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Rinvaso Phal, è la prima volta chi mi aiuta?

M

manoli

Guest
Questa è la prima orchidea che ho acquistato, l'ho presa a settembre dello scorso anno e da allora non ha mai smesso di fiorire.
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Martedì scorso una violenta folata di vento ha spalancato la finestra e la poverina è volata dal mobile. Non sembra averne risentito ma è decisamente instabile nel suo vaso. Da un mesetto circa è spuntato un nuovo ciuffo di foglie. Questo mi fa pensare che "nonostante me" stia in buona salute, forse ho trovato la posizione adatta, una finestra ad est coperta da tendine che lascio sempre aperta per lei (anzi loro oramai perchè non è più sola)
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Le radici superficiali come potete vedere dalle foto sembrano secche, alcune spezzate. All'interno del vaso mi sembrano in buona salute. Inoltre mi sembra che le radici all'interno del vaso stiano in qualche modo "sollevando" tutta la pianta e per questo quelle + superficiali, che non sono più in contatto con acqua e bark, si stiano rovinando.

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Dopo questo lungo preambolo vorrei chiedervi:

Travaso ora o aspetto la fine della fioritura? Considerate che è in fiore da oramai quasi 7 mesi

Ho trovato del terriccio per ochidee che è composto solo da corteccia. Mi fido? In alternativa ho trovato un vivaio (che ha molte orchidee) che sarebbe disposto a vendermi il bark che usano loro

Quali vasi? Quello che lo contiene mi sembra oramai piccolo, ma di trasparenti in giro non se ne trovano :(
Uso vasi non trasparenti? O faccio felice la mia famigliola comprando barattolini di gelato in vaschette trasparenti opportunamente lavati e forati non appena il contenuto è stato fagocitato dalla prole?

Le radici che sembrano secche in alto le taglio? E cosa fare di quel nuovo gruppo di foglioline? E di quella radice che cresce lungo la foglia? Lascio tutto così vero?

Non so se avete intuito che questa operazione mi riempie di ansia e terrore, non vorrei distruggere tutto in pochi istanti :(

grazie :)
 

cancer

Giardinauta
Ti rispondo da non esperta:crazy: , e solo per quello che ho imparato sul forum e per la mia poca esperienza diretta: rispetto alle radici superficiali è facile che secchino e per ovviare a questo si usa solitamente un portavaso grande nel quale si mette argilla espansa e acqua, si crea un rialzo dove appoggiare l'orchidea, senza che sia a contatto diretto con l'acqua. Questo, grazie all'evaporazione fornisce umidità per la pianta e le radici che escono dal vaso. Poi anche nebulizzarla quotidianamente con acqua distillata aiuta. Per il rinvaso non so bene che dire:fifone2: (travasare o meno durante la fioritura). Vanno bene anche i vasi scuri (quelli trasparenti non li trovo neanch'io). Il bark puro va bene per le phal. Se le radici sono proprio andate e non si riprendono nebulizzando e aumentando l'umidità ambientale, puoi tagliarle, disinfettando il taglio con acqua ossigenata.
Detto tutto questo comunque aspettiamo anche qualche esperto.:froggie_r
Ciao
P.S.
E' molto bella la tua phal:love:
 

rossella ventura

Aspirante Giardinauta
aspetta la fine della fioritura e se vedi le brutte,taglia lo stelo
per vaso puoi usare quelli trasparenti del gelato,forali sotto e metti uno strato di drenaggio(polistirolo,argilla espansa..),le radici non toccarle a meno che non siano secche,il keiky lo lascerei tra poco metterà radici e sai che spettacolo le 2 piccole in fiore!ricorda sempre di vaporizzare le radici superficiali e il barkpuoi comprarlo scegiendo i pezzi più spessi,lavali con acqua piovana e volendo aggiungi dei pezzetti di polistirolo,dopo il rinvaso vaporizza foglie e radici e annaffia solo con acqua dopo 3-5 giorni
spero di averti aiutato
ciao rossella
 

fraelucia

Giardinauta Senior
Tutti gli attrezzi che usi per il taglio di radici o altro (forbici, cesoie, coltellino...) deve sempre essere sterilizzato, meglio alla fiamma, prima dell'uso. Poi, puoi anche se vuoi disinfettare il taglio, ma è importante usare sempre dei mezzi di taglio sterilizzati, specie se usati per piante diverse.


