", dove devi insegnare qualcosa che l'allievo dovrebbe avere già visto, e quindi è difficile sapere a priori cosa dare per scontato e cosa no (a meno che non si parta dal Big Bang....).
E poi la capacità di insegnare qualcosa a qualcuno che non vuole imparare credo che bisogna proprio averla nel DNA.
 
A

ambapa

Guest
una volta ho dato ripetizioni di matematica a un ragazzino delle medie....
con scarsi risultati.
L'insegnamento credo che sia una cosa molto difficile, la capacità di trasmettere ciò che si sa, è forse una cosa innata, magari si fa con l'esperienza, ma bisogna essere portati. A maggior ragione se è una "ripetizione", dove devi insegnare qualcosa che l'allievo dovrebbe avere già visto, e quindi è difficile sapere a priori cosa dare per scontato e cosa no (a meno che non si parta dal Big Bang....).
E poi la capacità di insegnare qualcosa a qualcuno che non vuole imparare credo che bisogna proprio averla nel DNA.

Infatti Boba, bisogna essere predisposti, è una dote con cui si nasce. Bisogna sapersi rapportare alla persona che si ha di fronte ed adattare il proprio metodo di insegnamento di conseguenza. Non è facile.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Starla..ma come fai??
Il ragazzino che seguo io non ha assolutamente voglia, continua a muoversi, a prendere oggetti per giocarci mentre spiego, scrive abbreviando qualsiasi cosa, se gli dico di fare un tot di esercizi comincia a lamentarsi....
Ho provato a spiegargli che se si impegna ci mette di meno e puo andare a giocare,ma non serve, pensa che una volta per fargli fare 6x9 dato che non aveva voglia di sforzarsi e farlo a memoria gli ho fatto disegnare nove file di sei pallini...ed ha sbagliato.....non so piu come comportarmi...
 

Starla

Giardinauta Senior
ma non lo so come faccio... sarà che manco io ho voglia di fare i compiti e quindi spingo per farli il più velocemente possibile. Sarà che se non capisco le cose non le so fare.. e che quindi cerco di capire a priori le cose per poi saperle fare e così verifico che questa cosa valga anche per il bimbo che aiuto. Sarà che se ho una qualsiasi domanda in testa la faccio... e cerco di insegnarlo perché chiedere è la prima fonte di conoscenza e di intelligenza.

Mi ricordo quando facevo la baby sitter e un estate avevavo dato da fare una marea di operazioni matematiche (semplicissime e tantopiù noiose) e ricordo che io e il bimbo ci trascinavamo... quasi in comune sconforto davanti alla mole di lavoro... ma ci giocavamo su... e alla fine abbiamo finito senza annoiarci più del dovuto.

...che poi a me i bimbi manco piacciono... sarà per quello!??!
razz.gif
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Starla...non dirlo a me!! Anche io non vado matta per i bambini, a meno che non siano particolarmente dolci e carini, e questo è tutto l'opposto....
Tanto per cominciare non sta mai seduto composto, e questo mi irrita molto, perchè come faccio a parlare con qualcuno, spiegando storia o matematica, se chi ho davanti è mezzo sdraiato sulla sedia?? E' un'interruzione continua per dirgli di sedersi bene e stare fermo.
Allora poi prende le forbici e inizia a tagliuzzare le pagine del libro, e gliele tolgo.
Non contento prende un qualsiasi altro oggetto che possa distrarlo da quello che dico..........
Poi ha sempre la cicca in bocca. Che fastidio....
Quando deve ripetermi la lezione io cerco di fargli sorgere delle domande su quello che dice, in modo che le info siano piu complete (dove? quando? perche?), almeno le cose fondamentali! Ma riesce sempre a dire certe cavolate che mi disarmano....
Ieri facevamo l'imperialismo e quando mi ha detto che la popolazione europea era aumentata gli ho chiesto quale fosse il motivo.....mi ha risposto "perchè andavano in altri paesi"........ma cosa centra??? E' una risposta priva di qualsiasi logica???
A volte mi chiedo se lo faccia apposta...
Per non parlare di quando facciamo inglese o francese...a parte il fatto che lo studia dalle elmentari e ancora non sa né i pronomi personali, né verbo essere e avere...e poi quando gli chiedo come si traduce una parola e sbaglia, invece di pensarci un attimo inizia a sparare a raffica ogni parola che gli viene in mente, della serie prima o poi l'azzecco!! E se cerco di interromperlo per farlo ragionare, non c'è verso, nemmeno mi sente, continua a dire parole a caso...vorrei tanto dargli un ceffone quando fa così!1

Ho provato di tutto...ho provato con le buone, ho provato a scherzare ma poi non distingue piu il limite tra lo scherzo e le cose serie. Ho provato ad essere il piu concreta possibile, cercando di paragonare fatti ed eventi a cose che puo conoscere meglio, ma senza risultati. Ho provato a fargli io degli schemini, piu semplici e meno dispersivi rispetto alle lezioni dei libri, e non li ha mai guardati. Ho provato ad alzare la voce, ma siamo punto e a capo....

Sono esaurita....
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Vale, forse è la pressione che per lui non è positiva.
E' evidente che non ha le conoscenze di base ,e per la paura di farti arrabbiare, o magari di apparire stupido, dice qualunque cosa gli venga in mente, pur di avere una risposta.
Io lavorerei su questo in maniera ossessionante e ripetitiva.

Gli direi di rispondermi " non lo so" poi gli farei rileggere la risposta, o proverei a ragionarci.
Dopo, mentre ripete nuovamente gli farei la stessa domanda.

Mi rendo conto che può sembrare un metodo ripetitivo, e noioso.
E proprio di questo deve rendersi conto.Non appena avrà capito che come metodo non và, magari guidato da te in questo tipo di ragionamento, potresti insistere sulla necessità di concentrarsi di più in fase di lettura, nel porsi interrogativi e nel risolverli in maniera logica, dmostrandogli che in questo modo la ripetizione risulta molto più rapida e meno noiosa di quello che poteva credere.

Non so se questa metologia è controproducente, ma secondo me ha una sua logica.Mi hanno portato bambini delle elementari quando ero all'ultimo anno di liceo, e il primo anno di facoltà ho fatto ripetizioni ai ragazzini delle medie(prima di rendermi conto che non ne avevo il tempo).
Non so cosa dicano i sacri testi al riguardo, ma io mi sono trovato bene con questo tipo di ragionamento con alcuni.
Solo rendendosi conto di quanto lavoro possono risparmiare, molti reagivano concentrandosi in fase di "applicazione".

Oggi aiuto saltuariamente la mia cuginetta nei compiti, ma è un'altra storia.Lei con me studia e sta attenta solo perchè mi vuole un gran bene, e crede ciecamente in ciò che le dico di fare.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Ely ho provato anche questa via....e continuo per la verità perchè non mi viene in mente altro, ma ieri ad esempio, facevamo storia ed ha esordito dicendo "me l'ha spiegata mio padre, la so"
Bene, dico io, ripetimi la lezione. Dice due parole e si blocca. Allora gli faccio qualche domanda, cerco di fargli intuire su quale linea proseguire e si perde....allora gli faccio rileggere il primo capitoletto e gli chiedo cos'ha capito. Le cose che non gli sono chiare gliele rispiego con altre parole, poi ancora gli chiedo di ripetere.
Dopo un'ora arriviamo quasi alla fine e arriva la frase distruttiva per i miei poveri nervi....doveva dirmi che le potenze europee si erano riunite, e dato che non gli veniva gli ho chiesto "stiamo parlando dell'imperialismo, chi sono questi imperialisti?"
Non l'avessi mai fatto, dopo un'ora ancora non sapeva dirmi di chi stavamo parlando!! E si che mi sembrava che fosse piu che chiaro...così abbiamo dovuto ricominciare dall'inizio.

Il punto è che quando io non ci sono non c'è nessuno che lo segue, e così sa che puo fare quello che gli pare. E lo fa anche con me!
 

Elyass86

Guru Giardinauta
è questo secondo me il problema l'assenza di lavoro costante.
vale, ti serve solo tanto tempo e pazienza, magari lavorare di più su lui, secondo me lastrada è giusta, ma non c'era qualche maestra nel forum? lei potrebbe consigiarti!
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Ely ma io non ho il tempo di stargli dietro costantemente...vado poche volte alla settimana, e sua mamma ha provato a non chiamarmi per parecchie settimane,così ogni volta devo ricominciare da zero..... :(
A me dispiace molto che non ci siano risultati, perchè è una perdita di tempo per entrambi,e lui soprattutto perde veramente tanto....

Hai ragione a dire che gli mancano le basi, ma quando provo a ritornare sui vecchi argomenti inizia a lamentarsi e si rifiuta di lavorare...che devo fare??
 

RosaeViola

Master Florello
Starla..ma come fai??
Il ragazzino che seguo io non ha assolutamente voglia, continua a muoversi, a prendere oggetti per giocarci mentre spiego, scrive abbreviando qualsiasi cosa, se gli dico di fare un tot di esercizi comincia a lamentarsi....
Ho provato a spiegargli che se si impegna ci mette di meno e puo andare a giocare,ma non serve, pensa che una volta per fargli fare 6x9 dato che non aveva voglia di sforzarsi e farlo a memoria gli ho fatto disegnare nove file di sei pallini...ed ha sbagliato.....non so piu come comportarmi...


Sei sicura che non sia un dislessico?
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Ivana ma parli sul serio?
Si lo so che sembra davvero che abbia qualche problema da quello che vi ho detto....in effetti a volte me lo chiedo anche io....
Ma quando non studia si comporta normalmente, almeno così sembra...
Da cosa dovrei capirlo? Non sono molto ferrata su queste cose....
 

RosaeViola

Master Florello
Vale, certo che dico sul serio, hai voglia!

Senti, un bambino che si comporta come quello che descrivi, un problema, a mio avviso ce l'ha eccome.
Ora, siccome conosco la dislessia come le mie tasche, se non di più, avendo due figlie così e essendolo stata io anche se in maniera diversa da come si esplicita nelle mie figlie, posso dirti che i segnali di una possibile dislessia a mio avviso ci sono.

- L'incapacità a mantenere l'attenzione per più di pochi minuti;
- L'incapacità di rielaborazione dei concetti;
- L'incapacità di memorizzazione;
- L'irrequietezza continua che sfocia nell'ipercinesia;
- L'atteggiamento strafottente:
- La tua sensazione di parlare ad un muro associata alla percezione che questo bambino o sia "stupido" o "ci marci"


Vale, ci sono moltissimi altri segnali di cui potrei parlarti, ma vorrei prima capire quanti anni ha questo bambino.
 
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