Il bark che userai, è da scegliere se è mescolato ad altro mezzo, se è puro togli via i pzzetti piccolini che lo compattano un po' troppo.
Mettilo a bagno in acqua pura (distillata o piovana vedi tu) per qche gg, questo ti consentirà di mantenere una buona umidità alle radici nella profondità nel vaso e nel contempo di lasciar cicatrizzare le superfici di taglio. Prima di ricominciare a bagnare, aspetta 7-10 gg.
Buon lavoro.
 

gab92

Giardinauta Senior
ultimissimo consiglio, se le radici in superficie sono sode nn tagliarle!!!!!
dalla foto se ne vedono alcune vive!
quindi attenta prima di tagliare radici ancora funzionanti!
ciao gabri
p.s. buon rinvaso!!!
 
M

manoli

Guest
Grazie a tutti per le risposte:)

Ricapitolando mi sembra di capire che anche se le radici in alto sono grigie ed alcune secche non è necessario un intervento urgente e posso aspettare la fine della fioritura. Nel frattempo nebulizzo + spesso e metto una ciotola contenente acqua e pomice per aumentare l'umidità senza che le radici tocchino l'acqua

Terminata la fioritura procedo a cambiare il vaso: sul fondo strato drenante, poi bark e polistirolo precedentemente lavato e ben umido. Taglio le radici solo se sono effettivamente andate (un paio sono rinsecchite alla fine, una invece si presenta secca ma da quella stessa parte una nuova radice, quindi lascio), per il taglio disinfetto sulla fiamma le forbici e la radice con un po' di acqua ossigenata. Per qualche giorno sospendo le annaffiature e mi limito a vaporizzare.

Quindi quello è un keiki! che ignorante che sono, credevo che nascessero solo sullo stelo:crazy: motivo in più per aumentare le attenzioni :hands13:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
RINVASO
E’ una situazione difficile da valutare. La pianta appare abbastanza dissestata e fuoriuscita dal vaso come in genere le phalaenopsis non sono. Ma non sembra che siano le radici a sollevare la pianta. Le ragioni devono essere altre. Forse a seguito della caduta, il bark si è scomposto, creando dei vuoti sui lati e penetrando al di sotto delle radici più basse. Può darsi che la pianta sia stata già smossa in precedenza.

Le radici interne anche sono difficili da valutare. Dovresti controllare il loro andamento nel tempo. Se vedi che crescono, che aumentano di numero e di lunghezza, che emettono cacci vitali, allora potresti non rinvasare. Se invece non crescono o addirittura diminuiscono di quantità, allora rinvasa subito. Sembrano anche troppo turgide e gonfie, come se avessero ricevuto troppa acqua, ma forse questa è una mia deformazione, di vedere dovunque troppa acqua.

Le radici superficiali secche è un fenomeno che non ho mai capito bene. Non credono che si possano spiegare del tutto con la secchezza dell’aria. Per un certo periodo, due mie phalaenopsis hanno avuto le radici superficiali simili alle tue, anzi decisamente peggio. Ma, ancora più in alto, avevano numerose radici aeree, lunghe 20-30 cm, che erano dure, argentee, di calibro ridotto, ma vitali. Insomma, seccavano e morivano non le radici aeree, ma le radici superficiali che venivano a contatto con la superficie del composto. Ho immaginato che dipendesse da un eccesso di sali sulla superficie del composto, che induceva una necrotizzazione della radici nel punto di contatto che poi risaliva a monte. Però è solo un’ipotesi. Ma se dovessi constatare un eccesso di sali nel composto, sarebbe un buon motivo per rinvasare.
Infine considera che a rinvasare in bark nuovo e pulito c’è sempre soltanto da guadagnare, l’unica cosa che rischi è di compromettere la residua fioritura.

KEIKI
L’emissione di un keiki non è di per sé indizio di buona salute. Infatti uno dei casi in cui le Phalaenopsis sono indotte a emettere keiki è un inizio di marcimento delle radici. Non è sempre così, ma un di più di attenzione non sarebbe male.

ACQUA
Con che acqua bagni? E’ importante per poter valutare quelli che potrebbero essere alcuni aspetti critici della pianta.

VASO
Se puoi usa un vasetto trasparente. E’ di grande comodità per valutare lo stato delle radici e per regolarsi nelle bagnature.

Infine una curiosità. Dove è inserito il ciuffo di foglie? Nasce direttamente dal fusto principale oppure dalla base di uno stelo fiorifero precedentemente tagliato? E’ un problema di cui si è discusso più volte sul forum, e finora, nonostante qualche apparenza che inizialmente aveva fatto pensare che un keiki potesse sorgere anche direttamente dal fusto, poi era risultato che tutti i keiki erano nati da un nodo di uno stelo fiorifero.
 
M

manoli

Guest
RINVASO
E’ una situazione difficile da valutare. La pianta appare abbastanza dissestata e fuoriuscita dal vaso come in genere le phalaenopsis non sono. Ma non sembra che siano le radici a sollevare la pianta. Le ragioni devono essere altre. Forse a seguito della caduta, il bark si è scomposto, creando dei vuoti sui lati e penetrando al di sotto delle radici più basse. Può darsi che la pianta sia stata già smossa in precedenza.

Infatti è così, quei vuoti sono il risultato del volo di un metro abbondante fatto dal mobile. Oltretutto non ero presente quando è successo, è stato mio figlio che sapendo quanto ci tengo ha preso la pianta e l'ha "ricomposta" prima del mio arrivo.
Le radici "secche" in superficie lo sono da un bel po', ma ho considerato il continuo fiorire della pianta come indice di buona salute e vedendo il resto delle radici verdi non ho ritenuto la cosa grave. Inoltre spesso dalle radici secche partono delle nuove radici verdi che vanno in profondità nel bark, quindi presumo siano ancora vitali

RINVASO
Le radici interne anche sono difficili da valutare. Dovresti controllare il loro andamento nel tempo. Se vedi che crescono, che aumentano di numero e di lunghezza, che emettono cacci vitali, allora potresti non rinvasare. Se invece non crescono o addirittura diminuiscono di quantità, allora rinvasa subito. Sembrano anche troppo turgide e gonfie, come se avessero ricevuto troppa acqua, ma forse questa è una mia deformazione, di vedere dovunque troppa acqua.
Innaffio una volta a settimana, esclusivamente con acqua minerale. Le innaffio dall'alto cercando di bagnare tutte le radici evitando le foglie. Poi lascio l'acqua nel portavaso per 15/30 minuti e passato questo tempo tolgo l'eccesso di acqua lasciando scolare bene l'acqua dal vaso. Per la nebulizzazione non sono molto costante, dipende dal tempo e dalle condizioni. Diciamo un paio di volte a settimana, considerando anche che il mobile è in cucina e quindi l'ambiente accumula umidità quando preparo la cena
RINVASO
Le radici superficiali secche è un fenomeno che non ho mai capito bene. Non credono che si possano spiegare del tutto con la secchezza dell’aria. Per un certo periodo, due mie phalaenopsis hanno avuto le radici superficiali simili alle tue, anzi decisamente peggio. Ma, ancora più in alto, avevano numerose radici aeree, lunghe 20-30 cm, che erano dure, argentee, di calibro ridotto, ma vitali. Insomma, seccavano e morivano non le radici aeree, ma le radici superficiali che venivano a contatto con la superficie del composto. Ho immaginato che dipendesse da un eccesso di sali sulla superficie del composto, che induceva una necrotizzazione della radici nel punto di contatto che poi risaliva a monte. Però è solo un’ipotesi. Ma se dovessi constatare un eccesso di sali nel composto, sarebbe un buon motivo per rinvasare.
Infine considera che a rinvasare in bark nuovo e pulito c’è sempre soltanto da guadagnare, l’unica cosa che rischi è di compromettere la residua fioritura.
Dei fiorni non mi importa, l'importante per me è non danneggiare la pianta. Se è meglio rinvasare pazienza per la fioritura.
Considerato che annaffio con acqua minerale l'eccesso di sali può essere dovuto al fertilizzante? Utilizzo il concime per orchidee della compo Concime organo minerale NPK in sospensione 3-4-5 con microelementi in questo periodo ogni 2/3 settimane

RINVASO
KEIKI
L’emissione di un keiki non è di per sé indizio di buona salute. Infatti uno dei casi in cui le Phalaenopsis sono indotte a emettere keiki è un inizio di marcimento delle radici. Non è sempre così, ma un di più di attenzione non sarebbe male.

ACQUA
Con che acqua bagni? E’ importante per poter valutare quelli che potrebbero essere alcuni aspetti critici della pianta.
Cme già detto esclusivamente acqua minerale naturale a basso contenuto di sodio (quella che bevo io in pratica :crazy: )
RINVASO
VASO
Se puoi usa un vasetto trasparente. E’ di grande comodità per valutare lo stato delle radici e per regolarsi nelle bagnature.
Si infatti, poter vedere lo stato delle radici mi tranquillizza. Già aggiunto nella lista della spesa un barattolino di gelato della misura giusta :food:
RINVASO

Infine una curiosità. Dove è inserito il ciuffo di foglie? Nasce direttamente dal fusto principale oppure dalla base di uno stelo fiorifero precedentemente tagliato? E’ un problema di cui si è discusso più volte sul forum, e finora, nonostante qualche apparenza che inizialmente aveva fatto pensare che un keiki potesse sorgere anche direttamente dal fusto, poi era risultato che tutti i keiki erano nati da un nodo di uno stelo fiorifero.

Da quel che riesco a vedere nasce direttamente dal fusto, fra due foglie.

Un'ultima informazione: se decido di trapiantarla ancora in fioritura per evitare troppo stress alla pianta è meglio tagliare lo stelo con i fiori o devo lasciarlo?

Grazie ancora per la disponibilità :)
 

-DAN-

Giardinauta Senior
la mia phal, che ho da dicembre, ha affianco un piantina giovane, con solo due foglie (non ne vuole pensare di farne di nuove) che si trova alla base dell'altra
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Le uniche Phalaenopsis che mi hanno emesso keiki l'hanno fatto direttamente dal fusto. Mai, dico mai, che mi sia capitato dallo stelo fiorale come ho visto tante volte dalle vs foto.

Grazie dell’informazione. E’ un problema che è stato dibattuto più volte. Se c’era stato un tuo intervento, evidentemente mi era sfuggito. In conclusione, il mistero dell’emissione dei keiki si infittisce sempre più.
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Inoltre spesso dalle radici secche partono delle nuove radici verdi che vanno in profondità nel bark, quindi presumo siano ancora vitali

E’ accaduto spesso anche a me. Un’ipotesi che mi ero fatto è questa: le radici hanno un’anima dura, sottilissima, circondata da uno spesso tessuto spugnoso che si gonfia d’acqua. Quando una parte di radice resta scoperta, l’acqua nella parte scoperta evapora rapidamente, ma i sali no; per cui, sulla superficie della radice dove avviene l’evaporazione si forma un accumulo di sali che brucia il tessuto spugnoso della radice stessa. Questo fenomeno non accade nelle vere radici aeree, quelle che non toccano o non si immergono nel composto, perché non succhiano la soluzione di acqua e sali, e quindi si limitano a disidratarsi, senza accumulare sali sulla propria superficie. E non accade nella parte delle radici immersa nel composto, perché, trovandosi in un ambiente umido, non sono interessate da un rapido asciugamento.
Per questo ti chiedevo che acqua usi. Se la tua acqua è ricca di minerali, la causa del bruciamento delle radici superficiali è probabilmente l’eccesso di minerali contenuti nell’acqua. Se davvero fosse così, ma la mia è solo un’ipotesi, prima o poi dovrebbero cominciare a bruciarsi anche le radici interne. Ma non è detto che avvenga domani. Nel mio caso tra il verificarsi dei due fenomeni intercorse circa un anno.


Poi lascio l'acqua nel portavaso per 15/30 minuti
IO eviterei, ma qui ci sono tante scuole diverse.


Considerato che annaffio con acqua minerale l'eccesso di sali può essere dovuto al fertilizzante?
Potrebbe derivare proprio dall’acqua minerale, che spesso è più ricca di minerali dell’acqua del rubinetto. L’ottimo sembra l’acqua di osmosi per acquari. Io uso l’acqua piovana, ma raccoglierla è noioso.
Comunque io mi sono convinto che si possono avere ottime fioriture anche con acqua ricca di minerali. L’unico inconveniente è che bisogna rinvasare più spesso. Quanto spesso dipende dalla quantità di minerali.


Un'ultima informazione: se decido di trapiantarla ancora in fioritura per evitare troppo stress alla pianta è meglio tagliare lo stelo con i fiori o devo lasciarlo?

Secondo me puoi lasciarlo tranquillamente. Non credo crei stress alla pianta. Potrebbe anche fornire elementi di riserva. Se la pianta non riuscirà ad alimentarlo, penserà lei a farlo seccare. Una phalaenopsis è capace di far seccare completamente uno stelo in 24-48 ore.

primo maggio

complimenti a tuo figlio per come ha ricomposto la pianta. E’ un phalaenofilo sperimentale nato.
 
M

manoli

Guest
Uff... non riesco a ridimensinare le foto una volta caricate su photobucket :(

In effetti a pensarci bene, come si può vedere su questa foto, c'è una radice da diversi mesi che prende molta meno acqua delle altre (crescendo sopra una foglia prende solo l'acqua delle nebulizzazioni, lì non annaffio per paura del marciume). Se fosse un problema di innaffiature dovrebbe essere più secca delle altre, invece è di un colore verde/argenteo ma soda (il colore della foto non è molto realistico)

Grazie dei complimenti a mio figlio, anzi quasi quasi la faccio rinvasare a lui :crazy:

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Edit: senza accorgermene ci sono riuscita a ridimensionarla :crazy:
 
Ultima modifica di un moderatore:

aseret

Florello Senior
A me hanno regalato una phal stretta in un minuscolo vasetto con le radici fuori tipo quelle della pianta. Pur essendo fiorita l'ho trapiantata in un vasetto più ampio, facendo entrare anche le radici esterne nel bark. Non ne ha sofferto, anzi è più bella di prima.
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
La radice aerea, quella che corre sopra la foglia, non è bruciata dai sali, semplicemente perché non ne ha ricevuti, o ne ha ricevuti in misura minima.

Le radici interne non sono bruciate, perché, trovandosi in ambiente molto umido, non hanno la loro superficie sottoposta ad asciugamento.

Invece, le radici superficiali che però si immergono nel composto o anche semplicemente vengono a contatto col composto, assorbono l’acqua carica di sali che si trova nel composto, ma poi nella loro parte esterna sono sottoposte a una forte evaporazione. Nell’evaporazione l’acqua si disperde nell’atmosfera, mentre i sali in soluzione cristallizzano sulla parte scoperta delle radici bruciandone la superficie. Questo perché l’acqua assorbita dalla parte spugnosa della radice, a contatto dell’aria evapora; mentre i sali presenti nell’acqua non evaporano e quindi si accumulano nella parte scoperta della radice stessa.
 
M

manoli

Guest
Aggiornamento...

Oggi ho preso il coraggio a due mani e ho rinvasato. Impossibile trovare un vaso idoneo.... ora ho una phal ... affogata al caffè :crazy:

Ho fatto (spero bene) tutto quello che mi avete detto, ho lavato per bene il barattolo, fatto un bel po' di fori, ho lavato l'argilla e il bark ed ho disposto lo strato di argilla sul fondo.

Tagliato le radici secche con una forbice sterilizzata e passata sulla fiamma e disinfettato con acqua ossigenata i tagli. Le radici interne sono molto più sottili e bianche di quelle che si vedono dall'esterno, ma mi sembrano sane.

Ho solo il terrore di non aver messo bene il bark, è difficile mettere il bark fra le radici, avrei dovuto forse tagliarne di più ma erano sane non mi sembrava proprio il caso. Ho fatto il possibile per riempire tutti gli spazi speriamo bene :storto:

Inoltre ieri girando per il quartiere ho trovato un negozio di acquari e ho preso informazioni per l'acqua ad osmosi inversa... il tempo di rimediare la tanichetta e vado. Nel frattempo niente annaffiature per un po' giusto?

Se ho combinato qualche danno a quali segnali devo fare attenzione per tentare di rimediare prima che sia troppo tardi?
 

fraelucia

Giardinauta Senior
ora ho una phal ... affogata al caffè
...mmmhhh....ottimo, anche se io preferisco il cioccolato "noir"..

Se ho combinato qualche danno a quali segnali devo fare attenzione per tentare di rimediare prima che sia troppo tardi?
Nei primi gg di "convalescenza "devi fare attenzione all'umidità e luce.
Spesso le Phalaenopsis appena rinvasate mostrano la loro sofferenza ammosciando le foglie più grandi a "orecchie di cocker" :storto:, poi passa e le foglie, nel tempo, si riprendono.
 
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